Finalmente gli zombie! Sapevamo che questo episodio sarebbe arrivato sin dai primi filmati promozionali della serie animata Marvel e finalmente ci siamo. Ma siamo soddisfatti? A questa domanda risponderemo nella nostra recensione del quinto episodio di What if...?, la puntata che supera il giro di boa di questa prima stagione e si presenta come contraltare rispetto a quanto visto la settimana scorsa nell'affrontare un Doctor Strage alternativo. A dar vita a questa follia animata troviamo ancora una volta il regista Brian Andrews su testi di Matthew Chauncey, ma soprattutto un cast vocale ricchissimo, dal ritorno di Chadwick Boseman dopo il secondo episodio a Mark Ruffalo Paul Bettany, Sebastian Stan, Evangeline Lilly e tanti, tanti altri. Un elenco lunghissimo che fa intuire la mole di personaggi coinvolta in questa avventura dal sapore post-apocalittico.
E se... zombie?!
C'è un dettaglio che fa capire lo spirito di questa operazione ed è quel ?! che chiude il titolo dell'episodio: E se... Zombie?! laddove le scorse settimane ci si limitava a una intrigante e diretta domanda. Quel punto esclamativo in più denota l'eccesso e la follia dello spunto, che prende le mosse nel contesto dell'MCU dal ritorno sulla Terra di Bruce Banner per avvertire del pericolo imminente dell'arrivo di Thanos. Non troverà però Doctor Strange ad accoglierlo, ma un mondo desolato e infestato da zombie. Che sta succedendo? Da dove arriva il virus che sta trasformando tutti in famelici mostri, compresi alcuni degli eroi di casa Marvel?
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Azione, follia e divertimento
La risposta arriva piuttosto presto nello sviluppo dell'episodio, perché il cuore e senso della storia messa in piedi non è nella costruzione del mistero (come avvenuto per esempio in E se... il mondo avesse perso i suoi eroi più potenti?), ma nel mettere in scena sequenze d'azione in salsa zombie, con combattimenti tra eroi e mostri, alcuni dei quali ex-eroi a loro volta ormai trasformati. La trama è quindi un pretesto per spostare i protagonisti sopravvissuti da uno scontro all'altro, con l'aspetto più divertente e brillante dell'episodio che risiede nel vedere le versioni zombizzate di alcuni di loro. Non c'è quindi il pathos dell'episodio precedente, con la sofferta deriva di Strange che non riesce ad accettare la perdita subita, né intrigo o la suggestione di vedere una storyline alternativa, ma credibile, relativa a determinati personaggi.
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Un episodio isolato?
Preso nel senso del divertimento fine a se stesso, l'episodio centrale dei nove previsti funziona, ma perde qualcosa in termini di approfondimento e sfumature sui singoli personaggi dell'Universo Marvel. A prima vista, almeno, perché non possiamo evitare di pensare che un dettaglio in particolare possa fungere da ulteriore campanello d'allarme sugli sviluppi futuri dell'MCU, al pari dell'ossessione di Doctor Strange della scorsa settimana: c'è un monito implicito sui pericoli del Regno Quantico che potrebbe avere un'eco importante nei prossimi progetti per il grande schermo, come se queste finestre sul multiverso e le sue diverse declinazioni dovesse suggerirci, almeno in parte e in alcuni episodi, che per l'MCU è iniziato un cammino potenzialmente molto pericoloso.
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Conclusioni
Chiudiamo la recensione del quinto episodio di What if…? rispondendo alla domanda posta in apertura: siamo soddisfatti dei tanti attesi zombie di casa Marvel? Sì, almeno in parte: se preso per la componente di puro e folle intrattenimento, l’episodio fa il suo dovere e diverte con situazioni e combattimenti fuori dagli schemi; ma se lo confrontiamo con altri episodi più profondi nell’approccio alla realtà alternativa vissuta dagli eroi di turno, manca qualcosa in termini di sfumature e approfondimento.
Perché ci piace
- La resa degli eroi Marvel in chiave zombie.
- Risentire la voce di Chadwick Boseman, fiore all’occhiello di un cast vocale ricchissimo.
- Divertimento, azione e caotica follia…
Cosa non va
- … da prendere per quella che è, senza cercare qualcosa di più profondo.
- Manca quell’intensità che aveva contraddistinto altri episodi visti fin qui.