Che piaccia o meno, una cosa è innegabile: la televisione spagnola recente ha un'incredibile capacità di tenere il pubblico incollato al piccolo schermo. È successo con La Casa di Carta e ora con Vis a vis, che con la banda del Professore ha più di un punto in comune. Oltre alla nazionalità, è stata creata da Iván Escobar e Álex Pina, sì proprio lui, l'ideatore di La Casa de Papel. È originariamente andata in onda su Antena 3 e poi è arrivata su Netflix. Due delle protagoniste, Alba Flores e Najwa Nimri, hanno partecipato a entrambe. Un altro punto in comune è giocare con il genere, inserendo elementi della cultura spagnola all'interno di un immaginario tipico del cinema hollywoodiano. E poi la musica italiana: tanta, ad altissimo volume, che parte quando meno te lo aspetti.
Composta da quattro stagioni ambientate in carcere e da una quinta considerata uno spin-off, ma in realtà diretta continuazione dei fatti visti nei cicli precedenti, Vis a vis è arrivata all'ultimo giro di boa. Su Netflix dal 31 luglio, Vis a Vis: El Oasis è la folle cavalcata finale di Macarena e Zulema, interpretate da Maggie Civantos e Najwa Nimri, una delle coppie più interessanti vista in tv in questi ultimi anni. Ma partiamo con ordine.
Vis a vis 1 e 2: la risposta spagnola a Orange is the New Black
La prima stagione di Vis a vis - Il prezzo del riscatto ricorda molto Orange is the New Black: Macarena Ferreiro Molina è stata arrestata per amore. O almeno è quello che si ripete in continuazione una volta chiusa in cella con ogni tipo di criminale. Convinta dal suo capo, con cui ha una relazione clandestina, ha messo firme su documenti che l'hanno resa colpevole di appropriazione indebita e truffa. Condannata a sette anni di reclusione nel penitenziario Cruz del Sur, Macarena in galera è come una mosca bianca: ingenua, spaventata, non sa di chi fidarsi. Soprattutto quando perfino il medico del carcere è un pervertito che droga le sue pazienti e approfitta di loro mentre sono prive di sensi.
Personaggio molto simile a quello di Piper (Taylor Schilling) nella serie americana, Maca in due stagioni evolve drasticamente: da animale indifeso con gli occhi spalancati che sta per essere investito, capisce le regole del gioco e fa dell'istinto di sopravvivenza il proprio credo. Fin da subito si scontra con Zulema Zahir, la più pericolosa di tutto il penitenziario, che comanda le altre detenute a bacchetta. I loro percorsi si intrecciano quando entrambe cercano di scoprire cosa sia successo ai nove milioni di euro rubati da un'altra detenuta, Yolanda, che ha lasciato dietro di sé degli indizi.
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In queste prime due stagioni gli autori di Vis a vis si divertono con il genere carcerario: Orange Is the New Black è il punto di riferimento, ma ci sono anche citazioni ai colpi di scena di Prison Break. Interessante la scelta cromatica del giallo, che si distingue e allo stesso tempo richiama le tute arancioni e rosse di Orange is the New Black e La casa di carta. E diventa il colore dominante.
Vis a vis 3 e 4: l'ascesa di Zulema
Cancellata dopo la seconda stagione, nel 2016, Vis a vis è stata riportata in vita da FOX España, dopo che i fan hanno lanciato petizioni e chiesto a gran voce nuovi episodi. Il network ha così realizzato due nuovi cicli, in cui il personaggio di Macarena viene letteralmente messo in panchina dalla puntata numero due della terza stagione, fino al penultima della quarta. Andata in coma dopo essere stata chiusa in una lavatrice, Maca deve questo trattamento a causa degli impegni dell'attrice Maggie Civantos, entrata nel frattempo nel cast di Le ragazze del centralino.
Ci voleva allora un cambiamento: siamo sempre in prigione, ma diversa. Il palcoscenico è ora il penitenziario Cruz del Norte. A fare da costante, accanto a nuovi personaggi, è la diabolica Zulema: uno di quei cervelli che non riescono mai a rallentare, la donna vede la vita come una sfida, soprattutto perché ha scelto di viverla seguendo le proprie regole. Possono minacciarla, condannarla all'ergastolo, tentare di fermala, ma lei va avanti, con una forza inarrestabile. Interpretata da Najwa Nimri (che in La Casa di Carta è l'ispettrice Alicia Sierra), attrice e cantante, è lei l'anima punk della serie. Con il suo personaggio gli autori si sono scatenati: pericolosa e spregevole, ma anche affascinante, non si riesce mai a decidere se il sentimento prevalente nei suoi confronti sia l'odio o l'amore. Una cosa è certa: non lascia indifferenti. Con Macarena hanno tentato di uccidersi più volte, hanno fatto di tutto e barattato chiunque pur di ottenere la libertà e alla fine, come due poli opposti, hanno scoperto di avere molto più in comune di quanto non pensassero. Macarena è la parte ancora legata alla razionalità, al modello di vita accettato dalla società (vorrebbe una famiglia, dei figli), Zulema invece è un'emissaria del caos. E non perde occasione per ribadirlo, anche truccandosi come Joker in un episodio.
Vis a vis: El Oasis
Questa inaspettata affinità è la base di partenza per Vis a Vis: El Oasis, otto episodi nati per accontentare i fan, che, ancora una volta, si sono mobilitati per poter vedere ancora una volta insieme Macarena e Zulema. Arriviamo così alla terza muta di una serie che cambia continuamente pelle, per spingere definitivamente sul pedale dell'intrattenimento e del divertimento puro, citando a più non posso il cinema di Quentin Tarantino, Sergio Leone, Thelma & Louise, Breaking Bad e perfino I Goonies (chiamati esplicitamente in causa, grazie al personaggio di Sloth).
Compagne di rapine per molti anni, Macarena vuole uscire dal giro. Zulema invece ha il nemico in testa: un tumore le provoca strane visioni, che la costringono a ripercorrere il proprio vissuto e a dialogare letteralmente con sé stessa. Quando la compagna le dice di desiderare una vita normale è quasi inorridita, come quando Bill dice a Beatrix, in Kill Bill: Volume 2, che lei non sarà mai una persona normale. Superman è nato Superman, non Clark Kent. Maca decide allora di fare un ultimo colpo insieme a Zulema: rubare una corona di diamanti alla figlia di un boss locale, per poi spartirsi le gemme, insieme alla banda da mettere insieme, all'hotel El Oasis.
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Zulema Zahir: la televisione aveva bisogno di un personaggio così
Nata e finita come una serie di intrattenimento, Vis a vis non ha particolari velleità di analisi sociale. Eppure, grazie al personaggio di Zulema Zahir, ha scritto una pagina importante di storia della televisione. Raramente abbiamo visto sul piccolo schermo un personaggio femminile così respingente, per cui però ci ritroviamo a fare il tifo, nonostante sia evidente che ogni sua scelta sia non soltanto discutibile, ma moralmente (e giuridicamente) condannabile. La possibilità di essere così corrotti è quasi sempre riservata ai personaggi maschili, come se fosse inaccettabile vedere una donna sbagliare volontariamente. E godersi ogni singolo secondo di quelle scelte sbagliate. Zulema invece prende sempre la decisione più spiazzante e non perché spaventata, influenzata o costretta da altri, ma perché le piace. Non vuole essere una persona normale, ma vivere la vita come le pare. Slegata da qualsiasi affetto e convenzione sociale, è libertà e anarchia allo stato puro. Le uniche regole che contano sono le sue. Fino all'ultimo istante.
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Le donne della serie sono di ogni colore, taglia, estrazione sociale, orientamento sessuale. Hanno sbagliato e la loro forza viene proprio da qui: in galera non vengono giudicate per come sono, ma per quello che hanno fatto. Di cui sono perfettamente consapevoli. Le brutture di cui si sono macchiate mettono in luce ogni sfumatura del lato più oscuro degli esseri umani, rendendo questi personaggi vivi, complessi, comprensibili. Per una volta le donne sono cattivissime, come qualsiasi altro essere umano: una forma di libertà di cui non pensavamo di aver bisogno, ma che costituisce il fascino principale della serie. E la rende quasi una dichiarazione politica: tutti possiamo essere orribili. Perché siamo tutti uguali.