Lo definiremmo light crime: un procedural un po' comedy, un po' romance, un po' poliziesco. A far da sfondo, il cielo e il sole della Sicilia. Liberamente tratta dal romanzo di Simona Tanzini Conosci l'estate?, ecco arrivare in sei prime serate su Canale 5, e in contemporanea su Mediaset Infinity (i primi tre episodi, già disponibili, hanno ottenuto un grande riscontro, con 3 milioni di ore viste), le nuove avventure di Viola Vitale, protagonista di Viola come il mare. La seconda stagione, diretta da Alexis Sweet e Laszlo Barbo, ci fa ritrovare tutto il cast principale: ecco Francesca Chillemi, nella parte di Viola, ed ecco Can Yaman nel ruolo di Francesco Demir.
Sono loro i due centri della fiction, nel quale ritroviamo Viola come giornalista di un giornale palermitano. Non dovendosi più occupare di cronaca nera, Viola avrà il compito di realizzare un podcast. Ad aiutarla, proprio Demir, l'ispettore di polizia del luogo. Sappiamo che Viola ha la capacità di vedere il colore delle emozioni delle persone (sinestesia), e nelle nuove puntata di Viola di mare scopriremo il motivo per cui non riesce a vedere i colori di Francesco, nonostante tra i due ci sia un'intesa che va ben oltre quella lavorativa. "Nei nuovi episodi ci saranno diverse novità, accadranno tante cose, ma sicuramente non troverete superficialità", ci ha detto Francesca Chillemi, che abbiamo intervistato in occasione della messa in onda della seconda stagione.
Viola come il mare 2: intervista a Francesca Chillemi
Viola come il mare 2 viene dal grande successo della prima stagione, e dunque chiediamo a Francesca Chillemi se girare la seconda stagione è stato più complicato, anche per non tradire le aspettative dei fan "Una prima stagione ti permette comunque di capire ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato. Poi ovviamente una seconda stagione deve evolversi in qualche modo. Non so cosa sia più difficile. Penso che la prima stagione parti da un progetto, fai conoscere i personaggi in modo più superficiale rispetto a come potrai farli conoscere nelle stagioni a venire, e quindi diciamo che in questa seconda stagione di Viola abbiamo avuto modo di conoscere un po' più internamente i personaggi. Sono entrambe difficili se le vogliamo vedere come difficili. Secondo me sono entrambe belle perché sono entrambe una sfida, quindi non è un discorso di difficoltà, ma un discorso di sfida", spiega l'attrice nella nostra video intervista.
Tra amore e giornalismo
Francesca Chillemi, come detto, interpreta una giornalista. Un lavoro, almeno in Italia, poco valorizzato. C'è qualcosa che l'ha colpita? E come ha strutturato il personaggio? "In questi anni ho avuto molte opportunità di entrare in contatto con dei giornalisti, quindi è una figura che ho in un certo senso ho studiato, anche se sono sempre stata dall'altra parte. Uno degli aspetti che mi è sempre piaciuto è l'intesa che hai con la persona che hai di fronte. Si crea una connessione. Ma soprattutto c'è un ascolto, è comunicazione. Quindi bisogna comunicare", prosegue "E penso che la base, anzi sono sicura che la base sia l'ascolto. Quello che ho provato e ho messo soprattutto nel mio personaggio, è il saper ascoltare, il saper guardare oltre l'apparenza, oltre le parole".
Il personaggio di Viola professa il diritto alla leggerezza, e la stessa Chillemi in chiusura ha raccontato che "Io baso sulla leggerezza moltissimi aspetti della mia vita. Ci tengo a sottolineare che leggerezza non è sinonimo di superficialità, perché a volte questa cosa viene fraintesa. La leggerezza ti permette di affrontare delle problematiche che abbiamo quotidianamente, chi più chi meno, ogni giorno. L'ironia, la leggerezza sono, secondo me, delle componenti importanti che ho deciso di sposare in pieno nella mia vita. Viola porta leggerezza giorno dopo giorno, pur venendo da una situazione non non bellissima e non piacevole avendo una malattia neurodegenerativa, che non le permette di creare o pensare ad un futuro".