Vikings 5, recensione seconda metà di stagione: La mancanza di Ragnar continua a farsi sentire

Vikings 5 torna con la seconda metà della quinta stagione, in cui ritroveremo i personaggi alle prese con le conseguenze della battaglia del decimo episodio.

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La seconda metà di stagione di Vikings 5 si apre subito dopo la battaglia tra le due coalizioni che si erano formate negli ultimi episodi della prima: Lagertha, Ubbe, Bjorn e il vescovo Heahmund contro l'alleanza formata da Ivar il Senzaossa, suo fratello Hvistserk e re Harald. Questi ultimi, grazie all'aiuto dei soldati mandati da Rollo, riescono ad avere la meglio sugli altri, che sono perciò costretti a fuggire. Questa recensione della seconda metà di stagione di Vikings 5 si basa esclusivamente sui primi tre episodi, incentrati principalmente sulle conseguenze del sanguinoso scontro. Dietro suggerimento di Heahmund, Lagertha e i suoi si recano nel Wessex per ottenere il supporto del nuovo re Alfred, figlio del defunto Aethelwulf. Nel frattempo Ivar diventa il legittimo sovrano di Kattegat, ma presto cominciano i problemi con i suoi alleati, in particolare con Hvisterk. In questi episodi torneremo anche in Islanda, dove Floki non riesce a gestire la nuova colonia e si ritrova a mettere in discussione il suo ruolo sull'isola e persino la sua fede.

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5x11: Una seconda metà di stagione che si apre in maniera poco incisiva

L'inizio di questa seconda metà di stagione è decisamente debole e scarsamente interessante: il primo episodio in particolare, Vikings 5x11 The Revelation ha una struttura frammentata e confusa, che difficilmente riuscirà a catturare lo spettatore come invece accadeva in passato. Il più evidente difetto di questo inizio un po' in sordina è la mancanza di personaggi forti e carismatici, che portino ad interessarsi alle vicende che li hanno come protagonisti. Nella prima metà di stagione si era cercato di incentrare gran parte della trama su Bjorn e Ivar, che come eredi di Ragnar seguivano le orme del padre: il primo caratterizzato da un'intelligenza brillante e da grandi abilità di stratega e il secondo con un insaziabile sete di conoscenza che lo spingeva a avventurarsi al di là del mondo conosciuto. In questa seconda parte però la centralità e la forza di questi due personaggi si perde: Bjorn, pur rimanendo fedele a se stesso viene messo da parte, mentre Ivar perde di razionalità (in parte perché manipolato dalla nuova giovane moglie) e si lascia trascinare in una spirale di follia. Chi sono i protagonisti di questi primi tre episodi di Vikings? Tutti e nessuno, la trama (come ci eravamo abituati nostro malgrado nelle ultime stagioni) non viene percepita come coesa e non si riesce perciò a provare empatia per i personaggi, il cui spazio in scena viene limitato a pochi minuti per volta.

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5x12: le nuove storyline si definiscono ma restano comunque poco avvincenti

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Tolto Ragnar, le figure che più avevano conquistato gli spettatori nel corso di tutta la serie sono sempre state Lagertha e Floki: per quanto riguarda questi primi tre episodi anche loro vengono messi in secondo piano e vengono fatti protagonisti di vicende poco interessanti. Nel secondo episodio, Vikings 5x12 Murder Most Foul le storyline che si incentrano su di loro si fanno più definite, ma purtroppo non lasciano ai due lo spazio che noi fan della serie avremmo voluto. Il personaggio di Lagertha è ancora sentimentalmente legato a Heahmund, interpretato da un attore del calibro di Jonathan Rhys Meyers che in questo caso pare sprecato, ma come per la prima metà della stagione l'amore tra i due sembra completamente ingiustificato e senza reale fondamento.

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Nella prima parte della stagione avevamo lasciato Floki in Islanda, allontanato dall'azione della trama principale e decisamente con poco da offrire: dopo aver passato gran parte degli episodi precedenti ad osservare le bellezze naturalistiche della terra appena scoperta ora viene messo al comando di una nuova colonia, compito che però non gli riesce particolarmente bene. Col passare del tempo Floki si farà trascinare da dubbi ed incertezze, arrivando al punto di mettere in discussione la sua fede: la storyline incentrata su di lui rimane piatta e piuttosto noiosa, tra tutte decisamente la meno avvincente.

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5x13: una conclusione promettente che lascia ben sperare per i prossimi episodi

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I primi tre episodi di questo nuova stagione di Vikings risultano quindi complessivamente poco intensi, l'azione è scarsa ed è evidente che si stia preparando il terreno per il futuro, in cui speriamo di poter vedere qualcuna delle grandiose e sanguinarie battaglie per cui la serie è famosa. In particolare il finale del terzo episodio, Vikings 5x13 The Lost Moment ci fa ben sperare per il resto della stagione, termina infatti con un cliffhanger che potrebbe avere conseguenze decisamente interessanti. Detto questo, dal punto di vista della fotografia e della regia Vikings resta sempre un prodotto estremamente curato, speriamo quindi che nei prossimi episodi trama e costruzione dei personaggi possano tornare ai livelli delle prime stagioni.

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2.5/5