Venom è un personaggio molto interessante e carismatico dei fumetti Marvel, una figura instabile e mutevole sul piano morale, nonostante nasca come nemesi di Spider-Man. In seguito, infatti, diventa uno degli alleati dell'Arrampicamuri, collaborando con lui per combattere il male. Un antieroe che, però, continua a non avere una grande fortuna al cinema: dopo la fugace apparizione in Spider-Man 3, ecco che Sony ha deciso di rilanciare in pompa magna il personaggio con un film del 2018, andando ad inaugurare il cosiddetto Sony's Spider-Man Universe, un universo staccato dall'MCU che è totalmente incentrato sui cattivi di Peter Parker.
Dopo il deludente primo capitolo (dove però l'attore protagonista, Tom Hardy, ha dimostrato tutto il suo carisma), il sequel, Venom - La furia di Carnage, per quanto abbia provato a risollevare le sorti del franchise, ha creato ancora più confusione, con una post credits di collegamento con il Marvel Cinematic Universe che poi è andata a vuoto. Confidiamo quindi che Venom 3, che dovrebbe cominciare la produzione a giugno 2023, possa dare una scossa forte ad una saga fin troppo confusa e caotica.
Il Multiverso che bussa alla porta
Un problema che il franchise di Venom ha sempre avuto è stato il suo posizionamento all'interno dell'universo Marvel: per quanto il progetto, insieme a Morbius (e a lungometraggi in arrivo come Kraven il Cacciatore e Madame Web), fa parte di un unico mondo, per ora le interazioni tra le varie pellicole si sono rivelate un nulla di fatto, basta pensare a Morbius che, invece di collegarsi alla storia di Eddie Brock, ha addirittura osato una connessione con la trilogia di Spider-Man di Jon Watts, in particolare con Homecoming. Mentre si crea ancora più confusione pensando alla post-credits di No Way Home - che sembra andare in contrasto con il collegamento che vi abbiamo segnalato prima - forse c'è un dettaglio di Venom 3 che potrebbe sistemare le cose. Tra le indiscrezioni sul film, infatti, c'è anche la possibile presenza di Mobius M. Mobius (Owen Wilson), una delle figure di riferimento della serie Loki. Un agente specializzato della TVA che si occupa di salvaguardare il tempo nell'universo Marvel potrebbe avere il compito di dare un ordine agli avvenimenti, magari unendo tutto attraverso il concetto di Multiverso.
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Una maggiore connessione con l'MCU
Oltretutto, sempre Mobius stesso potrebbe rappresentare una possibile apertura con l'MCU visto e considerato che, nonostante i produttori abbiano più volte ribadito la loro volontà di tenere separati gli universi, rimane sempre sopita questa ipotesi e le correlazioni (anche se indirette) con Spider-Man sembrano suggerirlo. Non deve sfuggire, inoltre, un'altra presenza d'eccellenza del cinecomic ovvero l'attore Chiwetel Ejiofor che nel Marvel Cinematic Universe abbiamo conosciuto nel ruolo di Karl Mordo, stregone rivale di Dr. Strange(Benedict Cumberbatch). Fermo restando che il divo potrebbe interpretare un altro personaggio, è comunque affascinante ipotizzare che, avendo anche lui a che fare con dimensioni alternative (basta pensare agli eventi di Doctor Strange nel Multiverso della Follia), potrebbe essere un altro apripista all'universo di Kevin Feige. Con l'esigenza, da una parte, di chiarire meglio il posizionamento della trilogia di Venom e, dall'altra, una tensione continua verso l'MCU, ecco che, con l'inserimento di queste figure, si potrebbero risolvere entrambi i problemi, sempre con la speranza che si punti ad ordinare meglio il background e l'universo di riferimento e non a creare ancora più confusione (come accaduto fino ad ora).
Un nuovo cambio di stile
Un'altra caratteristica piuttosto peculiare della saga di Venom è il continuo cambio registico alla base che, chiaramente, è andato ancora più a stravolgere l'organicità di fondo del franchise dove probabilmente una stessa mano avrebbe dato un'impronta più sicura e organica. Dopo il passaggio di testimoni tra il primo e il secondo capitolo, con Ruben Fleischer che ha passato lo scettro registico ad Andy Serkis, il terzo film si apre con l'ennesimo scambio alla macchina da presa, con il coinvolgimento di Kelly Marcel. Apparentemente questa variazione potrebbe portare ad un altro attacco diretto alla coerenza della saga, ma è anche opportuno mettere in evidenza che la Marcel ha scritto il copione dei primi due capitoli della trilogia. Un'artista che quindi ha sicuramente uno sguardo diverso dagli altri suoi colleghi, ma che comunque ha una visione d'insieme generale che può essere fondamentale sia per il lungometraggio in sé, che per il futuro stesso della serie filmica.
Venom contro la Giuria?
Dopo che, in Venom - La furia di Carnage è stato totalmente sprecato uno degli antagonisti più brutali della storia del personaggio ovvero Carnage (con la sua forma umana rappresentata dal serial killer Cletus Kasady), ecco che Venom 3 potrebbe aprirsi a nuovi scenari narrativi. Secondo alcuni report, infatti, il titolo di lavorazione del film, Orwell, potrebbe implicare la presenza del villain Orwell Taylor, che nei fumetti è un generale degli Stati Uniti che perde il figlio Hugh per mano di Venom, mentre lavora al Vault. La vendetta di Taylor è implacabile: dopo aver derubato il progetto Stark delle armature dei Guardsmen, organizza una squadra d'elite (La Giuria) con l'altro suo figlio, Maxwell e due amici di Hugh, Samuel Caulkin e Curtis Elkins che, corazzati di tutto punto, diventano rispettivamente Screech, Ramshot e Sentry. Uno scenario che sarebbe interessante vedere sul grande schermo anche perché contribuirebbe ad ampliare in modo inedito l'universo di Venom introducendo dei cattivi minori dalle grandi possibilità sceniche.
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Il punto della situazione
Ripercorrendo, in breve, tutti gli elementi in nostro possesso riguardo Venom 3 e raccogliendo in parallelo anche qualche teoria sparsa, ci rendiamo conto che il lungometraggio, che dovrebbe arrivare nei cinema non prima di autunno 2024, potrebbe incarnare una svolta fondamentale per la serie filmica con Eddie Brock protagonista. In questo momento preciso del Sony's Spider-Man Universe, il terzo capitolo del franchise deve a tutti i costi rappresentare al contempo sia un'ancora di salvezza per la saga (considerando l'accoglienza negativa da parte della critica mondiale dei precedenti film) che un appoggio importante per i prossimi progetti in arrivo che appartengono allo stesso universo. C'è bisogno, a questo punto, di coerenza e, soprattutto, di una finalità a lungo termine più chiara perché, fino ad ora, questo mondo alternativo rispetto all'MCU si è rivelato un disastro sul piano tematico e progettuale (nonostante gli incassi di Venom 1 e Venom 2 siano andati bene). Ecco che quindi la pellicola di Kelly Marcel ha il compito di trainare con forza e convinzione tutto questo universo, senza nessuna incertezza o confusione.