A conclusione di Venezia 2019, il regista Todd Phillips si confronta con la stampa per commentare la conquista del Leone d'oro da parte di Joker. Purtroppo Joaquin Phoenix ha scelto di non mostrarsi e, dopo aver ringraziato brevemente in italiano alla fine della cerimonia di premiazione, si è negato alla stampa.
Prima dell'inizio della Mostra del Cinema di Venezia 2019 nessuno l'avrebbe mai detto che un cinecomic avrebbe espugnato la roccaforte del Festival. Joker di Todd Phillips ci è riuscito con un verdetto unanime della critica e della giuria presieduta da Lucrecia Martel portandosi a casa il Leone d'Oro. L'originale storia delle origini di Arthur Fleck, caso umano che mette a ferro e fuoco Gotham City con la sua follia, gode di una performance mozzafiato di Joaquin Phoenix, come potete leggere nella nostra recensione di Joker. Attore di straordinario talento, ma divo "difficile" da addomesticare, Phoenix appare intimidito a fianco di un'entusiasta Todd Phillips.
"Prima di tutto voglio ringraziare la Biennale per questo grande onore" esordisce Todd Phillips. "Ringrazio Warner Bros. e DC per essere uscite dalla loro confort zone e Ringrazio Bradley Cooper, che è il leone fuori scena. Questo film non ci sarebbe senza Joaquin Phoenix, l'attore più coraggioso e di ampie vedute che conosca che mi ha dato fiducia col suo incredibile talento".
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La giurata Mary Harron commenta la rivoluzione del premio a Joker: "In realtà è un film molto libero, non un cinecomic vero e proprio. La performance di Joaquin Phoenix ha trasformato il film rendendolo grande cinema. Un'industria commerciale come quella che sta alle spalle di Joker ha preso un rischio enorme per una riflessione su eroi e antieroi in cui il nemico non è un uomo bensì il sistema non è interessante solo per gli USA, ma per tutto il mondo". Paolo Virzì ammette che a colpire la giuria è stata non solo la qualità artistica di Joker, ma anche "il pensiero che si nasconde dietro di essa".
Parlando del risultato ottenuto con Joker, Todd Phillips spiega: "Quando finisci un film, vivi tante emozioni diverse. Questa anteprima mondiale a venezia mi ha mostrato che il pubblico ha capito cosa volevo dire. Riscrivere le regole del cinema è qualcosa di grandioso, non penso di esserne capace, ma io e Joaquin non potremmo essere più felici". Il regista commenta il sottotesto politico del film specificando che "dipende dal paese in cui viene proiettato. Negli USA non tutti hanno visto questo riferimento politico, ma si sono concentrati sull'interpretazione di Joaquin nei panni di una persona fuori di testa".
Agli occhi della critica il passaggio di Todd Phillips dalla black comedy alla Una notte da leoni a Joker è notevole, ma per il regista "non c'è differenza tra i film che ho fatto in passato e quelli che faccio oggi. L'importante per me sono le storie. La commedia rappresenta la verità e negli USA la verità è offensiva, così ho deciso di allontanarmi dalla commedia perché le persone non riescono a sostenerla. Io ho iniziato facendo documentari, sono ossessionato dalla verità. Non so quale strada intraprenderò nei prossimi cinque - dieci anni".