Horror bizzarri, strani misteri su montagne di confine innevate, musica anni Settanta e tante risate: come sempre variegata la nostra proposta riguardante i consigli homevideo della settimana. Si parte con il demenziale, ma certamente originale, Tusk firmato da Kevin Smith (e con Johnny Depp in un personaggio davvero particolare), per poi passare a La foresta di ghiaccio, dove Emir Kusturica fa l'attore. Spazio poi alle divertenti gag di Aldo, Giovanni e Giacomo in Il ricco, il povero e il maggiordomo, per chiudere con Northern Soul, sulla storia di un movimento che influenzò la cultura musicale inglese degli anni Settanta.
Kevin Smith, l'uomo-tricheco e Johnny Depp: Tusk
Un delirio horror quello che Kevin Smith ha presentato prima a Toronto e poi al festival di Roma 2014: Tusk infatti presenta i soliti temi surreali e demenziali cari al regista, declinandoli però in una storia davvero bizzarra che va presa così com'è, ovvero non troppo sul serio. Tutto parte da un popolare programma podcast specializzato nello scovare storie strane, condotto da Wallace (Justin Long) e Teddy (Haley Joel Osment). Scoperto un video virale su un ragazzo che si è amputato una gamba giocando con una spada, Wallace si reca in Canada per incontrarlo. Quando arriva scopre che è appena morto, e dopo aver visto un annuncio dirotta su un vecchio marinaio di nome Howard Howe (Michael Park), disposto a raccontare la sua vita piena di incredibili avventure, in particolare una vicenda con un suo amico tricheco. Per Wallace sarà l'inizio di un incubo: dopo aver bevuto una strana pozione, si risveglierà su una sedia a rotelle, in preda alle mostruose follie del vecchio. La sua ragazza e il suo amico, per ritrovarlo, si affideranno al bizzarro detective Guy Lapointe, interpretato nientedimeno che da Johnny Depp.
Tusk è arrivato ora in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Sony e distribuito da Universal, che si rivela tecnicamente valido e dotato anche di un buon pacchetto di extra. Il video è di ottima qualità, soprattutto nelle scene ben illuminate, che valorizzano un girato digitale molto pulito e nitido, con un dettaglio quasi sempre incisivo su tutti i piani. Qualche leggera flessione si registra appena l'avventura si sposta nella casa di Howard Howe, dove qualche scena più scura appare più pastosa con un nero che tende un po' ad affogare i particolari, ma nulla di allarmante. Il croma presenta colori sempre molto vivi e forti, e la definizione resta alta su tutti gli elementi del piano, tanto da far apparire raccappricciante ma anche un po' posticcia la tuta del tricheco. L'audio beneficia di un DTS HD 5.1 anche per la traccia italiana, che doppiaggio a parte gareggia alla pari con il lossless inglese. La scena sonora appare abbastanza profonda, anche se non particolarmente incisiva sul fronte posteriore. Pur in un film che presenta pochi momenti movimentati, c'è l'impressione che rear e sub avrebbero potuto avere un maggior impatto, in ogni caso l'ascolto fila via liscio e piacevole con dialoghi sempre puliti. Ricchi gli extra, a partire dal frizzante commento audio di Kevin Smith. Si comincia con 20 anni per arrivare a Tusk, ovvero il lungo percorso necessario a Smith per la realizzazione del film (24 minuti), seguito da un making of composto da 14 brevi featurette dalla durata totale di circa 50 minuti. Si chiude con due scene eliminate con introduzione del regista (12') e un'altra featurette incentrata sul podcast che ha dato l'idea al film di circa 30 minuti.
Riecco Aldo, Giovanni e Giacomo: Il ricco, il povero e il maggiordomo
Non hanno toccato le vette di incassi raggiunti in passato, ma Aldo, Giovanni e Giacomo sotto questo aspetto sono una garanzia e con Il ricco, il povero e il maggiordomo, dopo aver superato i 13 milioni al botteghino, ora erano molto attesi anche in homevideo. Il modo migliore per rivivere una storia divertente immersa nella realtà della crisi economica dei nostri giorni, ma nella quale ovviamente sarà soprattutto l'amicizia a vincere. Il ricco è Giacomo, spregiudicato broker che ha alle sue dipendenze il fido maggiordomo Giovanni, cultore di arti marziali. Un giorno i due investono Aldo, il povero del film, un venditore ambulante abusivo che fugge da un controllo della polizia. Come risarcimento Giacomo gli offre una somma in cambio di qualche lavoretto in villa. Ma a causa di un investimento sbagliato Giacomo subisce un improvviso tracollo finanziario che getta tutti nella disperazione e costringe i tre ad una movimentata convivenza a casa di Calcedonia, la madre di Aldo. I tre cercheranno insieme di uscire dalla situazione attraverso avventurosi stratagemmi, ma non tutte le cose andranno per il verso giusto. Nel cast anche Giuliana Lojodice e Francesca Neri.
Il ricco, il povero e il maggiordomo è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Warner buono tecnicamente e discreto sul fronte degli extra. Il video è la parte migliore dell'edizione e vanta le qualità di un tipico girato digitale dalla fotografia naturale e luminosa, che portano a un quadro sempre molto nitido e un dettaglio medio-alto, anche se forse non proprio tagliente proprio a causa di una fotografia dai toni caldi tipica di questo tipo di commedie. Il croma è frizzante e vivace, la profondità discreta e la visione scorre via piacevole senza problemi. L'audio in dolby digital multicanale è apprezzabile soprattutto per la spazialità trasmessa in occasione delle belle canzoni che si susseguono lungo il film e avvolgono lo spettatore da tutti i diffusori, ma l'asse posteriore si fa vivo con precisione anche nei momenti un po' più movimentati della storia, che dimostrano una certa cura per l'ambienza. Per gran parte del film resta comunque protagonista soprattutto il centrale, capace di restituire dialoghi sempre chiari e cristallini. Nel reparto dei contenuti speciali troviamo 5 minuti di papere sul set, 9 minuti di scene eliminate e infine un backstage di circa 16 minuti con immagini sul set e interventi dei protagonisti.
Misteri di confine: La foresta di ghiaccio
Presentato all'ultimo Festival di Roma e ambientato nel fascino alpino della Valle del Chiese, in una zona di confine, La foresta di ghiaccio è un film basato sul tema dei traffico di clandestini, un po' thriller e un po' favola nera. Il film diretto da Claudio Noce, che vanta un cast di tutto rispetto capeggiato da Kseniya Rappoport, Adriano Giannini, Domenico Diele, ma nel quale ha una parte rilevante nientedimeno che Emir Kusturica, vive di un mistero che avvolge un piccolo paese alpino, mentre sta arrivando una tempesta. Mentre un giovane tecnico specializzato arriva in zona per riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota, uno dei personaggi più in vista della zona sparisce. Una zoologa esperta di orsi indaga e vuole vederci chiaro sull'ambiguo comportamento di troppi personaggi, che evidentemente nascondono dei segreti. L'indiscusso talento visivo del regista ben si abbina a uno scenario davvero suggestivo, nel quale la precarietà di una zona di confine è amplificata dalla neve onnipresente, ma se il mistero intriga e affascina, va anche detto che la sua costruzione risulta fin troppo ermetica per catturare davvero lo spettatore.
La foresta di ghiaccio è arrivato ora in homevideo con un DVD targato Fandango e distribuito da CG Entertainment. Il video è di buona qualità: pur messo alla frusta da paesaggi e panoramiche oggettivamente difficili da riprodurre per il formato SD, il quadro riesce a mantenere una sua compattezza di fondo decisamente apprezzabile, non dando mai vita ad artefatti o a gravi problemi, ma limitando i difetti a un accettabile aliasing e a qualche saltuaria leggera sgranatura. Per il resto la solidità del quadro è assicurata, pur in un contesto dove il dettaglio non è certo incisivo ma comunque soddisfacente. Il croma a tinte fredde fa sentire la neve fin quasi sulla pelle e sembra ben abbinato alla vicenda e alle ambientazioni. Buono anche l'audio, un dolby digital multicanale capace di catturare i rumori di un ambiente molto particolare fra ghiacci e foreste, rivelando un'ottima apertura laterale e un buon apporto dei rear quando la scena lo richiede. In questo contesto i dialoghi restano puliti con puntuale entrata dei sottotitoli quando si parla in un'altra lingua. Negli extra troviamo il trailer e un backstage di circa 15 minuti con riprese sul set e interventi di regista e cast.
Musica e sballo nell'Inghilterra anni '70: Northern Soul
Per il suo debutto alla regia, la fotografa Elaine Constantine ha portato sul grande schermo le esperienze di cui fu diretta protagonista negli anni '70, nell'Inghilterra del North-West, quando viene scoperta la musica soul americana e il particolare movimento di danza che l'accompagna. Northern Soul è infatti la storia di un movimento che influenzò profondamente la cultura musicale degli anni '70, e in particolare racconta l'esperienza di due amici che vedono i propri orizzonti aprirsi proprio grazie alla scoperta di questo tipo di musica: John (Elliot James Langridge) e Matt (Josh Whitehouse), delusi dalla noia, dal lavoro in fabbrica, dall'oppressione della famiglia e dalla vita ripetitiva di una piccola città della provincia inglese, sognano di affermarsi come dj scovando rari dischi di musica soul americana e lanciando questa nuova sonorità. Nasceranno nuovi incontri e amicizie, ma inevitabilmente anche contrasti, violenze e l'abuso di vari tipi di droghe. Pare che originariamente la Constantine volesse girare un documentario sul fenomeno, per poi avviarsi al progetto di un film drammatico, caratterizzato ovviamente da una formidabile colonna sonora. Nel cast anche Steve Coogan (da non perdere nei panni di un professore con tipica capigliatura anni Settanta), Antonia Thomas e Christian McKay.
Ora è possibile scoprire Northern Soul grazie all'uscita direct to video, con un DVD targato Universal Pictures caratterizzato da un ottimo reparto tecnico ma purtroppo privo di extra. Il video è di livello egregio, perché il quadro, oltre a sfoderare un buon dettaglio per lo standard DVD, mantiene una sorprendente compattezza in tutte le numerose scene scure, ambientate nei locali dove di balla la musica. Anche in questi frangenti il quadro non presenta grandi sbavature e mostra ottima tenuta complessiva, con particolari bene in vista nelle ombre e limitata flessione del dettaglio. Il croma è livido e desaturato, perfettamente in linea con la fotografia e le atmosfere del North-West inglese anni Settanta. In un film dove la musica gioca un ruolo così fondamentale, l'audio risponde presente e anche nella traccia italiana il dolby digital 5.1 risulta coinvolgente con un buon utilizzo dell'asse posteriore durante le canzoni ma anche per sottolineare particolari di ambienza. La spazialità generale è buona, l'impatto del sub incisivo anche se forse avrebbe potuto marcare in modo ancora maggiore la sua presenza. In ogni caso la traccia inglese risulta superiore solo per la naturalezza dei dialoghi. Purtroppo non è presente nessun contenuto speciale.
Le prossime uscite: Cinquanta sfumature di grigio e Asterix e il regno degli Dei
Il titolo principale e sicuramente più atteso fra le uscite della prossima settimana è Cinquanta sfumature di grigio, ma oltre s questo prodotto di sicuro grande richiamo Universal propone anche Home Sweet Hell e alcune serie tv, la stagione 2 di Royal Pains e la stagione 4 di Covert Affairs. E mentre Koch Media punta su Asterix e il Regno degli Dei, per 01 Distribution escono Un amico molto speciale e The Signal.