Dallas: commento al primo episodio della nuova serie

Piogge di oro nero e meno paillettes per il ritorno degli Ewing sul piccolo schermo: stavolta lo scontro è tra i figli di Bobby e JR, tra l'avidità più nera e ideali 'verdi'.

Torna, torna a Dallas

Non c'è pace tra i pozzi di petrolio del Texas: anche se sono passati più di vent'anni dall'ultima puntata di Dallas - storico e seguitissimo telefilm che fu tra i simboli degli anni Ottanta in TV - gli Ewing non riescono proprio a trovare un po' di serenità. E così, nel 2012, il piccolo schermo fa nuovamente da cornice agli intrighi di una delle famiglie più ricche, viziose e popolari d'America, concentrandosi in particolar modo sulla rivalità tra due cugini, John Ross Ewing III - figlio di J.R. e Sue Ellen, ambizioso e determinato nel voler seguire le orme di suo padre e ad estrarre petrolio proprio a Southfork - e Christopher Ewing, figlio adottivo di Bobby e della sua ex-moglie, Pamela.


Tra i due non corre buon sangue, ma scorrono fiumi di oro nero, quello che John Ross riesce faticosamente ad estrarre nel ranch di famiglia, Southfork, quando suo cugino Christopher - che invece punta sulle energie alternative, come il metano - vorrebbe impedirglielo. E su questo scontro tra i giovani Ewing si riaccende l'antica faida familiare, tra ricatti, sesso, giochi di potere ed economici, e accanto a loro si affiancano i veterani, che sulle prime sembrano male in arnese - Bobby ha un cancro allo stomaco che gli lascia poche speranze, mentre suo fratello J.R. nelle prime sequenze sembra addirittura catatonico - ma non hanno certo perso la voglia di mettersi reciprocamente i bastoni fra le ruote, come ai bei vecchi tempi.
I due cugini sono interpretati da due attori che si erano già incontrati sul set di Desperate Housewives (e dal popolare serial ABC arriva anche Brenda Strong, qui nei panni della terza moglie di Bobby): il primo è Josh Henderson e il secondo è Jesse Metcalfe, che a Wisteria Lane era il prestante giardiniere che era solito regalare qualche ora di svago alla bella Gabrielle Solis.
Mentre il biondo John Ross non vede l'ora di riempire barili su barili di greggio, Christopher è determinato a boicottarlo per dare spazio alle nuove possibilità energetiche che tenta faticosamente di piazzare presso i suoi clienti, più legati al caro, vecchio petrolio. L'attività di Christopher tuttavia, con suo rammarico, non è del tutto "pulita", come si potrebbe pensare, perchè anche l'estrazione del metano può causare gravi danni all'ambiente, ed è proprio questo dettaglio che lo metterà in una posizione scomoda.

Accanto ai due giovani protagonisti, in questo sequel di Dallas - che in Italia sarà trasmesso da Canale 5 a partire dal 16 ottobre - ritroviamo ovviamente i veterani Patrick Duffy e Larry Hagman, così come Linda Gray, ma anche volti nuovi come quelli di Jordana Brewster - figlia della cuoca degli Ewing, contesa dai due cugini, dei quali è amica d'infanzia - Julie Gonzalo nei panni di Rebecca Sutter (che in realtà nasconde un segreto, che sarà svelato nel corso della stagione), e Mitch Pileggi (che qualcuno ricorderà nei panni del killer in Sotto Shock di Wes Craven) nel ruolo dell'ex marito di Ann, il personaggio interpretato dalla Strong.

Anche se sono passati molti anni dalle vicissitudini degli Ewing che tennero incollati milioni di spettatori alla TV facendo di Dallas un vero e proprio caso televisivo e un fenomeno di costume, le dinamiche restano le stesse, seppur rinverdite (passateci il termine) da qualche richiamo all'ecologia, del tutto necessario forse, dopo disastri ambientali come quello avvenuto nel Golfo del Messico due anni fa e in tempi in cui si parla sempre più spesso di trovare energie energie alternative a quelle tradizionali. Rispetto agli anni Ottanta, gli ingredienti del serial sono rimasti invariati, almeno per quanto riguarda la trama: bisogna solo aspettarsi meno paillettes e più botox, e se questo serial non è destinato a diventare un fenomeno come il suo predecessore, si prepara sicuramente a conquistare gli amanti del genere con un intrattenimento all'insegna del guilty pleasure più sfrontato.
Fanno sorridere certe dinamiche, soprattutto quelle legate alle "scappatelle" dei protagonisti (per un attimo, nell'episodio pilota, si ha quasi l'impressione che Metcalfe sia tornato davvero sul set di Desperate Housewives) e il modo in cui J.R. sfodera la stessa verve di tanti anni fa dopo essersi mostrato invecchiato e poco reattivo, ma da un prodotto come Dallas - sia questo sequel, che l'originale - non si può pretendere molto se non essere intrattenuti per una serata casalinga, tra matrimoni, rivelazioni, minacce e scazzottate.

Movieplayer.it

2.0/5