Ha una delle voci più belle e inconfondibili del cinema contemporaneo, piena di calore e vita vissuta. Quando glielo facciamo notare, incredibilmente, arrossisce: Walton Goggins ha lavorato con registi come Quentin Tarantino, Steven Spielberg e Spike Lee, ha recitato in molte delle serie tv più belle mai realizzate, da The Shield e Sons of Anarchy fino a Fallout, ma, a 53 anni, ancora si imbarazza per un complimento.
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"Non faccio niente di particolare per la mia voce, anzi: fumo e bevo alcol!" ci dice con un sorriso bianchissimo. La risposta però al perché sia un attore versatile, estremamente umano e vero in tutto ciò che fa, arriva nei minuti successivi della nostra intervista su The White Lotus, arrivata alla terza stagione, disponibile su Sky e NOW.
Goggins è Rick Hatchett, molto arrabbiato, irrequieto, in vacanza in Thailandia con una fidanzata più giovane. È uno degli ospiti della lussuosa struttura White Lotus a Ko Samui e forse è lì per altri motivi, oltre che per fare massaggi. Per l'interprete questo è un ruolo particolare, perché, per un'incredibile coincidenza, l'esperienza del personaggio, in qualche modo, rispecchia la sua: anche lui, 18 anni fa, è andato proprio in Thailandia a trovare risposte sulla propria esistenza. E ha trovato il segreto: per vivere una vita piena, bisogna prima venire a patti con la rabbia.
The White Lotus 3: intervista a Walton Goggins
Come dicevamo: The Shield, Justified, Sons of Anarchy, Fallout, ora The White Lotus: Walton Goggins è, di diritto, membro della "nobiltà televisiva", uno dei volti della prestige tv americana. Come ci si sente a essere di sangue reale?
L'attore: "Oh mio Dio, vorrei che la mia casa lo rispecchiasse. E anche il mio conto in banca! Essere considerato, a qualsiasi livello, anche solo un amico, in Italia, è uno dei più grandi complimenti che possa ricevere. È un paese in cui la mia famiglia trascorre molto tempo. E mi piace davvero molto. Sto arrossendo!".
Come ci si sente allora ad avere una delle voci più belle del settore? Goggins: "Fumo e bevo alcolici! Quindi non so se la curo in modo particolare. Come molte persone, almeno quelle che stimo e ammiro, ho vissuto una vita piena e continuo a vivere quella vita in modo molto preciso. Si basa soprattutto sull'esperienza, sul viaggiare, parlare con persone diverse. Se c'è qualcosa che aiuta la mia voce penso sia essere aperto al mondo intorno a me: mi permette di ricevere tutti quei doni, tutte queste conversazioni con tutte queste persone in diversi paesi del mondo. Quindi grazie mille per averlo detto. Ora sto davvero sudando!".
Il ruolo più personale di Walton Goggins
Molti anni fa l'attore ha subito una grave perdita: la moglie, Leanne Kaun, si è tolta la vita. Per superare questo grande trauma, Goggins andò proprio in Thailandia. Quindi all'inizio non era certo se accettare o no il ruolo di Rick Hatchett, perché gli rievocava ricordi molto personali e molto dolorosi. Quanto della propria esperienza ha messo in quella del personaggio?
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Goggins: "Credo che, da attore, ognuno viva nella sua immaginazione e si rivolga a una serie di circostanze immaginarie. La mia visione di questo settore è piuttosto semplice ed è condivisa da molte persone diverse. Però questa storia mi ha colpito profondamente. Per ragioni diverse, anche se non così diverse, sono andato in Thailandia 18 anni fa, in un periodo della mia vita in cui ero alla ricerca di qualcosa. Una motivazione molto simile alle ragioni per cui Rick va in Thailandia. Le storie sono diverse, ma la sensazione di essere arrabbiato e amareggiato, di valutare la propria vita e sentirsi smarriti, è qualcosa che mi ha colpito in profondità. Mi è capitato di andare proprio nel posto in cui anche lui è andato in cerca di risposte. Io e Rick non siamo soli in questo: se lanciate un sasso colpirete sicuramente qualcuno che ha vissuto una cosa simile. Fa semplicemente parte dell'essere umani. Quindi abbiamo girato in un posto che conoscevo molto bene, perché ero stato lì alla ricerca della stessa cosa".
Superare la rabbia
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In The White Lotus 3 ogni ospite dell'hotel parla con la psicologa della struttura. A Rick l'esperta dice: "La rabbia nasconde sempre una tristezza, un lutto che ci addolora". Visto che Goggins l'ha affrontata sia come attore che come persona, ci può dare qualche consiglio? Come si supera la rabbia?
L'interprete: "È molto interessante. Sono così felice che tu abbia detto quelle parole perché è vero: sotto la rabbia c'è un lutto, c'è tristezza. Queste sono parole di Mike White, che ha creato la serie, e sono sicuro che non scriva nulla senza comprenderlo completamente. Penso che capisca appieno queste parole e sappia che tutto proviene da ciò che abbiamo dentro. Sono completamente d'accordo. La rabbia è solo un sintomo di ciò che ci sta realmente accadendo dentro, e gran parte di essa è tristezza".
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"C'è un momento, nella vita di ognuno di noi, in cui riceviamo l'invito ad attraversare il Rubicone, oppure no. E dall'altra parte di questa recinzione, o di questo fiume, forse ci sono pascoli più verdi. Molto di questo consiste, di sicuro, nell'affrontare la tua infanzia e i problemi che ti porti dietro. Ma gran parte di questo lavoro consiste nel fare pace con te stesso. È semplicemente innamorarsi di se stessi, essere a proprio agio con chi si è. Penso che sia la cosa con cui la gente abbia più difficoltà. Sicuramente è stata la cosa con cui io ho avuto più difficoltà. Non appena è successo, la vita è diventata più facile. Ma, come succede a tante altre persone, nel momento in cui trovi quel pezzo, quando fai quella transizione, puoi scommettere che lo perderai. Ma il fatto è che se l'hai trovato una volta, lo ritroverai di nuovo".
"Non so se Rick Hatchett l'abbia mai scoperto da solo. Non so se si sia mai posto queste domande, ma ora se le sta facendo. Le sue motivazioni per essere lì sono rabbia e vendetta: le ha nel suo cuore, perché è stato trascurato e per la vita che ha vissuto. Si spera che trovi le risposte che sta cercando e che trovi un po' di pace, come ho fatto io. Penso che questo venga approfondito nella storia e non vedo l'ora che lo possiate apprezzare".