The Walking Dead 10x12, recensione: il problema sta nel mezzo

La recensione di The Walking Dead 10x12, Cammina con noi è un episodio che è al contempo coraggioso e frustrante.

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The Walking Dead: Jeffrey Dean Morgan in Walk With Us

La scorsa settimana abbiamo cantato vittoria troppo presto, e questa recensione di The Walking Dead 10x12 ci ricorda che non dobbiamo mai sottovalutare la capacità della serie di tornare alle vecchie, cattive abitudini. Certo, l'episodio incriminato non raggiunge i livelli molto bassi di annate precedenti, ma per certi versi è scioccante che, dopo diverse puntate all'insegna di una stabilità molto apprezzabile, la serie di punta della AMC sia di nuovo caduta nella trappola delle soluzioni facili, soprattutto in un momento decisivo come questo. Come forse ricorderete, infatti, l'episodio precedente si era concluso con l'inizio dell'assalto a Hilltop, una situazione altamente drammatica che segnava l'inizio del conflitto allo stato puro tra la comunità dei sopravvissuti e la nuova minaccia dei Sussurratori, entità antagonistica di rara efficacia dopo diversi anni di occasioni sprecate (Negan in primis). Insomma, c'erano tutte le carte in regola per chiudere la decima stagione con una sequela di episodi molto intensi.

The Walking Dead 10x11, recensione: tutti in cima alla collina

Tutto nei primi minuti

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The Walking Dead: uno scatto tratto dall'episodio di Walk With Us

Cosa fa, dunque, The Walking Dead con tutto quel materiale a disposizione? Consegna una sequenza d'apertura molto bella, carica di tensione, che rende bene l'idea di quanto tutti i personaggi siano a rischio e di come Cammina con noi possa essere l'equivalente, per la serie zombie nata dalla fantasia di Robert Kirkman, di uno degli episodi de Il trono di spade dedicato interamente alle battaglie (paragone più che lecito, dato che i due show sono più o meno coetanei, vantano entrambi delle armate di morti viventi e hanno fatto molto parlare di sé, anche su questo sito, per il numero di personaggi passati a miglior vita). Momenti tesissimi che sembrano voler ripagare il potenziale drammatico accumulato da quando Alpha e i suoi scagnozzi hanno mosso i primi passi sul piccolo schermo, e poi... niente. Partono i titoli di testa, e subito dopo si passa ai postumi della battaglia, senza che l'abbiamo vista fino alla fine. È come se all'improvviso avessimo saltato una puntata intera, passando a quella successiva senza l'elemento catartico necessario per dare il giusto pathos alle sequele del conflitto. Non è la prima volta che ciò accade - basti pensare ai salti temporali dopo la sconfitta di Negan e la morte presunta di Rick Grimes - ma in questo caso non se ne avvertiva il bisogno, perché la storyline in corso aveva una sana dose di carne al fuoco pronta da gustare.

The Walking Dead 10x10, recensione: scontro fra titani

Non perdiamo la testa!

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The Walking Dead 10: Jeffrey Dean Morgan e Samantha Morton in Walk with Us

E così, mentre i nostri eroi fanno il punto della situazione e piangono i morti (tra cui alcune conferme dopo le incertezze degli episodi scorsi), la puntata arranca non poco, all ricerca di un epicentro drammatico che è però assente perché lo show ci ha negato, ancora una volta, la progressione naturale degli archi narrativi avviati in precedenza. Per l'ennesima volta, quindi, viene da chiedersi se questa tendenza positiva vista nelle ultime settimane, evidente segno della nuova gestione di Angela Kang dopo il discontinuo corso creativo a cura di Scott M. Gimple, fosse solo un'illusione, una chimera con cui cercare di mantenere l'attenzione degli ormai pochi fedeli che ancora seguono lo show (l'episodio precedente, negli Stati Uniti, è stato visto da meno di tre milioni di telespettatori). E poi, all'improvviso, arriva di nuovo quell'autentico fattore sorpresa che la serie è ancora in grado di ostentare: su invito di Negan, Alpha si reca in una casa nel bosco dove sarebbe tenuta prigioniera Lydia. Solo che l'edificio è vuoto, e Negan, dopo averle tagliato la gola, decapita la leader dei Sussurratori. Una svolta davvero inattesa, poiché dopo la finta di qualche episodio fa ci eravamo rassegnati al fatto che l'eventuale morte della villain di turno fosse relegata al finale di stagione, secondo il solito canovaccio. Così invece torniamo in territori imprevedibili (sarà Beta la nuova vera minaccia?), e la storyline recente di Negan - che scopriamo aver organizzato la cosa insieme a Carol - si conclude in modo brutalmente soddisfacente. E con questo, gli ultimi quattro episodi della stagione sono ancora liberi di sorprenderci ulteriormente.

Conclusioni

Chiudiamo questa recensione di The Walking Dead 10x12 con la consapevolezza che lo show non è mai troppo lontano dallo scivolare nuovamente nelle solite trappole, anche se in questo caso la scrittura altalenante si riscatta - e non poco - con un finale strepitoso che rimescola tutte la carte in tavola per i quattro episodi a venire. La conclusione della decima annata è tutt'altro che scontata a questo punto.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.4/5

Perché ci piace

  • Le interazioni tra Negan e Alpha sono molto belle.
  • La sequenza prima dei titoli di testa è carica di tensione e pathos.
  • Il finale è da applauso.

Cosa non va

  • Tra i due estremi ci sono non pochi tempi morti.