The Sarah Connor Chronicles - Stagione 2, episodio 11: Self Made Man

Un nuovo episodio incentrato su Cameron alle prese con un mistero proveniente dal passato e con il suo lato 'umano'.

Da quando gli autori di Terminator: The Sarah Connor Chronicles hanno deciso di eliminare drasticamente la voce fuori campo di Sarah Connor che dava una struttura omogenea ai vari episodi della serie, varie di strade si sono aperte dal punto di vista narrativo, dando agli sceneggiatori la possibilità di mettere in piedi episodi dalla forma originale ed a volte, come nel caso di Self Made Man, spiazzante.
Le prime immagini dell'episodio, infatti, ci fanno immergere in una festa d'altri tempi, con musica, abiti e look generale da inizio secolo, creando una sensazione di disorientamento. Le immagini gioiose presto lasciano il posto al dramma quando un incendio si scatena nella sala da ballo, causando la fuga generale dei presenti e numerose vittime.
Siamo quindi catapultati nel presente, precisamente a casa Connor, dove John e la madre stanno ancora cercando di trovare a chi si riferisca l'indizio dei tre puntini visto da Sarah sia in sogno che sul muro dove l'ospite dal futuro ha lasciato varie indicazioni di piste da seguire. Una fugace apparizione dei due, perchè da qui in poi il fulcro della narrazione sarà Cameron.
La ragazza esce quando gli altri sono ormai andati a letto e si rece in biblioteca, dove un impiegato sulla sedia a rotelle le permette di entrare dall'ingresso riservato ai dipendenti.

Ci basta poco per capire che questa di andare in biblioteca è diventata un'abitudine di Cameron e che il rapporto con il ragazzo, Eric, è quanto di più simile ad un'amicizia ci si possa aspettare da una macchina: la terminator infatti risponde con tranquillità alle domande personali di Eric riguardo John ed il rapporto con Riley, il furto subito a casa e l'Otello appena letto... insomma una normale conversazione tra amici, se non fosse per il tono delle risposte di lei, elusivo e talvolta robotico per noi che conosciamo i dettagli delle situazioni a cui allude. L'impressione che abbiamo, non solo da queste sequenze ma anche da altri episodi precedenti, è che Cameron stia sperimentando il suo lato più umano, che stia mettendo alla prova la sua capacità di provare qualcosa e di capire la complessità degli esseri umani che la circondano.

Ma una biblioteca è luogo di studio e di sapere e Cameron è interessata ad un certo tipo di arma da fuoro del passato, su cui può trovare informazioni nella stanza dedicata alla California. Là, però, qualcos'altro attira la sua attenzione ed è una foto scattata subito dopo la tragedia che ci è stata mostrata ad inizio episodio: in mezzo alle persone in fuga ed i vigili del fuoco accorsi, un uomo se ne sta immobile con lo sguardo verso il cielo. Il database di Cameron le permette di riconoscerlo e sa che si tratta di un T-888, ma che ci faceva un terminator il 31 Dicembre del 1920? Chi era stato inviato a terminare?

Da qui i due iniziano un viaggio tra i reperti fotografici, radiofonici e giornalistici dell'epoca, riuscendo alla fine a ricostruire la storia di quell'uomo: il T-888 rispondeva al nome di Myron Stark ed era riuscito ad ottenere conoscenze importanti, tanto da essere raffigurato in una foto in compagnia di Rofolfo Valentino. Ma in questa foto lo sguardo del cyborg sembrava essere rivolto a qualcun altro, un certo Rupert Chandler, un imprenditore edile con cui Stark si era messo in concorrenza. Il piano del terminator era stato lineare ed efficace: aveva iniziato a derubare banche per poter avere abbastanza soldi da comprare del terreno su cui costruire ed era riuscito ad affermarsi nel campo abbastanza da ottenere di poter costruire un particolare edificio pubblico, inaugurato il quale era sparito nel nulla.
Perchè tutto questo? Qualche ulteriore indagine permette a Cameron di scoprire che nella notte della foto con il T-888 ha perso la vita il figlio di Chandler insieme alle altre vittime dell'incendio, ma si era trattato di un incidente provocato dall'apparizione del terminator e non di un massacro pianificato da quest'ultimo. Un incidente del tutto casuale perchè in realtà il terminator è apparso in quella particolare data per sbaglio e la sua espressione rivolta verso il cielo nella foto rappresenta il suo tentativo di calcolare la data corrente guardando la disposizione delle stelle in cielo.
Il suo arrivo per errore nel 1920 e la morte accidentale del figlio di Chandler hanno cambiato il corso della storia e lo stesso imprenditore ha deciso di non costruire più la torre di cui il terminator avrà bisogno molto tempo nel futuro, da qui i suoi sforzi per far sì che questa venga edificata.

Insospettita, Cameron si reca sul posto e confronta il luogo con filmati nella sua memoria, arrivando ad identificare il posto dove il 31 Dicembre 2010 sarebbe stato assassinato il Governatore. Ma la terminator va oltre: riesce a calcolare anche la posizione dell'assassino e trova quindi il T-888 che rispondeva al nome di Stark nascosto in una parete ed inattivo in attesa di colpire nel giro di un paio d'anni.
La battaglia tra i due la vede ancora una volta vincitrice, ma non si può dire lo stesso del suo rapporto con Eric: per quanto impegnata nella comprensione dell'animo umano, la strada per Cameron è ancora lunga e infatti la sua mancanza di tatto nei suoi confronti non si dimostra salutare per il loro rapporto. D'altra parte non si può diagnosticare il ripresentarsi del cancro ad una persona che dalla malattia è stata ridotta su una sedia a rotelle.
Poco male, quando lei torna alla biblioteca ed è un'altra dipendente ad aprirle la porta dicendo che Eric non c'è, Cameron non si perde d'animo e stringe subito amicizia anche con la nuova arrivata. Le sue indagini sul passato non sembrano destinate ad interrompersi.

Meno entusiasmante la storia parallela di John, svegliato nel pieno della notte da Riley che gli chiede di andarla a prendere, dandogli l'indirizzo di dove si trova. Il luogo dove John la raggiunge è casa di un ragazzo dove si sta tenendo una festa, ma, all'arrivo del giovane Connor, Riley non sembra affatto in pericolo, anzi ha tutta l'aria di essere molto presa dalla situazione in cui si trova. John non è molto contento, ma acconsente inizilamente a rimanere con lei, per reagire in preda alla gelosia poco più tardi nel vederla flirtare con un altro ragazzo.
La situazione degenera ed i due vanno via dopo che John è arrivato alle mani con il padrone di casa, ma in auto c'è tempo per i chiarimenti: scuse abbozzate da parte di Riley e segno di volersi aprire da parte di John. Il tutto porta ad il tanto sospirato bacio tra i due che era nell'aria da diversi episodi.
Nessuno sviluppo quindi per quanto riguarda la missione di Riley relativa a John, per conoscere la quale dobbiamo aspettare ancora.

Con il ruolo di John relegato alla sottotrama parallela tra lui e Riley, Sarah in scena solo ad inizio episodio e Derek totalmente assente, Self Made Man è quindi interamente dedicato al personaggio interpretato da Summer Glau, che si conferma ancora una volta bravissima nell'interpretare il viaggio interiore della terminator Cameron e conferma la tendenza recente accennata ad inizio articolo sulla struttura sempre diversa ed originale di ogni puntata di questa stagione. Senza entrare nel merito della riuscita o meno del singolo episodio, apprezziamo in generale la nuova strada intrapresa da The Sarah Connor Chronicles, che ha risollevato la serie dopo i primi episodi della seconda stagione e l'ha resa interessante ed imprevedibile da seguire.