Recensione The Purge: la “notte del giudizio” sul piccolo schermo

La recensione di The Purge, la nuova serie TV tratta dalla saga de La notte del giudizio, di cui recupera tutti gli elementi canonici.

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The Purge: un'immagine della serie

A pochi mesi di distanza da La prima notte del giudizio, quarto e decisamente mediocre capitolo di una delle più popolari saghe horror degli ultimi anni, la famigerata "notte del giudizio" nata dalla fantasia di James DeMonaco approda anche sul piccolo schermo: The Purge, ovvero "lo Sfogo", riprende il titolo originale de La notte del giudizio per riproporre la medesima formula in una serie tv in dieci episodi prodotta dallo stesso DeMonaco per USA Network.

A giudicare infatti dalle prime due puntate, What Is America? e Take What's Yours, entrambe affidate alla regia di Anthony Hemingway (American Crime Story), James DeMonaco e il suo team hanno scelto di non correre rischi, attenendosi agli elementi standard del franchise cinematografico: l'imminente inizio di un nuovo Sfogo mentre un manipolo di personaggi si accingono ad affrontare la notte più sanguinaria dell'anno.

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The Purge: Hannah Emily Anderson in una scena

I protagonisti del nuovo Sfogo

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The Purge: una scena della serie

Il principale carattere distintivo, nella relazione tra i film e la serie, sembra consistere semmai nel ritmo narrativo: mentre in ciascuna pellicola siamo messi di fronte a un incalzante susseguirsi di eventi, The Purge assume al contrario un andamento molto più disteso, senza preoccuparsi di premere da subito sul pedale della tensione (un approccio coraggioso, ma che potrebbe non ripagare del tutto in termini di ascolti). Pertanto, questi primi due episodi sono dedicati in prevalenza alla presentazione dei personaggi in gioco: fra questi Miguel Guerrero (Gabriel Chavarria), un marine che tenta in ogni modo di rintracciare la sorella Penelope (Jessica Garza), trascinata in una setta di fanatici disposti a offrirsi come "vittime sacrificali"; e Jane Barbour (Amanda Warren), una donna in carriera che lavora nel mondo dell'alta finanza e ha più di un motivo di nutrire del malanimo nei confronti del suo capo, David Ryker (William Baldwin).

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The Purge: William Baldwin in una scena

Se a prima vista la figura di Jane - senza svelare troppi dettagli sulla trama - risulta quella più complessa e intrigante, gli altri comprimari non appaiono invece troppo ben caratterizzati: Miguel sembra aderire in tutto e per tutto allo stereotipo del protagonista eroico e indomito (e le sue prime avventure durante lo Sfogo richiamano alla memoria gli action movie degli anni Ottanta e Novanta), mentre fatica a prendere quota il subplot ambientato durante un ricevimento dell'alta società americana in onore dei Nuovi Padri Fondatori, a cui prendono parte i coniugi Betancourt. Se il contesto di questo party notturno potrebbe offrire spunti satirici e di critica sociale sul distacco fra l'upper class e i ceti popolari, ad ora non è così incisiva la descrizione del ménage tra il giovane e ambizioso uomo d'affari Rick (Colin Woodell) e la socialite Jenna (Hannah Anderson), turbata da una passione saffica che fatica a reprimere.

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Il lungo viaggio verso la notte

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The Purge: una scena con Fiona Dourif

Come anticipato, i due episodi inaugurali di The Purge si prendono il loro tempo, delineando tutte le situazioni di partenza e disseminando qualche indizio sui risvolti potenzialmente 'pericolosi' all'interno dell'intreccio: What Is America? si interrompe esattamente allo scadere del conto alla rovescia per l'inizio dello Sfogo, mentre Take What's Yours non ha fretta di far esplodere la tensione, continuando a giocare con le attese del pubblico (attese legate invariabilmente al meccanismo dei quattro film già realizzati in precedenza), secondo quell'approccio che, in inglese, viene definito come slow burn. Una modalità di racconto che, in genere, funziona al meglio se supportata da una solida scrittura e da personaggi in grado di far affezionare gli spettatori.

È ancora presto per capire se e quanto questo esperimento televisivo riuscirà a raggiungere tali obiettivi, e anche a far superare il senso di déjà-vu che potrebbe incombere su uno scenario già messo in scena più e più volte sul grande schermo. La "notte del giudizio", nel frattempo, ha ufficialmente avuto inizio... un segno che, già dalle prossime puntate, dovrebbero partire anche l'inevitabile body count e le scommesse su chi arriverà vivo al termine della notte e delle fatidiche dodici ore.

Movieplayer.it

3.0/5