L'hanno fatto di nuovo: a quattro anni di distanza da The Equalizer - Il vendicatore, e a 17 da Training Day, primo tassello del fortunato sodalizio (nel mezzo c'è stato anche il remake I magnifici 7), Antoine Fuqua e Denzel Washington sono tornati sullo stesso set, per raccontare un nuovo capitolo delle avventure di Robert McCall, ex agente della DIA in pensione, che proprio non ce la fa a sopportare le ingiustizie.
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In The Equalizer 2 - Senza perdono, nelle sale italiane dal 13 settembre, McCall si ritrova a dover vendicare una delle sue poche amiche, Susan Plummer (Melissa Leo), e a controllare un ragazzo dal grande talento artistico, Miles (Ashton Sanders), incanalato su una strada pericolosa. Nonostante il protagonista sia in grado di trasformare qualsiasi cosa in un'arma, da carte di credito a teiere, forse quella più potente che utilizza con Miles sono i libri: tutto il film sembra una tragedia shakespeariana, con un finale che ricorda Moby Dick. Questa forte impronta letteraria è stata voluta dal regista, che abbiamo incontrato a Londra, all'anteprima europea del film: "Ai miei figli dico di leggere e di spegnere internet, Instagram e i videogames. Credo che leggere sia importante: sarebbe bello se più persone leggessero, non voglio veder scomparire i libri e vederli diventare digitali. Mi piace la lettura analogica, voglio toccare la pagina".
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So di non sapere: come Socrate (o Jon Snow)
A inizio film un personaggio dice al protagonista che "ogni giorno sa sempre di meno": abbiamo quindi chiesto ad Antoine Fuqua se questa frase di socratiana memoria (o che fa pensare a Jon Snow, per i più giovani) vale anche per lui: "È vero, ogni giorno so di meno. Sono un papà e quando vedi i tuoi figli crescere ti rendi conto di non sapere nulla. Cerchi di insegnare loro qualcosa ma tutto cambia, crescono e devi ricominciare da capo. 14 anni, 16 anni... il mio più grande ha 25 anni e, con lui, mi sono reso conto che sto imparando di nuovo alcune cose che mi ha insegnato mio padre. Ma non per tutti è lo stesso. Se i tuoi occhi sono aperti, ti rendi conto di quante cose non sai".
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La filosofia di Fuqua: palle di gomma e palle di vetro
I personaggi di McCall e Miles hanno una cosa in comune, non riescono a lasciarsi alle spalle il proprio passato: è una necessità anche per Fuqua? "Dobbiamo ricordarci il passato per non fare gli stessi errori" ci ha detto il regista, proseguendo: "Negli Stati Uniti in questo momento stiamo vivendo cose che ci ricordano un passato spiacevole. Dobbiamo ricordarci di quanto è stato brutto, in modo da non ripeterlo. Sì è importante". Per vivere però bisogna necessariamente guardare avanti: un equilibrio difficile da mantenere, che Fuqua riassume così: "Non pretendo di avere una risposta a tutto. Ho una mia filosofia di vita, ai miei figli dico: palle di gomma e palle di vetro. Conosce questa espressione? Se sei un giocoliere devi sapere quando afferrare le palle di vetro, quando farle cadere e poi riprenderle. A volte devi conoscere la differenza: non puoi far rompere la palla di vetro perché potrebbe essere una tragedia. Tutto quello che puoi fare è avere la tua filosofia di vita".
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