Perché Ted Lasso è la serie tv di cui abbiamo bisogno (ma che non ci meritiamo)

Il nostro approfondimento su Ted Lasso, la comedy di Apple Tv+ con Jason Sudeikis che ci ricorda quanto sia importante essere ottimisti e umani soprattutto nel difficile periodo che stiamo vivendo.

"Non approvo la frase 'è la speranza che ti uccide'. In realtà è la mancanza di speranza a farlo. Io credo nella speranza. Credo nel credere. Abbiamo un detto dalle mie parti che è più una domanda: credi nei miracoli?"

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Ted Lasso 2: Jason Sudeikis in un'immagine della seconda stagione

Ted Lasso è una comedy fuori dal comune ed è stata forse la vera sorpresa seriale del 2020. La più sorprendente del 2020 perché è arrivata quasi in silenzio per poi esplodere come una risata fragorosa, che fa bene all'anima, dal profondo del cuore fino al solletico sulle labbra. Ora che torna dal 23 luglio su Apple Tv+ con la seconda stagione cerchiamo di capire perché è stata così importante nel funesto anno passato e soprattutto perché è tuttora la serie di cui abbiamo bisogno (ma che non ci meritiamo) anche in questo disgraziato 2021.

TED LASSO STATE OF MIND

Ted Lasso Poster
Ted Lasso 2: un'immagine della serie Apple TV+

Ted Lasso non parla di sport, o meglio lo utilizza come pretesto e strumento per parlare e riflettere su altro. Non soltanto dello spirito di squadra, ma soprattutto di un'attitudine. Ted Lasso è uno state of mind, uno spirito con cui affrontare la vita, che sembra quasi passato di moda, e invece avrebbe tanto da insegnare. Ci ricorda che non sempre porgere l'altra guancia o almeno non cercare subito la lite, risulta deleterio. Che l'umanità è l'"arma", anzi la dote più importante e potente che abbiamo. Soprattutto nel periodo difficile, complesso e sfortunato che stiamo ancora vivendo dopo un anno e mezzo, Ted Lasso potrebbe essere la vera medicina seriale, il vero vaccino e antidoto, per ricordarci che c'è ancora bisogno di ridere e di sperare. Ridere genuinamente, ridere sinceramente, ridere di gusto, ridere tra le lacrime, ridere a squarciagola, senza drammi, senza commistioni con altri generi come hanno fatto le dramedy e l'animazione (BoJack Horseman) negli ultimi anni per provare a "curare" la nostra società malata e malandata.

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UNA SCELTA IN CONTROTENDENZA

Ted Lasso Hannah Waddingham
Ted Lasso 2: Hannah Waddingham in un'immagine della serie Apple TV+

In controtendenza con quanto fatto dalla serialità negli ultimi anni - da I Soprano e The Shield in poi, ma volendo anche Community con il suo Jeff Winger - che proponeva come protagonisti degli anti-eroi di cui da spettatori volevamo vedere le brutture, la discesa nell'abisso e le azioni che noi in prima persona non avremmo mai il coraggio di compiere, Ted Lasso è un'assoluta ventata di freschezza. Lo show infatti non solo mostra un eroe totalmente positivo, ma soprattutto un protagonista che risponde a qualsiasi ostacolo con il sorriso sotto i baffi e con una battuta presa dalla pop culture come da qualche musical (!). E lo fa con una comicità mai zuccherosa, mai stucchevole ma adorabilmente dolce e genuina, proprio come i biscotti al burro che Ted prepara con una ricetta segreta per conquistare la fiducia altrui. Perché l'ingrediente segreto della cucina, si sa, è l'amore.

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L'EROE POSITIVO DI CUI ABBIAMO BISOGNO (MA CHE NON CI MERITIAMO)

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Ted Lasso 2: un'immagine tratta dalla stagione 2 della serie Apple TV+

Jason Sudeikis/Ted Lasso è l'eroe positivo che istintivamente vorresti come miglior amico per la vita, quello che è sempre irrimediabilmente e quasi fastidiosamente ottimista, pronto a porgere l'altra guancia, ma sempre in modo ironico e senza per questo essere ingenuo, anzi si dimostra estremamente pragmatico in molte situazioni. Come quando ci dice che per battere i bulli l'arma migliore è la curiosità verso il prossimo e non la diffidenza. Perché giudicare è estremamente più facile che mettersi nei panni dell'altro, provare a comprendere, a immedesimarsi. O quando tra le righe ci ricorda che non bisogna serbare rancore perché alla fine si fa male solo a se stessi: "Qual è il pesce più felice al mondo? Il pesce rosso, perché ha la memoria di 10 minuti. Siate dei pesci rossi". Se per il giocatore Dani Rojas "Football is life", per Ted "Life is life" come cantavano gli Opus. O quando ancora ci dice di credere nei miracoli. Ma non quelli religiosi, quelli piccoli eppure così grandi compiuti dagli uomini ogni giorno. "Credere è sperare e sperare è credere". Lo è in un mondo che ci dice quanto vada di moda - nella vita come nella finzione - essere cinici, acidi e anticonformisti quando a volte l'anticonformismo sta proprio nell'essere sinceri, onesti, genuini, semplici, ma non per questo sciocchi o sprovveduti. Ted Lasso è uno show molto profondo che tra una battuta e l'altra ha molte frecce al proprio arco da tirare nei cuori e nelle menti degli spettatori. Ted Lasso è quanto di più ottimamente scritto e interpretato abbiamo visto nel 2020, ed una conferma per il 2021, che ci ricorda come qualsiasi, personaggio per quanto abbia un'etichetta necessaria, sia molto più di quanto sembri dalla copertina.

Ted Lasso Cristo Fernandez
Ted Lasso 2: un'immagine della serie Apple TV+

Perché allora non ci meritiamo Ted Lasso? Perché di fronte a quanto ci sta accadendo abbiamo dimostrato meno umanità di quanta avremmo potuto, e soprattutto di quanta avremmo avuto bisogno, perché Ted Lasso ci ricorda che essere positivi non vuol dire essere sfigati. Perché siamo troppo impegnati a cercare il cinismo, l'anticonformismo, la commistione di generi, che ci perdiamo a volte il potere della semplicità di ciò che è confezionato ad arte. Anche se Ted Lasso è molto più di un biscotto al burro, molto più di un peccato di gola che non si vorrebbe commettere ma che fa stare così bene dopo. Perché il nostro peccato potrebbe essere proprio osare "credere" e "sperare". Forse sarà un po' naïf, ma, per unire X-Files a Ted Lasso, "We want to believe in believe".