"Squadra che vince non si cambia". Così disse il grande Vujadin Boškov, compianto allenatore di calcio, dispensatore di frasi lapidarie entrate nella storia. Grandi verità che si riconfermano tali quando pensiamo a Suicide Squad (che tra l'altro in questi giorni possiamo rivedere su Infinity) La squadra allenata nel 2016 da David Ayer non ha propriamente vinto. Anzi. Nonostante i buoni risultati al botteghino, il cinecomic ha deluso molti, diviso i fan. Insomma, i tifosi di Suicide Squad non sono tantissimi. Per questo la squadra di Suicide Squad 2 è stata cambiata, eccome. E per il reboot il cambio in panchina è stato tutt'altro che casuale.
Anzi, vale come dichiarazione di intenti. Salutato Ayer, il cinecomic dedicato agli sporchi cattivoni di casa DC ha dato il benvenuto a James Gunn, ovvero colui che con i team di seconda fascia ha già fatto faville. Perché se i Guardiani della Galassia sono usciti dalla nicchia in cui sono sempre stati rintanati, il merito è soprattutto del regista di Saint Louis. Grazie a una scrittura brillante e a un'ironia tagliente, Gunn ha sdoganato Peter Quill, Groot, Gamora e soci agli occhi del grande pubblico. E lo ha fatto mettendoci del suo, senza farsi manipolare troppo dalle alte sfere. No, a Gunn piace graffiare, piace dare voce alle seconde linee, agli emarginati, ai sottovalutati. A Gunn piacciono le sfide e The Suicide Squad, che di emarginati ne è pieno sino al collo, ha tutte le carte in regola per essere un'enorme sfida.
Però, siamo certi che il buon James la affronterà a cuor leggero, senza farsi opprimere dalle pressioni, cercando solamente di divertirsi e di divertire. E allora, anche se l'uscita di The Suicide Squad è prevista per il lontano agosto del 2021, oggi, oltre a ricordarvi che Suicide Squad è disponibile su Infinity, proviamo a immaginare cosa aspettarci dalla prossima burla di Harley Quinn e compagni.
Sequel o reboot?
Per molti mesi, come confermato dal titolo del nostro articolo, lo abbiamo chiamato Suicide Squad 2. Ovvero il suo nome più ovvio e logico. In realtà, il vero titolo del film di James Gunn sarà The Suicide Squad, ovvero molto simile a quel The Batman che arriverà sugli schermi appena due mesi prima. Questo significa essenzialmente due cose. La prima è che molto probabilmente ci troveremo davanti a un reboot e non a un puro sequel.
Forse la Warner ha deciso di tagliare qualsiasi legame con il controverso film di Ayer, cercando di ripartire da zero e ridare lustro a un franchise troppo appannato. La seconda conferma la volontà di focalizzarsi su pellicole autosufficienti, completamente slegate dal concetto di universo condiviso. Dopo la cocente delusione del Dc Extended Universe, lo studio sembra intenzionato a fare tesoro della lezione imparata (e impartita) da Joker, dando spazio a film autoconclusivi e a sé stanti. Questo significa che The Suicide Squad potrebbe fare terra bruciata di tutto ciò che lo ha preceduto e seminare nuovi personaggi, nuove idee e nuove dinamiche all'interno del suo immaginario sporco e cattivo.
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Niente Joker per Harley Quinn
Niente numeri dieci. Niente fenomeni nella squadra dei suicidi. Insomma, niente Joker in The Suicide Squad. Sembra quasi scontato che, vista l'assenza del gangster-ultrapop di Jared Leto, il film di Gunn farà a meno di un asso nella manica. Ovviamente la sola ipotesi di vedere Joaquin Phoenix in un film dal tono completamente diverso da Joker di Todd Phillips è pura follia, per cui (salvo clamorose sorprese) siamo certi che il Pagliaccio di Gotham non sarà convocato. A farla da padrone sarà sicuramente l'irrequieta Harley Quinn di Margot Robbie, senza dubbio l'unico personaggio uscito da Suicide Squad senza le ossa rotte. Ammaliante, carismatica e imprevedibile, la fidanzata di Joker ha rubato la scena al resto del gruppo, tanto da meritarsi un film (quasi) tutto per sé con l'arrivo dell'imminente Birds of Prey, vero e proprio manifesto sull'emancipazione di una donna che guarisce da un amore folle e tossico. Insomma, è molto probabile che The Suicide Squad abbia una prima donna in prima linea, ma siamo certi che James Gunn non perderà di vista lo spirto di squadra. Anche perché il ruolo di Deadshot è passato nelle mani di un certo Idris Elba. Uno che non vuole certo stare a guardare.
L'unione fa la forza
Se c'è una cosa che ha reso amabili e speciali i Guardiani della Galassia è proprio il legame che univa tipi strambi come Peter Quill, Gamora, Drax, Groot e Rocket Raccoon. Un forte e radicato senso di appartenenza costruito con grande maestria dalla scrittura ispirata di Gunn, capace di camminare sul filo sottile tra disincanto e tenerezza, buoni sentimenti e spirito dissacrante. Con Suicide Squad ci aspettiamo che la coralità del team di brutti ceffi venga finalmente gestita come si deve, dando il giusto spazio a tutti. Un'abilità che Gunn ha dimostrato di avere proprio in casa Marvel, e che speriamo possa essere traslata anche dalle parti della Distinta Concorrenza. Gunn è abilissimo nel trovare una voce ai vari personaggi, nel delineare ogni carattere attraverso il modo di esprimersi, agire e pensare. E una comitiva variopinta ed eccessiva come quella di Harley Quinn, Boomerang e Deadshot offre succose possibilità per scatenarsi con valanghe di politicamente scorretto.
Una commedia ritmata
Le riprese di The Suicide Squad sono iniziate a settembre. Il che significa che ogni rumor proveniente dal set vale come prezioso indizio per capire in che direzione voglia andare James Gunn con questo cinecomic tanto promettente quanto rischioso. Per adesso sono trapelati due preziosi indizi. Il primo è una dichiarazione del possente Joel Kinnaman, che tornerà a vestire i panni di Rick Flag. L'attore americano ha detto di essere rimasto stupido dallo script di Gunn, definendolo divertente, degno di una grande commedia. Il tono, quindi, sarà ancora più spinto di quello adottato dal predecessore. The Suicide Squad promette di essere sopra le righe, fracassone e soprattutto abitato da personaggi squisitamente folli. Magari ancora più spinti e grezzi di quelli apprezzati con i Guardiani della Galassia. Il secondo indizio è apparso assieme alle prime foto provenienti dal set (non blindatissimo) del film. Le immagini rubate ci hanno mostrato molti costumi dei personaggi, e si tratta di costumi eccentrici, volutamente assurdi, dai colori sgargianti e dal design eccessivo. Tutte cose che ci confermano la voglia di alzare l'asticella dell'eccesso. Senza dimenticare un'altra grande protagonista del cinema gunniano: la musica. Ci aspettiamo una colonna sonora che sia parte integrante della storia e non semplice sottofondo. Ci aspettiamo che il grande tradimento di James Gunn, passato da Marvel a DC per rimanere sempre dalle parti dei perdenti, ci faccia amare la Suicide Squad sino a far diventare Groot verde d'invidia.