In pochi anni siamo passati dall'hype estremo per una nuova produzione targata Star Wars, come era stato il ritorno al cinema con la nuova trilogia inaugurata da J.J. Abrams, alla quasi disattenzione, tanto che alcune delle recenti produzioni per Disney+ non sembravo aver attecchito nell'immaginario del pubblico, anche laddove di qualità elevata come Andor. Ed è forse il momento giusto per una serie come Skeleton Crew, che ci riporta nella galassia lontana lontana per raccontarci qualcosa di differente. E con un approccio differente, soprattutto.
Alla guida del progetto ci sono Jon Watts e Christopher Ford, già autori dell'incarnazione di Spider-Man che abbiamo visto nel Marvel Cinematic Universe, e la loro fonte d'ispirazione è chiara: i film per ragazzi anni '80, quelli targati Amblin per esempio, quelle avventure capaci di parlare al pubblico giovane perché non peccavano di snobismo guardandolo dall'alto in basso. E, a giudicare dai primi tre episodi che abbiamo potuto guardare in anteprima, l'operazione è più che riuscita.
Una misteriosa scoperta, un tesoro nascosto
Essere ragazzi nella galassia immaginata da Lucas non è molto diverso da come è nel nostro mondo, con il desiderio di scoperta, di avventura, di mistero. È infatti così per i quattro protagonisti di Skeleton Crew, quattro ragazzi che fanno una misteriosa scoperta sul proprio pianeta d'origine e da lì partono all'avventura, arrivando a perdersi nelle meraviglie di una galassia piena di stranezze e pericoli. Ma il loro desiderio di avventura viene messo alla prova mentre cercano di ritrovare la strada per tornare a casa, affrontando una serie di incontri che si rivelano a volte come alleati, altre come minacce.
Quattro amici in un mondo da scoprire
Se il nome noto del cast è ovviamente Jude Law, funziona il gruppo di quattro ragazzini che dà vita e cuore alla nuova serie ambientata nel mondo di Star Wars. E non potrebbe essere altrimenti perché il mondo di Skeleton Crew nasce e si sviluppa con loro in mente, come suo cuore pulsante, ma anche come potenziale target: la serie, infatti, si comporta come i grandi film per ragazzi degli anni '80 e si pone al livello dei suoi protagonisti, senza mai guardarli dall'alto in basso, ma rendendoli motore principale del racconto e lasciando che siano loro a creare il necessario ponte verso lo spettatore. E i quattro giovani interpreti si dimostrano all'altezza della situazione, creando un gruppo affiatato e funzionale.
Riscoprire il mondo di Star Wars
Questa enfasi sui giovani protagonisti della serie ha anche un ulteriore merito ed effetto positivo: guardando alle meraviglie della Galassia con i loro occhi, le percepiamo anche noi con sguardo nuovo e fresco, tornando a stupirci come la prima volta. Era molto che il mondo creato da Lucas non ci sembrava così ricco di dettagli e carico di vita, perché così lo percepiscono i protagonisti della serie e così la serie che lo mostra, attraverso il loro sguardo disincantato e desideroso di scoperta, novità e avventure.
Forse questo ci era mancato negli ultimi tempi, anche laddove la qualità era elevata come in Andor e la soddisfazione presente: quella sensazione di stupore che avevamo avuto la prima volta che abbiamo visto Guerre stellari e mai più provata di nuovo. Non così, non in modo così puro e sorprendente.
Conclusioni
Ci siamo immersi nei primi episodi di Skeleton Crew con curiosità, ma subito la serie scritta da Jon Watts e Christopher Lord ci ha conquistati per la freschezza con cui affronta il mondo di Star Wars con piglio fresco e vivace. Bravi i giovani interpreti, bravo anche Jude Law al loro fianco, ma quel che funziona è quella magia della scoperta che riviviamo attraverso gli occhi di ragazzi che si trovano per la prima volta faccia a faccia con ciò che abbiamo imparato ad amare tanti anni fa e che forse avevamo dimenticato. Bravi Watts e Ford a farcelo ricordare!
Perché ci piace
- Riscoprire il mondo di Star Wars attraverso lo sguardo disincantato dei protagonisti.
- Il cast, sia nei giovani interpreti che in Jude Law.
- Tono, atmosfera e tutta la costruzione visiva che si rifà all'immaginario della saga.
- La semplicità delle grandi storie per ragazzi...
Cosa non va
- ... che per qualcuno potrebbe essere un po' troppo semplice.
- Chi ama uno Star Wars più maturo, alla Andor, potrebbe non apprezzarla.