Skam Italia 5, la recensione dei primi due episodi: una stagione originale per la serie sulla Gen Z

La recensione dei primi due episodi di Skam Italia 5: per la sua prima stagione originale, dopo le quattro realizzate come da franchise norvegese, lo show di Bessegato punta ai sentimenti da outsider di Elia (Francesco Centorame).

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SKAM Italia 5 - Francesco Centorame nel backstage della serie Netflix

Prima di addentrarci nella recensione dei primi due episodi di Skam Italia 5, serie non plus ultra sull'adolescenza, adattata e scritta per l'Italia da Ludovico Bessegato, bisogna anticipare che dal 1 settembre avremo su Netflix un quadro completo della quinta stagione e che quindi le impressioni su quanto visto sono premesse al percorso che ci aspetta in 10 episodi.

Per chi non fosse, sfortunatamente, ancora riuscito a recuperare la serie e le sue quattro stagioni precedenti, un piccolo ripassino: La serie, prodotta da Cross Productions, si basa su un format norvegese ideato da Julie Andeem e racconta le avventure di un gruppo di adolescenti con due modalità particolari. È innanzitutto nata come serie interattiva con il pubblico perché in pre-pandemia veniva condivisa nel qui e ora, con l'aiuto dei social e di profili fittizi dei protagonisti che condividevano gioie e dolori tra Instagram e Facebook, come fossero personaggi reali. Scegliendo poi un protagonista per stagione da mettere a fuoco, riusciva ad approfondire un tema caldo in particolare per sviscerarlo al meglio.

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SKAM 4: Sana nella quarta stagione della serie

La quarta stagione, nell'aprile del 2020, si chiudeva con la storia di una delle protagoniste più intense e valide viste finora nella serialità italiana: Sana, la ragazza musulmana interpretata da Beatrice Bruschi. Il suo percorso poetico, difficile, ibrido, a cavallo tra due culture aveva non solo dato degna conclusione a una serie innovativa e amatissima ma aveva ribadito la superiorità dell'adattamento di Bessegato alla nostra realtà rispetto a tutte le altre trasposizioni del format fatte negli altri paesi. I personaggi di Skam Italia erano e sono vicini ai ragazzi italiani, li rappresentano senza stereotipi e sovrastrutture, gli danno solida voce.

Con queste premesse e qualità, immaginiamo che la decisione di prendersi la responsabilità di allungare Skam e dare vita a una nuova stagione, in tutto e per tutto originale, senza nessuna linea guida dai format di partenza, sia stata ardua e necessitasse di una ragione valida. Per rispettare la caratteristica principale di Skam, c'era bisogno di individuare un protagonista di stagione che avesse qualcosa da dire e che ci fosse un argomento, un tema, un disagio, da poter analizzare e approfondire grazie alla sua storia. Ludovico Bessegato, che per la stagione 5, rimane sceneggiatore con Alice Urcioli e showrunner ma affida la regia a Tiziano Russo, sceglie di raccontare Elia (Francesco Centorame), altro componente del gruppo che come Sana, era sempre stato, fino a quel momento, un po' sugli spalti a guardare le vite degli altri. Il percorso di Elia parte, in Skam 5, da una sorta di battuta d'arresto, una stasi, la bocciatura alla maturità che lo lascia nelle retrovie e una sorta di malessere che finalmente adesso verrà alla luce. I primi due episodi di Skam 5 vanno visti per quelli che sono, preparatori. Riposizionano i componenti del gruppo, impostano nuovamente i toni, ricordano i rapporti e soprattutto aprono le porte del privato di Elia, la sua famiglia, il suo passato e il suo, ora più che mai, sentirsi non solo un outsider ma anche sospeso, in stand by, diverso. Le premesse di Skam 5 sono quelle giuste, attendiamo con impazienza lo svolgimento.

Sospeso

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SKAM 5: un'immagine della serie

La prima cosa che risulta evidente, a pochi minuti dall'inizio del primo episodio di Skam 5, è che di Elia non è che sapessimo molto. Che gli piacesse Sana lo aveva in effetti dichiarato, ma per il resto la narrazione delle vicende dei vari protagonisti di stagione si era soffermata così poco su di lui tanto da confermare la necessità di saperne di più. Chi l'ha vissuto, come chi scrive, o lo sta vivendo ora, sa che, soprattutto per la maggior parte dei post-adolescenti italiani, il periodo dopo il liceo è quello in cui si vive un mix esplosivo di ansia di definire chi saremo e una sensazione, giusta potenzialmente, di poter essere chiunque si voglia, che quello, insomma, è il momento per decidere del resto della nostra vita. Elia, lo capiamo subito fin dal trailer, sente che quella fase di esistenza gli viene negata, non può viverla e condividerla con i suoi amici e compagni perché lui è ancora nel limbo del liceo. Sappiamo che quello di Elia è uno stato mentale più che vero impedimento ma con un facile e piccolo sforzo di immedesimazione, è facile capire il suo disagio. Centorame regala al suo personaggio, nei primi due episodi, la malinconia e l'apatia giusta per spianare il terreno della stagione. Il ragazzo è un po' assente da sé e il tutto è peggiorato dagli amici a cui deve costantemente ricordare che lui, a differenza di loro, il giorno dopo deve andare a scuola.

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L'amore secondo Elia

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Pietro Turano in SKAM Italia

Che la stagione 5 sembri essere quella della vera maturità lo si può intuire anche da un secondo aspetto del percorso che iniziamo a fare con Elia, quello sull'amore. In quanto a relazioni sentimentali, il nostro neo-protagonista è sempre stato un serioso oppure superficiale, a seconda di come lo si guardi. "It's all or nothing" dicono gli inglesi quando vogliono sottolineare il desiderio di prendere i rapporti d'amore con impegno, senza tira e molla inutili. Come mostra il trailer, il suo atteggiamento selettivo nei confronti delle donne porta Martino (Federico Cesari) a chiedersi e chiedergli se non sia gay anche lui. Elia però, fa onore alla Generazione Z a cui appartiene e che è raccontata così bene dalla penna di Bessegato e alla domanda risponde con la serenità e schiettezza che gli si addice, lasciando intendere che la sua svogliatezza nei confronti di storielle di poco conto, sta nel fatto che cerchi altro, qualcuno come Sana, "la ragazza più bella e intelligente" che conosca.
È tutto qui? È solo questa la ragione per cui, per ben quattro stagioni Elia si è guardato bene dall'instaurare una relazione sentimentale? Un piccolo indizio ci porta a sospettare che ci sia qualcosa di più a bloccarlo.

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La famiglia e un segreto

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SKAM 5: una scena della serie

Avremmo forse dovuto immaginare che c'era ancora molto di Elia che non sapevamo. La sinossi della quinta stagione lascia presagire un segreto, qualcosa della vita del ragazzo di cui nessuno sa nulla, forse neanche gli amici più cari. Capiamo però, grazie ad un breve pranzo tra lui e il padre che la ragione per cui Elia si è trasferito a vivere a casa di Filippo (Pietro Turano) non è solo il volersi emancipare dal suo stato forzato di liceale ma è frutto di un disagio più profondo, sentito come irrisolvibile. Anche in ambito famiglia quindi, la scrittura di Bessegato mette a segno un altro punto curiosità. Cosa è successo e che succede ad Elia? Quali sono le vere sfide che dovrà affrontare per trovare finalmente la propria strada ed abbandonare almeno un po' di malinconia? Skam 5 sembra starsi preparando ad intraprendere un viaggio di maturazione definitivamente fuori dai confini del liceo. Rimaniamo con le braccia aperte a dare fiducia ad un nuovo regista, Tiziano Russo ed a uno showrunner illuminato come Ludovico Bessegato, per capire se valesse la pena proseguire l'avventura o sarebbe stato meglio chiudere con la scoperta di Sana.

Conclusioni

A fine recensione dei primi due episodi di Skam Italia 5, ribadiamo che per ora risultano come preparatori del terreno su cui lo showrunner Ludovico Bessegato e il regista Tiziano Russo vogliono giocare le loro carte. Elia è però sulla carta il personaggio giusto per proseguire il viaggio di Skam poiché nel corso di quattro stagioni è sempre stato un po’ in disparte (come del resto Sana prima di lui) e la sua storia è ancora tutta da scoprire e sviluppare. Restiamo in attesa di avere il quadro totale del percorso dei 10 episodi per valutare se questa stagione originale di Skam Italia s’aveva da fare o no.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.6/5

Perché ci piace

  • Pone le giuste basi di curiosità per prepararci alla scoperta di Elia.
  • Francesco Centorame ha la malinconia giusta negli occhi .
  • Il mondo di Skam Italia creato da Bessegato è sempre un posto familiare ed accogliente.

Cosa non va

  • Sono due episodi preparatori senza molto da dire
  • Fanno ancora leva su quanto già detto che su cose nuove.