Il lato più spudoratamente fanciullesco e leggero della DC Comics e del suo universo cinematografico è ora nelle sale con Shazam!, il film di David F. Sandberg che porta sullo schermo le avventure di Billy Batson, un adolescente capace di trasformarsi in un supereroe dalle sembianze adulte dicendo una parola magica ("Shazam!", appunto). Siamo lontani dalle tonalità dark degli inizi del DC Extended Universe, come abbiamo spiegato anche nella nostra recensione di Shazam, (ma non mancano i momenti più seri, come tutta la parte dedicata al passato del villain Thaddeus Sivana), e con un'atmosfera più scanzonata arrivano anche con maggiore frequenza i vari rimandi al mondo fumettistico o alle sue precedenti versioni cinematografiche. Ecco quindi, come da consuetudine, la nostra panoramica degli easter eggs e curiosità più divertenti. Come sempre, un'avvertenza: l'articolo contiene spoiler!
1. Black Adam, cattivo non pervenuto
Mentre spiega la natura dei suoi poteri a Billy, il mago Shazam allude a un discepolo d'altri tempi che liberò i Sette Peccati Capitali, le entità che nel presente si servono di Sivana per tornare nel nostro mondo. L'allievo in questione non viene chiamato per nome, ma è facile pensare che si tratti di Black Adam, storica nemesi del protagonista che la Warner Bros. sogna di portare al cinema da oltre dieci anni, sempre con lo stesso attore prescelto: Dwayne Johnson, che pur non apparendo nel film (era previsto almeno un cameo nelle prime fasi di lavorazione) è menzionato nei titoli di coda come produttore esecutivo. Parte della sua storyline è stata data in questa sede a Sivana: la strategia usata da Billy per sconfiggerlo, trasformando i propri fratelli adottivi in eroi, nei fumetti fu adoperata contro Adam. Il personaggio dovrebbe apparire in un film tutto suo, stando a indiscrezioni, mentre nel probabile sequel del film, come suggerito dalla scena mid-credits di Shazam, dovremmo assistere all'alleanza tra Sivana e il verme alieno Mister Mind.
2. Da Captain Marvel a Shazam, questione di nomi
La gag ricorrente più simpatica del film riguarda il nome dell'eroe, proposto con diverse varianti senza che nessuno usi mai quello giusto. Questo è molto probabilmente un inside joke legato ai problemi giuridici che sono nati dal suo primo appellativo nei fumetti: Captain Marvel, esattamente come diversi personaggi della Casa delle Idee (ma in questo caso l'alter ego di Billy Batson è nato prima di tutti gli altri). Nel 2011 la DC ha risolto il problema ribattezzandolo ufficialmente Shazam, il che ha portato a una modifica del funzionamento della parola magica: nei fumetti Billy deve dirla con l'intento specifico di trasformarsi, mentre nel film ciò accade a prescindere.
3. A volte ritornano
Come molti eroi e antagonisti nelle storie di supereroi, Thaddeus Sivana non ha un rapporto felice con i genitori, o per lo meno con il padre, che appare nel drammatico prologo del film e poi nella classica scena della resa dei conti tra vittima e bullo. E non è del tutto casuale la scelta dell'interprete per la figura paterna, trattandosi di John Glover, alias Lionel Luthor (padre di Lex) in Smallville (nonché veterano della DC in generale con ruoli in Batman & Robin e nel Batman animato televisivo). Dalla serie sulla gioventù di Clark Kent proviene anche Adam Brody, che nella parte finale del film interpreta la versione "super" di Freddy Freeman, un bel traguardo per un attore il cui personaggio più noto (Seth Cohen in The O.C.) è un fan sfegatato dei fumetti di supereroi. L'altro rimando nostalgico è ovviamente il tema musicale del film Superman, che si sente nella scena finale quando l'Uomo d'Acciaio appare a sorpresa, inquadrato dal collo in giù (questo perché Henry Cavill, contattato per il cameo in questione, era impegnato su un altro set).
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4. Ivan Drago tra Rocky e Shazam
Con la scelta di ambientare il film a Philadelphia erano praticamente inevitabili i rimandi a Rocky, uno diretto con menzione del film sulla celebre scalinata (anche se le riprese si sono svolte prevalentemente a Toronto) e l'altro tramite l'uso della canzone Eye of the Tiger. Due mondi cinematografici molto diversi, ma legati tra loro tramite un attore: Dolph Lundgren, alias Ivan Drago, che è apparso anche in Aquaman nei panni del padre di Mera. Decisamente curioso anche il collegamento tra le avventure di Billy Batson e il primo lungometraggio del regista David F. Sandberg, l'horror Lights Out - Terrore nel buio: come svelato dal cineasta e dall'attrice chiamata in causa, sua moglie Lotta Losten, la dottoressa Crosby, che aiuta Sivana a raccogliere testimonianze di altre persone scartate dal mago, è lo stesso personaggio interpretato dalla Losten nella scena iniziale dell'altro film.
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5. Ritorno alle origini
Parte del nucleo emotivo del film ruota attorno al tentativo di Billy di ritrovare la madre, con risultati non proprio allegri, mentre desta sicuramente un sorriso l'omaggio più simbolico alla nascita del personaggio, tramite due rimandi alla sua storia editoriale: quello più evidente, poiché appare due-tre volte, è il nome della scuola frequentata da Batson e famiglia. Si chiama Fawcett, come la casa editrice che pubblicò le avventure di Captain Marvel (come si chiamava ai tempi) dal 1939 al 1953, prima di cessare il tutto a causa di una disputa legale con la DC (la quale sosteneva che il personaggio fosse troppo simile a Superman come spieghiamo anche nel nostro approfondimento sulle origini di Shazam, Più sottile è il secondo omaggio, menzionato en passant quando Billy scopre dove vive sua madre: il nome di battesimo del padre è C.C, come C.C. Beck, il disegnatore che ideò l'eroe insieme allo sceneggiatore Bill Parker.