Recensione La memoria del cuore (2012)

Ispirato ad una storia vera, La memoria del cuore segna l'esordio alla regia di Michael Sucsy, attore, sceneggiatore, assistente alla regia e direttore di set di importanti produzioni hollywoodiane, e ne rispecchia anche la vena artistica con un'attenzione meticolosa all'estetica e al design che sovrasta di gran lunga quella narrativa.

Se mi cancelli non ti lascio

Sembra passato un secolo da quando Adam Sandler cercava di colmare le lacune mnemoniche della sua amata Drew 'Lucy scordarella' Barrymore in 50 volte il primo bacio facendola rinnamorare di lui ogni giorno nonostante lei, a causa di una patologia, non si ricordasse mai di lui la mattina seguente. Sono passati otto anni da quel film e ne sono passati altrettanti anche dal bellissimo Se mi lasci ti cancello, il gioiello poetico di Michel Gondry interpretato magistralmente da Jim Carrey e Kate Winslet che ha lasciato un segno indelebile nella storia delle commedie romantiche. Due film sentimentali assai diversi tra loro ma che in comune hanno un denominatore cruciale: la memoria d'amore. Cosa accadrebbe se di punto in bianco i ricordi di una storia d'amore che legano due persone venissero cancellati? Si presenta come una nuova variazione sul tema in tono decisamente più glamour La memoria del cuore, il dramma romantico interpretato da due degli attori del momento, Rachel McAdams e Channing Tatum, che sceglie la vena malinconica per raccontare una storia d'amore che come tante altre è fatta di collisioni, incontri-scontri che in modo del tutto inaspettato deviano il cammino di due esistenze fino a quel momento parallele.


Leo e Paige sono felicemente sposati, hanno una vita piena e felice, una bella casa nei quartieri residenziali di Chicago e due professioni molto creative e stimolanti. Un incidente stradale avvenuto in modalità piuttosto singolari fa piombare in pochi istanti le loro vite in un limbo senza fine. Entrambi si risvegliano in ospedale, ma mentre Leo non ha riportato grossi danni grazie alla cintura di sicurezza, Paige ha avuto la peggio e nello scontro è stata sbalzata fuori dal parabrezza ed ha battuto violentemente la testa. Al suo risveglio la ragazza scoprirà di aver dimenticato gli ultimi anni della sua vita e tutto quel che riguarda il marito Leo. Paige pensa di essere ancora fidanzata con il suo ex, non ricorda nulla dell'incidente, del suo matrimonio, dei motivi per cui i genitori premono affiché lei non torni a casa con il marito ma si trasferisca da loro e cerchi di riprendere la sua vita a partire dalla fine del liceo, come se nel frattempo non fosse accaduto nulla. Inizierà così per Leo il periodo più duro della vita, quello in cui dovrà aiutare la sua 'sconosciuta' moglie a ricordare il loro primo incontro, il loro matrimonio, la loro vita insieme, le piccole cose della loro quotidianità, ma Paige non è più la stessa di prima. La sua personalità eclettica e ribelle sembra essere scomparsa per lasciar spazio a quella di un'adolescente plagiata dalla sua famiglia che ancora non sa bene cosa fare della sua vita, la sua vena artistica sembra essersi volatilizzata per far posto ad un'enorme confusione. A rendere tutto più complicato ci si metterà anche lo zampino dei suoi genitori, che anziché pensare a risolvere i loro problemi sentimentali si daranno da fare per aggravare la già complessa situazione psicologica della loro figlia.

Ispirato ad una storia vera, La memoria del cuore segna l'esordio alla regia di Michael Sucsy, attore, sceneggiatore, assistente alla regia e direttore di set di importanti produzioni hollywoodiane, e ne rispecchia anche la vena artistica con un'attenzione meticolosa all'estetica e al design che sovrasta di gran lunga quella narrativa. Mano poco esperta nel modellare una storia dai tanti risvolti psicologici che purtroppo non riesce a trovare il suo equilibrio e finisce imbrigliata nei cliché di genere e nell'esaltazione di una confezione visiva troppo patinata. I protagonisti fanno il possibile ma il risultato purtroppo è lungi dall'essere convincente: Rachel McAdams e Channing Tatum sono deliziosi nei loro ruoli ma non riescono ad essere convincenti a livello di alchimia di coppia e non riescono, neanche nel momento cruciale e più drammatico del film, ad avere quel guizzo drammaturgico capace di lasciare il segno. 'Colpa' probabilmente di due veterani del cinema come Sam Neill e Jessica Lange, che come coppia in difficoltà mostrano livelli interpretativi pressoché inarrivabili e mettono in ombra la prova di due giovani attori in questo frangente forse più attenti al look che ai risvolti psicologici dei loro personaggi.
Un film d'amore senza grosse sorprese né pretese, senza un briciolo di ironia, che promette bene per i primi dieci minuti per poi cambiare totalmente registro per via di deludenti derive da soap opera e dei numerosi cliché in cui resta imbrigliata. Il difetto più grande de La memoria del cuore è alla fine dei conti la poca originalità che, nonostante l'ambientazione indie e marcatamente fricchettona nella Chicago contemporanea, conduce il film a peccare di narcisismo esattamente come fanno i due protagonisti che anziché andare contro corrente appaiono in alcuni momenti anche più inquadrati dei due 'vecchi' rappresentanti della bigotta upper class americana. Sguardi languidi, musiche sdolcinate, tradimenti da salotto e momenti di riflessione sull'amore (che va coltivato e guarda al futuro e poco al passato) sono elementi ben congegnati per giungere ad un unico risultato, quello di far sospirare chi guarda senza provare ad osare. Azzeccato il finale, forse unico punto del film che rende giustizia alla storia vera dei coniugi che hanno ispirato il film, che ci salva da un carpiato nel miele in favore del meno stucchevole sciroppo d'acero.

Movieplayer.it

2.0/5