L'hanno pensato un po' tutti, ora che è tragicamente troppo tardi. Nonostante la filmografia, Rob Reiner non è mai stato considerato tra i GOAT di Hollywood. Newyorkese doc, madre e padre attori, e una carriera iniziata nel 1984 con This Is Spinal Tap, un folgorante mockumentary. A proposito di anni Ottanta, Reiner - da Stand by Me a La storia fantastica - ha segnato l'immaginario pop, esplodendo poi con Harry, ti presento Sally... con il quale ha riscritto le regole della rom-com. Meno zucchero, più disillusione. Se è fin troppo facile tracciare una lista con i suoi migliori titoli, rigiriamo gli schemi soffermandoci, invece, sulle cinque scene che, più delle altre, lo hanno reso, a tutti gli effetti, un grandissimo del cinema.
1. Harry, ti presento Sally...
Sì, sarebbe facile citare l'orgasmo di Sally (Meg Ryan), con tanto di battuta finale, e per questo abbiamo scelto un altro straordinario momento: sempre Sally, che acquista l'albero di Natale, faticando a trasportarlo. Torna a casa, lancia l'albero in casa e ascolta il messaggio in segreteria lasciato da Harry (Billy Crystal). Comicità, romanticismo, dolcezza, amarezza in una scola sequenza, che riprende il tira e molla tra i due protagonisti. Natale dopo Natale, albero dopo albero. Tutto sulle note di Have Yourself a Merry Little Christmas cantata da Bing Crosby.
2. Stand by Me - Ricordo di un'estate
Altro momento cult, altro film incredibile. Dopo un lungo viaggio nei boschi, i quattro ragazzi protagonisti di Stand by me - Ricordo di un'estate arrivano finalmente davanti al cadavere che stavano cercando. È una scena silenziosa, potente, lavorata di sottrazione. Qui Reiner abbandona l'avventura per mostrare il passaggio traumatico dall'infanzia all'età adulta, trasformando un racconto di Stephen King in un intenso dramma di formazione.
3. La storia fantastica
"Hai ucciso mio padre, preparati a morire". La frase, ripetuta più volte, e pronunciata da Inigo Montoya (Mandy Patinkin) è una delle più citate di sempre. Il confronto finale con il Conte Rugen (Christopher Guest) unisce azione ed emozione, incarnando perfettamente lo spirito del film andando oltre "il senso esagerato della vendetta". Reiner riesce a rendere epica una favola senza tempo.
4. This Is Spinal Tap
Torniamo a parlare del film di debutto di Rob Reiner. Un momento folgorante, serissimo pur essendo carico di umorismo. Quando Nigel mostra il suo amplificatore che supera il classico limite di 10, Reiner decide di cogliere una delle più brillanti satire del mondo rock. La scena di due minuti è diventata un riferimento culturale per indicare l'eccesso e l'assurdità di un certo linguaggio musicale, dimostrando quanto il regista sappia colpire nel segno con una comicità sottile e devastante.
5. Misery non deve morire
In Misery non deve morire, la tensione raggiunge il massimo nella famigerata scena in cui Annie Wilkes (una straordinaria Kathy Bates) punisce lo scrittore Paul Sheldon (James Caan) spezzandogli le caviglie, dopo una lenta preparazione. Il regista dirige il momento con una freddezza capace di far indirettamente male anche agli spettatori: il pianoforte lieve di Marc Shaiman, niente eccessi visivi, solo dolore e terrore puro. Le urla di James Caan anticipano un altra battuta chiave: "quanto ti amo".