Il Sandokan di Can Yaman, romantico e avventuroso: cosa sappiamo sulla serie evento a dicembre su Rai 1

È una delle serie più attese dell'anno e debutterà su Rai 1 alla fine dell'autunno: parliamo di Sandokan, il nuovo adattamento dei romanzi di Salgari con Can Yaman, girato quasi tutto in Italia ma con lo sguardo rivolto assai lontano

Can Yaman in una scena di Sandokan

Il primo annuncio risale ormai al 2020: Can Yaman, il divo turco arrivato dalle dizi, celebrato da schiere di fan in tutto il mondo, sarebbe stato il protaognista di Sandokan. Attenzione, però, a chiamarlo remake della serie tv anni '70 (diretta da Sergio Sollima con protagonista Kabir Bedi): il nuovo show, prodotto da Lux Vide e Rai Fiction, distribuito da Fremantle, si riprometteva fin da subito di recuperare lo spirito d'avventura dei romanzi di Emilio Salgari dedicati al leggendario pirata.

Dopo i primi, strepitosi annunci (compreso quello, poi sfumato, dell'ingresso di Luca Argentero nel cast) su quell'ambizioso progetto è calata, però, una spessa coltre di silenzio. Tre anni senza notizie sul ritorno in TV della Tigre della Malesia, con Can Yaman che nel frattempo vedeva la sua agenda riempirsi ogni giorno di più tra nuove serie tv e progetti di ogni tipo. Fino a quando Lux Vide non ha annunciato, nell'aprile 2024, che, copioni ormai approvati, cast principale trovato, la nave di Sandokan era ancora una volta pronta a salpare.

Il cast del nuovo Sandokan

Igsf Sandokan Cast Alessandro Preziosi Can Yaman Alanah Bloor
Italian Global Series Festival: il cast del remake di Sandokan

Nonostante le bocche sigillate dopo l'anteprima londinese per addetti ai lavori, le ambizioni di questo Sandokan sono grandissime. Almeno quanto quelle del suo protagonista, Can Yaman, che, in una chiacchierata con The Hollywood Reporter, ha dichiarato di essere fiducioso che, insieme al suo pirata gentiluomo, riuscirà a fare breccia anche nel difficile e sovraffollato mercato statunitense. Che alla nuova Tigre di Mompracem possa riuscire la magia del suo predecessore, Kabir Bedi, che proprio grazie alla creatura di Salgari e allo sceneggiato italiano riuscì a trasformarsi da astro nascente di Bollywood a star internazionale?

Certamente sulla carta le prospettive sembrano esserci tutte. Non soltanto il fascino di un racconto d'avventura universale che da oltre un secolo affascina milioni di lettori, ma anche un team creativo che ha già lavorato a successi internazionali: gli sceneggiatori Alessandro Sermoneta (Diavoli), Scott Rosenbaum (The Shield) e Davide Lantieri (Monterossi - La serie), i registi Jan Maria Michelini (Diavoli) e Nicola Abbatangelo (Doc - Nelle tue mani).

E poi la certezza, per Yaman, di avere intorno a sé un cast di professionisti eccellenti che ha lui stesso elogiato anche in occasione del più recente Italian Global Series Festival di Rimini e Riccione: Ed Westwick, l'indimenticabile Chuck Bass di Gossip Girl, nel ruolo del malvagio Lord James Brooke, Alessandro Preziosi (Black Out, I Medici) in quelli del fedelissimo Yanez de Gomera. Ci saranno John Hannah (The Last of Us, Quattro matrimoni e un funerale) nel ruolo del sergente Murray, Madeleine Price, Gilberto Gliozzi (I delitti del Barlume ), Mark Grosy (Zero Zero Zero) e Samuele Segreto. Unica vera sorpresa sarà la giovane britannica Alanah Bloor, qui al suo esordio in una grande produzione, che vestirà i panni della bella Marianna.

Una storia di avventura, romanticismo e... ambientalismo

Sandokan Can Alana

Quando arriverà su Rai 1 dal 1° dicembre (ma la data potrebbe subire cambiamenti), Sandokan porterà sullo schermo una storia che partirà dalle origini del personaggio. All'inizio semplice pirata con il solo scopo di sopravvivere e prendersi cura dei suoi compagni, Sandokan si trasformerà pian piano nell'eroico personaggio che tutti conosciamo. La chiave di volta della vicenda non sarà soltanto la scoperta di discendere da un'antica stirpe regale, ma anche l'aver conosciuto Marianna, la bellissima figlia del console britannico di Labuan.

Sarà questo l'inizio di una storia d'amore entrata ormai nel mito, "una delle prime storie d'amore multiculturali dei nostri tempi e, mai come oggi, simbolo di una risposta appassionata e pacifica all'odio e alla divisione", come ha dichiarato a THR Jens Richter, CEO di Fremantle. Marianna, di sangue nobile ed europeo, cresciuta però nel Borneo, incarna perfettamente lo spirito selvaggio di quelle terre, Sandokan invece, un fuorilegge avventuriero, non sa ancora di portare in sé il sangue di antichi sovrani guerrieri. Contro di loro non ci sarà soltanto la società ma, soprattutto, il cacciatore di pirati Lord James Brooke, disposto a tutto pur di catturare Sandokan e conquistare il cuore di Marianna.

A fare da cornice storica alla vicenda nata dalla fantasia di Salgari è l'epoca d'oro del colonialismo, con il mondo suddiviso in zone d'interesse commerciale racchiuse nelle mani di pochissimi Paesi occidentali. In questo scenario Sandokan dovrà quindi abbracciare un ruolo che gli spetta per nascita: quello di guida per un popolo oppresso, guardiano di antiche tradizioni e protettore di uno scenario naturale incantevole e rigoglioso, quello del Borneo, ora sfruttato e in pericolo.

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Can Yaman e la fatica di essere Sandokan, "il ruolo della mia vita"

Pochi attori hanno lavorato quanto e come il nostro protagonista negli ultimi 5 anni e, d'altronde, un veloce riassunto l'ha fatto lui stesso all'Italian Global Series Festival: dal trasferimento in Italia ai personaggi interpretati, tutto è camnbiato dal 2020 in poi.

Piombato dal nulla (ha studiato giurisprudenza, e ha sempre pensato che avrebbe girato il mondo lavorando nel diritto marittimo internazionale) nell'intricato mondo delle soap turche, Yaman si è fatto strada inizialmente grazie alla propria avvenenza, interpretando il classico "bello e bastardo" che non deve chiedere mai. Ruolo che l'ha reso il sogno sexy di una fanbase sempre più vasta, che ha allargato i suoi confini man mano che le sue serie tv venivano vendute in giro per il mondo.

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Can Yaman in una prima immagine di Sandokan

D'altra parte, un po' come Sandokan, anche lui sembra una sorta di predestinato che la vita e le occasioni hanno preparato, passo dopo passo, per arrivare a questo punto: da ragazzo, per volere dei suoi genitori, ha studiato sia inglese sia italiano, ha vissuto un anno negli Stati Uniti quando era al liceo. E oggi, dopo aver conquistato un posto di rielievo nel mondo dello spettacolo in Italia, anche grazie al fatto che sapesse parlare già la nostra lingua - "la mia grande fortuna" come ha dichiarato all'IGSF - Can Yaman sogna in grande: di volare alla conquista degli USA grazie al veliero del suo eroico pirata.

E con Sandokan condivide anche un'altra caratteristica: il piacere dell'avventura, anche a costo di forzare i propri limiti. Al contrario, è proprio quando comincia la sfida che, dice lui, comincia il divertimento.
Arrivato dalla Turchia grazie alle dizi, Can Yaman ha deciso che quel mondo cominciava ad andargli stretto, accettando di recitare in una serie - Viola come il mare - in una lingua non sua, che potesse dargli però maggiore credibilità come attore.

Dopo due stagioni al fianco di Francesca Chillemi (ma non ne seguirà un'altra: in Viola come il mare 3 sarà sostituito da Rodrigo Guirao Diaz), è arrivata un'altra serie internazionale, Il Turco (in onda lo scorso aprile su Canale 5) che non soltanto l'ha visto recitare per la prima volta in inglese, ma l'ha anche costretto a rimanere per mesi lontano da casa e a un allenamento durissimo.

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Tanto lavoro e tanta pressione, che gli sono però serviti per dare il massimo in quello che Can Yaman già considerà "il ruolo della vita", come ha confessato all'IGSF: "Sono venuto dalla Turchia in Italia 5 anni fa per questo, quindi dietro c'è tanta nostalgia, preparazione, sofferenza, addestramento". A tal proposito, il divo turco non ha certo nascosto la fatica anche fisica che ha dovuto sopportare per entrare nei panni della Tigre della Malesia. "Dovevo dimagrire 10 chili ma non dovevo perdere i muscoli, dovevo rimanere agile e scattante, quindi perdere quel peso è stato estenuante" ha raccontato durante il Festival romagnolo. "Quattro mesi tosti a livello di preparazione, otto mesi in totale con le riprese", ma lui assicura che "sarà una roba fantastica".

Le location: la nuova Labuan si trova in Italia

Sandokan Location

Se quello di Sollima aveva portato lo sguardo degli spettatori nei luoghi esotici su cui aveva fantasticato l'immaginazione di Salgari - India, Malaysia, Thailandia -, il nuovo Sandokan targato RAI è stato quasi completamente girato in Italia.

Le riprese sono iniziate il 22 aprile 2024 vicino Roma, a Formello, dove il set della serie ha inaugurato il nuovo Teatro 7, nel polo produttivo targato Lux Vide. Proprio qui, per esempio, sono state ricreate tre navi, anche quella di Sandokan. Le riprese nel Lazio, inoltre, hanno interessato anche i comuni di Albano Laziale, di Tivoli e le cascate di Chia (che per l'occasione si sono trasformate in una giungla).

A maggio il cast e la troupe si sono poi spostati in Toscana, dove il parco e il Castello di Sammezzano, in località Leccio nel comune di Reggello, a 30 km da Firenze, sono serviti per ambientare alcune delle scene che si svolgono all'interno del palazzo.

Grandi protagonisti di Sandokan saranno anche i panorami della Calabria. Nello scenario delle Castella, a Isola Capo Rizzuto (che era stata scelta anche da Mario Monicelli nel 1966 per L'armata Brancaleone) è stato costruito per l'occasione un piccolo molo. Ma a fare da sfondo alla nuova avventura piratesca della RAI ci sono anche Tropea, Vibo Marina, Lamezia Terme (che si è trasformata per l'occasione in Labuan), Gizzeria con i suoi laghi La Vota e Capo Vaticano, sulla Costa degli Dei, dove vedremo Can Yaman correre a cavallo.

La sola location utilizzata dalla produzione di Sandokan fuori dall'Italia è stata l'isola La Réunion, al largo del Madagascar, per i suoi splendidi e quasi incontaminati panorami naturali.

Quante stagioni avrà Sandokan?

Sandokan Stagioni

Nonostante ciò che è stato fin qui mostrato è solo un teaser trailer di poco più di un minuto, l'entusiasmo per la nuova fiction RAI con Can Yaman è alle stelle. Tanto che, durante la kermesse di Rimini e Riccione a giugno si è già parlato di futuro. Per il momento ci saranno gli otto episodi di dicembre (distribuiti in quattro prime serate), ma la produttrice Matilde Bernabei ha già avvisato: "Pensiamo che ci sarà una seconda stagione e anche una terza. Anticipando che la seconda è già in fase di scrittura.

La vera incognita? Non il favore del pubblico, che pare aver assicurato almeno la sua curiosità, ma proprio Can Yaman. Non solo durante la presentazione alla stampa dell'IGSF ha dichiarato di essere "uno che si annoia facilmente", ma ha anche un'agenda già fittissima di impegni. A cominciare dai prossimi episodi de Il Turco.
Senza dimenticare che, trattandosi di una produzione ad alto budget (per la prima stagione si parla di un costo che si aggira intorno ai 30 milioni di euro), l'ultima parola spetterà naturalmente agli ascolti.