Dopo un sabato affollato e concentrato sull'arrivo quasi inaspettato di Martin Scorsese, cui John Landis aveva ceduto il testimone del cinema americano, la quarta giornata della kermesse capitolina riaccende i riflettori sul cinema italiano e propone al grande pubblico un interessante incontro con due star nostrane. Protagonisti del duetto di quest'edizione Margherita Buy e Silvio Orlando, che si confronteranno di fronte al pubblico e alla stampa sulle loro carriere, sui personaggi interpretati e sui film cui hanno preso parte. Lei romana, lui napoletano, i due attori, tra i più bravi del cinema contemporaneo italiano, sono accomunati da una timidezza molto simile che nel caso della Buy si chiude spesso in uno sguardo dolce e un sorriso accennato, mentre per l'attore morettiano viene esorcizzata con un umorismo sempre garbato. Coppia artistica in più film, dai recenti Genitori & Figli - Agitare bene prima dell'uso e Il caimano, David di Donatello per Migliore attore protagonista a Silvio Orlando, a La settimana della sfinge e Fuori dal mondo, che nel 1999 valse a Margherita Buy il primo premio come Miglior attrice protagonista ai David di Donatello, Buy-Orlando sono protagonisti di successo di un cinema che da sempre gli cuce addosso ruoli di notevole sensibilità e di assoluto protagonismo. L'appuntamento all'Auditorium sarà animato dai commenti vicendevoli dei divi sulle scene dell'uno amate dall'altro, permettendo agli spettatori di ripercorrere due carriere eccezionali ma segnate finora da non troppi premi. L'evento, che conferma la sezione L'Altro cinema - Extra una tra le più interessanti del festival, precede di pochi giorni l'incontro tra il premio Oscar Gabriele Salvatores e lo sceneggiatore e scrittore Giancarlo De Cataldo, che sarà invece focalizzato sul tema della giustizia nel cinema.
Restiamo ancora in Italia con il film in concorso Gangor diretto dal regista Italo Spinelli, fondatore e direttore artistico del Festival Asiatico Filmmediale - Incontri con il cinema asiatico. Tratto da un racconto breve di Mahasweta Devi, affermata autrice indiana in prima linea nella causa femminista e sociologica nel suo Paese. Il film è in realtà la prima coproduzione italo-indiana e porta sul grande schermo la storia dello scandalo scatenato nel Bengala dallo scatto di un fotoreporter a una donna indigena mentre allatta il figlio. L'immagine ha un tragico impatto sulla vita della donna, che dà il nome al film, e il suo violento e tormentato processo apre un dibattito significativo sul gap culturale e linguistico tra i bengalesi e le tribù locali.Opera letteraria e protagonista femminile tornano anche per la produzione europea high budget Poll , seconda opera in concorso oggi, liberamente ispirata alle memorie della scrittrice tedesca Oda Schaefer vissuta tra il 1900 e il 1988 in Estonia, poco prima dell'inizio della Grande Guerra. L'autrice è al centro della storia vera di cui è stata protagonista durante gli anni della terribile escalation di tensioni tra i ribelli estoni e lettoni sedata drammaticamente dalle truppe tedesche. Diretto da Chris Kraus, apprezzato dal pubblico tedesco per il secondo lungometraggio Quattro minuti, il film, ambizioso e carico di tensione, alterna con delicatezza la tragedia storica e la storia d'amore, le lotte di classe e le ribellioni politiche, sullo sfondo naturale di un'impressionate Estonia meridionale, incorniciata dalla brava scenografa Silke Buhr (Le vite degli altri). Anche con il film Fuori concorso, Let me in di Matt Reeves, regista di Cloverfield, a catturare l'attenzione degli spettatori sarà lo sguardo femminile. Protagonista dell'horror intimistico infatti è la piccola e promettente Chloe Moretz, indimenticata rivelazione di Kick-Ass, che si cala nella parte della dodicenne Abby, intrappolata nel corpo di una vampira. Arrivata nel New Mexico, la ragazzina conosce il vicino Owen, suo coetaneo, e stringe con lui, vittima silenziosa di violenti atti di bullismo, una particolare amicizia che la porta anche a rivelare la sua natura non umana. Acclamato e riuscito remake hollywoodiano dell'originale svedese, riporta sul grande schermo una struggente storia adolescenziale alla quale aggiunge lo sfondo storico e politico reaganiano senza perdere le atmosfere suggestive e rafforzando i momenti di tensione.
Ancora violenza, ma stavolta più realistica e drammatica, con il giapponese Box - The Hakamada Case. La sezione Occhio sul mondo offre infatti la visione pomeridiana dell'opera diretta da Banmei Takahashi, autore di Furyo: ispirato a una storia vera di omicidio accaduta negli anni '60, il film racconta lo sfortunato episodio di Iwao Hakamda, ingiustamente arrestato per aver ucciso il capo e condannato a morte dopo la confessione sotto tortura.
Colori e toni completamente diversi, ma sempre provenienti dal Giappone per il futuristico Nausicaa della valle del vento del maestro dell'animazione Hayao Miyazaki. Con la storia fiabesca della giovane principessa della Valle del Vento continua la retrospettiva dello Studio Ghibli che, grazie alla Lucky Red, sta permettendo ai fan del genere e al pubblico del festival di ammirare per la prima volta in Italia sul grande schermo opere significative made in Japan realizzate negli anni '80.Destinato alle famiglie e ai più piccoli Un sasso nello stagno di Felice Cappa è l'evento odierno delle sezioni Alice nella città e L'Altro Cinema - Extra. Giornalista e regista televisivo e teatrale, Cappa dirige un film che intreccia interviste e materiale di repertorio degli archivi Rai, che ricostruisce la storia di Gianni Rodari, l'evoluzione del suo pensiero e del suo percorso artistico e traccia i rapporti rodariani con i bambini delle scuole cui faceva spesso visita.
Si conclude in pieno stile Halloween la quarta giornata del festival: per i nottambuli, che aspettano la mezzanotte per celebrare in vesti dark la feste delle zucche intagliate e illuminate, degli scheletri, delle streghe e delle creature mostruose che fanno paura, saranno proiettati in anteprima mondiale i primi 20 minuti del film Dylan Dog: Dead of Night. Diretto da Kevin Munroe l'attesa produzione hollywoodiana sul personaggio dei fumetti made in Italy più famoso nel mondo è un kolossal che si basa su una storia mai pubblicata dalla Bonelli. Tra mistery e horror il detective più fascinoso delle strisce, interpretato dall'ex Superman Brandon Routh, torna sul grande schermo a distanza di 16 anni dalla versione cinematografica poco riuscita di Michele Soavi. Il nuovo look, più casual, e la nuova città, lasciamo Londra per New Orleans, riusciranno a tenere buone le anime dannate della notte di Halloween?