C'è molta emozione intorno a La ragazza di Stillwater, nuovo film del premio Oscar Tom McCarthy accolto con calore al Festival di Cannes 2021. Vuoi per la presenza della star Matt Damon, amatissima da queste parti, vuoi per la scelta di ambientare il film in gran parte in Francia, a Marsiglia, giocando quindi in casa, vuoi per i delicati temi toccati che vanno dal rapporto padre-figlia alla giustizia e alla redenzione. Anche parte del cast è francese. A fianco di Abigail Breslin, che interpreta la figlia di Matt Damon nel film, sono presenti a Cannes anche Camille Cottin e la piccola Lilou Siauvaud, che Matt Damon definisce "una Meryl Streep di nove anni".
La ragazza di Stillwater racconta la storia di un uomo dell'Oklahoma che si reca a Marsiglia per difendere la figlia, incarcerata per un omicidio che sostiene di non aver commesso. Incapace di comprendere una lingua e una cultura diverse dalle sue, l'uomo stringerà un legame con una madre single del luogo e con la figlia di nove anni nella sua battaglia per far valere la giustizia. Come spiega Tom McCarthy, "il film parla di come percepiamo gli USA oggi. Cosa porta il personaggio di Bill in Francia quando fa visita alla figlia? È un film che parla di liberazione, di legami, forse di redenzione, forse no. Il nostro paese sta attraversando tanti cambiamenti e io ho cercato di mettere tutto in prospettiva facendomi aiutare da due sceneggiatori francesi. Sono sempre stato influenzato dal cinema europeo e francese, trovare i finanziamenti per giare in questa location è stato un sogno.".
Oklahoma - Marsiglia, andata e ritorno
Felice e soddisfatto di aver incarnato l'ennesimo personaggio complesso, profondo e sfaccettato producendosi in una nuova performance apprezzata dalla critica, Matt Damon loda le "tre incredibili che sono qui con me. Tutto il cast è stato incredibile, soprattutto la piccola Lilou. Abbiamo cercato di rendere tutto il più divertente possibile per lei". L'attore, padre di tre figli, è particolarmente sensibile sul tema della paternità tanto da sottolineare: "Ogni genitore è disposto a fare di tutto per i propri figli, anche violare la legge, ma Bill proviene da una regione precisa degli USA, di cui condivide la mentalità, e questo complica la situazione perché non capisce cosa stia accadendo intorno a lui".
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La regione da cui proviene il personaggio di Bill Baker è l'Oklahoma, dove Matt Damon e Tom McCarthy hanno trascorso molto tempo per costruire questa figura fin nei minimi dettagli. "L'Oklahoma è un red state che vive dell'industria petrolifera. La loro esistenza dipende da quello, sono Repubblicani e trumpiani. Bill proviene da lì e ne condivide mentalità e caratteristiche. Non si scusa per chi è, sostiene il possesso delle armi, ma è stato costruito in modo critico" spiega Matt Damon. "Abbiamo viaggiato su e giù per lo stato, tutto è lontano, le strade sono enormi, i camion sono enormi, è un posto molto specifico, assai diverso da dove sono cresciuto io. Le persone ci hanno accolto, ci hanno aiutato moltissimo a capire il personaggio, anche il tipo di Jeans che indossa influenza il mondo in cui cammina, la corporatura riflette il loro modo di vivere. Ogni dettaglio era fondamentale". Tom McCarhy aggiunge: "Non avevo mai lavorato con Matt prima, la sua performance è pacata, ma efficace, pian piano si trasforma in una persona completamente diversa sotto i tuoi occhi. Matt è il cuore del film".
Il ritorno sotto i riflettori, alla cerca della normalità
Abigail Breslin non è più la ragazzina occhialuta di Little Miss Sunshine. Oggi è un'attrice impegnata che affronta un ruolo complesso interpretando una giovane donna incastrata in un incubo giudiziario. La relazione difficile col padre non fa che peggiorare la situazione, come ammette lei stessa parlando del suo personaggio: "Il rapporto è molto difficile, il padre non è l'alleato che lei vorrebbe in questo momento. Sono entrambi incasinati ognuno a suo modo". Avere al fianco Matt Damon, però, l'ha aiutata visto che si tratta di "uno dei colleghi più pazienti e professionali". E Damon ricambia le lodi riconoscendo come "le scene di Abigail siano tutte estremamente intense. Per lei è stato estenuante. Ha dovuto calarsi nel ruolo di una persona che pensa di essere in trappola senza meritarlo, e preparandosi in un tempo relativamente breve".
Non manca naturalmente una riflessione sulla situazione di emergenza che stiamo vivendo, a cui fa cenno Matt Damon spiegando la commozione durante la premiere de La ragazza di Stillwater: "Sono felice di essere qui perché vuol dire che stiamo provando a superare l'emergenza. Sono stato stato davanti alla tv per quasi due anni e adesso trovarmi qui in una stanza con centinaia di persone perché amiamo tutti la stessa cosa è bellissimo. Sono stato a Cannes molte altre volte, ma questa è diversa. Stiamo sperimentando un mondo disumano, spaventoso, non è che così che possiamo e dobbiamo. Non possiamo stare lontani gli uni dagli altri". Della stessa idea Abigail Breslin che ammette: "Quest'anno è stato difficile per tutti, confuso, spaventoso. Oggi le persone cercano una via di fuga, è importante tornare a creare qualcosa di speciale tutti insieme". L'ultimo ringraziamento di Tom McCarthy va proprio ai produttori di La ragazza di Stillwater che, "nonostante le numerose offerte delle piattaforme streaming. Hanno deciso di far uscire il mio film al cinema. Di questo gliene sono grato".