Recensione Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo (2007)

Non manca nulla in questo epilogo pirotecnico: dal duello sull'albero maestro agli arrembaggi con le sartie, passando per la regina dei pirati e la dea del mare, ogni dettaglio mira a soddisfare gli appassionati del genere e qualunque sognatore.

Provaci ancora Jack

L'era dei pirati sembra giunta a conclusione; la Compagnia delle Indie Orientali è entrata in possesso della leggendaria "Olandese volante", nave appartenuta al perfido Capitan Davy Jones, e con essa, controlla quei mari. I Nove Pirati Lord decidono di riunirsi in un'alleanza per cercare di recuperare il dominio dei mari ma fra tutti uno solo sembra introvabile: è Jack Sparrow, intrappolato nel forziere di Jones dopo lo scontro col Kraken.
Will Turner, Elizabeth Swann e Capitan Barbossa si rivolgono al temuto Sao Feng per ottenere una nave e la ciurma necessarie per andarlo a cercare. In una girandola di tradimenti, alterne vicende li porteranno a recuperare Jack e con lui a tentare di ottenere il consenso del Consiglio della Fratellanza per guidare i pirati allo scontro finale contro Lord Beckett e tornare così padroni indiscussi dei sette mari.

Terzo episodio della saga dei Pirati, Pirati dei Carabi - Ai confini del mondo è la giusta conclusione di una serie fortunata che ha ridato lustro alle vicende epiche di cappa e spada.
Rivisitati in chiave moderna, personaggi ed imprese mantengono quel sapore di genuina avventura in grado di avvincere grandi e piccini. Iniziata nel 2003 con La maledizione della Prima Luna, la trilogia è stata completata da altri due episodi girati contemporaneamente di cui questo è l'ultimo in ordine cronologico dopo Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma. Con entrambe le prime due puntate sono stati registrati incassi miliardari al botteghino e tanto è atteso per quest'ultima. Il cast tecnico capeggiato dal produttore Jerry Bruckheimer, rimasto per lo più invariato, ha contribuito a massimizzare le potenzialità di questo fenomeno che attualmente vanta un'attrazione stabile nei parchi di divertimenti Disney ed un videogame realizzato dalla Disney Interactive Studios con la tecnica del motion capture che promette di prorogare il fascino dell'avventura grazie ad una concezione interattiva dagli indubbi realismo e perfezione grafica. Ancora una volta insieme il regista Gore Verbinski, il direttore della fotografia Dariusz Wolski e gli sceneggiatori Ted Elliott e Terry Rossio che hanno spaziato dai ghiacci della Groenlandia alle cascate del Niagara fino alle Bahamas, alle Hawaii e Singapore. Scenari da favola per raccontare mille avventure che s'inseguono in un turbinio d'eventi che non appesantiscono la sceneggiatura regalando momenti di puro intrattenimento. Ambienti ora claustrofobici e fumosi, ora selvaggi e incontaminati fino all'inquietante deserto di sale in cui è ambientata la follia di Jack Sparrow interpretata con divertito puntiglio da un Johhny Depp in stato di grazia. Il suo capitano è ormai leggenda e le sue gesta sempre avvincenti; più divertente in quest'ultimo episodio di quanto non lo fosse stato nei precedenti, perché l'interpretazione si arricchisce di sfumature e sfoggio di talento per le numerose scene in cui Jack è circondato solo da infinite versioni di se stesso. Sequenze surreali come quella della nave trascinata dai granchi o realistiche come la ricostruzione del mercato di Singapore, tutte hanno in comune l'accuratezza dei dettagli e la credibilità degli interpreti che mai scadono nel ridicolo.
Grande sfoggio di mezzi e di computer grafica per un risultato che non tradisce le aspettative.

La storia recupera tutti i personaggi e ne porta a compimento storie e personalità, fondendoli in un unico grande cast che si arricchisce di un cameo impedibile: Keith Richards nel ruolo di Capitan Teague, il Custode del Codice.
Personaggi reali o digitali poco importa: gli occhi si perdono di fronte alla crudeltà di Sao Feng e alle mille forme degli uomini pesce. Torna ancora Davy Jones, col suo volto di tentacoli ad incarnare il male contro il quale tutti i Pirati si coalizzano. Alleanze fugaci quelle narrate; non esiste un vero rapporto di fiducia fra i protagonisti, mercenari alla ricerca di un modo per soddisfare i propri interessi personali. Nonostante tutto, i fatti li costringeranno a stringere patti, se non addirittura all'amore, in un conclusivo messaggio di speranza.
Molti mezzi per una produzione che inscena sequenze impensabili come quella della navigazione capovolta o del Maelstrom infernale.

Non manca nulla in questo epilogo pirotecnico: dal duello sull'albero maestro agli arrembaggi con le sartie, passando per la regina dei pirati e la dea del mare, ogni dettaglio mira a soddisfare gli appassionati del genere e qualunque sognatore.
Hans Zimmer racconta ogni momento con una colonna sonora incisiva.