Prison Break - Stagione 4, Episodio 6: Blow Out

La ricerca di Scylla prosegue: la quarta parte viene rintracciata da Michael e compagni, i quali riescono ad impossessarsene mettendo però a rischio Mahone. I guai, a Prison Break, non finiscono mai.

Per rintracciare il Custode che porta con sé la quarta parte del database, la squadra decide di operare in un ippodromo. Il piano è bloccare il cancello dal quale il cavallo considerato vincente dovrebbe uscire, in modo da indurre il Custode ad andare nell'ufficio del direttore a lamentarsi. Michael, infatti, ha precedentemente posizionato il dispositivo che permette la copia dei dati sotto alla scrivania di questi. Le cose, però, non vanno come ci si aspetta: la copia viene eseguita con successo ed il piano è portato a termine ma, durante la ritirata, qualcosa va storto e Mahone viene bloccato da una guardia che, nonostante i tentativi di fuga, lo arresta.

Gretchen, come abbiamo potuto vedere nello scorso episodio, è riuscita a scappare dalla prigionia. Si reca dunque dalla sorella per rimettersi in sesto; armata di pistola, denaro e carte di credito, strumenti necessari per portare a termine la sua missione, è pronta a rimettersi in marcia. In seguito scopriremo che Emily, la bambina che vive con la sorella, è in realtà figlia di Gretchen.
La donna si reca presso il coroner di Los Angeles e, spacciandosi per la moglie di Gary Miller (cioè Whistler), s'impossessa dei suoi beni personali, tra i quali un cellulare ed ascolta il messaggio vocale registrato nella segreteria destinato a Cole Pfeiffer.

La situazione si fa sempre più complicata per T-Bag, il quale è nuovamente alle prese con il libro sugli uccelli: mentre cerca di decifrare uno degli appunti lasciati da Whistler, che ha a che fare con uno stanzino adiacente all'ufficio di Cole Pfeiffer, viene interrotto dal collega Andy; questi sostiene di aver trovato delle contraddizioni nei dati di vendita e lo accusa di truffa. T-Bag non è in grado di capire cosa stia accadendo, ma intuendo il pericolo, decide di scappare dalla GATE.

Il Generale vuole scoprire la ragione per cui Self si sia interessato a lui e, dopo aver mandato un tecnico nel suo ufficio con lo scopo di rintracciare file sospetti nel computer, chiede a Wyatt, il killer di cui si serve la Compagnia, d'intimidirlo.

Alex Mahone è trattenuto presso il dipartimento della polizia di Los Angeles, dove viene schedato con un falso nome; qui gli vengono confiscati i beni personali, tra i quali è presente proprio il dispositivo utilizzato per la copia di Scylla. Don Self non riesce ad ottenere la sua libertà ma, quando la situazione sembra precipitare, Michael e Lincoln intervengono con una nuova strategia di evasione: poco prima che inizi l'udienza in tribunale, Sara fa il suo ingresso in aula presentandosi come avvocato di Mahone, in modo da ottenere il suo fascicolo contenente le impronte digitali, pericolose in quanto potrebbero condurre le autorità al riconoscimento dell'indagato. Contemporaneamente i fratelli fanno saltare la corrente, permettendo a Sara e ad Alex di scappare. Tutto ciò avviene sotto allo sguardo impotente di Wyatt, il quale non riesce a raggiungere in tempo i fuggitivi.

Mahone, una volta tornato alla base, è sinceramente impressionato dall'aiuto che i compagni gli hanno offerto. Immediatamente dopo telefona a Wyatt: la discussione non è molto chiara, sembra che il killer desideri che si costituisca ma l'ex agente non ha abbandonato i suoi piani di vendetta.

Ormai mancano soltanto due schede per completare Scylla: nel prossimo episodio vedremo Michael e soci alle prese con Howard Scuderi, il quinto Custode e capo dell'Agrisow, il più grosso conglomerato agricolo del modo, invischiato anch'egli negli affari della Compagnia in Laos.