A strappare il sorriso tra un dramma e un'indagine della fiction Rai Pezzi Unici ci pensa Giorgio Panariello, affiancato da un altro toscano doc, Marco Cocci, che interpreta il cognato del ruvido falegname Vanni (Sergio Castellitto), protagonista della serie. Panariello e l'amico fidato sono alle prese con i problemi del quotidiano e con una figlia che fa di testa sua.
Giorgio Panariello è grato a Cinzia Th. Torrini e alla Rai per avergli permesso di tornare a fare l'attore a tutto tondo in un ruolo che gli permette molteplici sfumature e scherza: "Sul set ho fatto tutto quello che mi chiedevano, lavoravo e zitto. Questo personaggio mi ha lasciato il mestiere, se va male il fabbro lo so fare". Poi aggiunge: "Non è vero, se vi si rompe un cancello non chiamate me. mentre Castellitto è multitasking, io ho fatto molta fatica, il lavoro manuale non fa per me. Se ero concentrato a battere il ferro e dovevo dire una battuta mi dimenticavo tutto".
In Pezzi unici, Panariello è un padre, cosa che nella vita non gli è capitata "anche se sarei stato un padre fantastico. Nella fiction ho una figlia che vuole fare di testa sua. Ha preso tutto da me".
L'intervista a Giorgio Panariello
Come sottolinea la nostra recensione di Pezzi unici, il ruolo di Marco Cocci, che interpreta Carlo, fratello della moglie di Vanni, è uno dei più sfuggenti. Come sottolinea lo stesso Cocci, "Carlo è un nascondone. Nasconde un sacco di cose agli altri, ma soprattutto a se stesso. Ci sono tante cose che non sappiamo di lui e che scopriremo nel corso degli episodi".
Come Panariello, anche Marco Cocci è grato alla Rai per avergli permesso di tornare sul piccolo schermo, soprattutto nella sua Toscana, dettaglio che gli ha permesso di usare il suo accento natale anche nella finzione. Nella sua performance, Cocci ha mutuato anche il suo essere musicista perché "la recitazione è ritmo. Questo aspetto unisce le mie due anime".