Paranormal Activity - Parente prossimo, la recensione: la saga horror volta pagina

La recensione di Paranormal Activity - Parente prossimo: il settimo capitolo della saga horror, appena uscito nel blu-ray Plaion, si discosta in modo netto dalle origini, sia sul piano narrativo che stilistico.

Paranormal Activity - Parente prossimo, la recensione: la saga horror volta pagina

Tutto iniziò nell'ormai lontano 2007, con il Paranormal Activity di Oren Peli. Tra prequel, sequel e spin-off, negli anni seguenti uscirono ben cinque capitoli sul tema, ma ormai da ben sei anni della saga horror non c'era più traccia. Nel 2021 ecco invece all'improvviso il settimo capitolo, Paranormal Activity - Parente prossimo (in originale Paranormal Activity: Next of Kin), che in Italia possiamo vedere ora grazie alla recente uscita homevideo di Plaion Pictures (in precedenza era uscito solo sulla piattaforma Paramount+).

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Paranormal Activity - Parente prossimo: una scena del film

Come vedremo in questa recensione, però, l'horror firmato da William Eubank ha ormai ben poco a che spartire con i temi iniziali della saga, ovvero quella che era la vicenda di Katie e della sua famiglia e le inquietanti presenze connesse che caratterizzavano la storia. Qui c'è invece una vicenda totalmente nuova, con una ragazza alla ricerca delle sue origini e di verità su sua madre, in un ambiente particolare come una comunità amish.

Nella comunità Amish, alla ricerca delle origini

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Paranormal Activity - Parente prossimo: una scena del film

In Paranormal Activity - Parente prossimo la protagonista è Margot (Emily Bader), giovane documentarista. La ragazza, che da bambina fu abbandonata dalla madre, viene contattata da Samuel, un ragazzo Amish che le rivela, oltre che di essere un suo parente, anche che la madre di Margot era una donna che viveva nella comunità ma era ribelle ai dettami e alle restrizioni del gruppo. Quando rimase incinta di Margot, la donna fu costretta ad abbandonarla.

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Paranormal Activity - Parente prossimo: una scena del film

Allora Margot decide assieme a un operatore e a un fonico di recarsi nella sperduta comunità Amish, sia per girare un documentario, sia per trovare risposte su sua madre. Nella fattoria non vedono di buon occhio la presenza dei ragazzi, ma alla fine viene loro consentito di girare il documentario. Ovviamente, tra strani eventi, rituali notturni, misteriosi rumori e stanze segrete, ben presto la loro esperienza si trasformerà in un incubo e si troveranno a fronteggiare forze demoniache.

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Una svolta nel format, ma poco riuscita

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Paranormal Activity - Parente prossimo: una scena del film

La prima cosa che balza all'occhio è che qui della saga si prendono solamente il nome e il genere mockumentary (e come vedremo nemmeno del tutto): i fatti sembrano completamente disconnessi rispetto al filone principale, che aveva raggiunto un certo compimento in Paranormal Activity - Dimensione fantasma. Certo, la vicenda è raccontata sempre attraverso le videocamere amatoriali, ma diciamo che il filone è ormai ipersfruttato e sotto questo aspetto sembra aver detto ormai praticamente tutto. Da qui, probabilmente, il netto cambio di rotta, un'innovazione che però appare poco riuscita, anzi quasi traditrice del cuore che aveva fatto il successo della saga. Tra un utilizzo immotivato della telecamera, a tratti chiaramente implausibile, e metodi cinematografici più tradizionali, si può concludere che c'è addirittura un addio al format che era la carta vincente del franchise. Un cambiamento poco riuscito: vediamone i motivi.

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Riprese poco plausibili e mancanza di equilibrio

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Paranormal Activity - Parente prossimo: una scena del film

Non dispiace l'ambientazione certamente suggestiva fra casette di legno e foresta inquietante, che ben si presta a una tensione costante e a un folk horror che si nutre anche di una contrapposizione affascinante: da un lato l'evoluta tecnologia dei ragazzi per girare i filmati con tutto il codazzo che questo comporta in termini di apparecchiature, dall'altro un mondo che rifiuta la modernità, vive di candele e lampade a olio, e ovviamente impone certe regole rigide.

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Paranormal Activity - Parente prossimo: una scena del film

Qui però casca anche il palco: se negli altri film della saga erano dispositivi video particolari, quelli fissi per la sicurezza, a riprendere le misteriose vicende che accadevano per lo più in una casa, qui è altamente improbabile, anzi diciamo pure impossibile e assurdo, che uno continui a girare un video pur essendo in pericolo di vita e sia inseguito da creature mostruose. Si è andati alla ricerca di una certa dinamicità, ma l'equilibrio non regge. In altri momenti, addirittura, come detto ci si stacca nettamente dal found footage e si passa a riprese classiche, il che accumula ulteriori perplessità sul progetto.

Da non perdere le suggestive scene della discesa nella grotta

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Paranormal Activity - Parente prossimo: una scena del film

Va riconosciuto però che, anche se il film zoppica per i motivi sopra citati che gli fanno mancare di coerenza, una visione in qualche maniera "isolata" dalla saga ci può stare. L'opera rientra infatti tranquillamente nei canoni dei tanti horror esistenti, che passano via innocui ma una visione la meritano e regalano anche qualche buon sussulto. In particolare alcune sequenze sono ben realizzate e destano indubbiamente una notevole tensione: la terrificante discesa nella grotta sotto alla chiesa, nonché la frettolosa risalita, sono momenti di terrore in cui anche la claustrofobia gioca un ruolo fondamentale. Non mancano, per i fan del genere, anche numerosi jump scare, anche se spesso risultato piuttosto telefonati.

Il blu-ray: video e audio eccellenti, negli extra anche un finale alternativo

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Come detto, abbiamo potuto vedere Paranormal Activity - Parente prossimo grazie al blu-ray di Plaion Pictures, che si rivela tecnicamente ottimo e con una discreta dotazione di extra. Il video è davvero notevole per come gestisce immagini complicate, ovvero riprese da classica telecamera amatoriale per giunta in ambientazioni spesso scure. Ebbene il video, a parte qualche naturale rumorosità in alcune circostanze particolarmente ostiche, rimane sempre compatto anche in scene buie illuminate da luci debole o candele, con un dettaglio di rilievo, croma adeguato e un nero profondo che esalta le sequenze notturne.

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Paranormal Activity - Parente prossimo: Emily Bader in una scena del film

Molto suggestivo anche l'audio, con le tracce in DTS HD 5.1 sia in italiano che in inglese. Tracce decisamente spaventose per la capacità di far sobbalzare a ogni jump scare, grazie a diffusori tutti attivi e precisi nella dislocazione degli effetti, ma soprattutto a bassi che tuonano impetuosi per sottolineare tensione e i misteriosi rumori nella casa, per non parlare della bufera di neve. Negli extra solo scene eliminate ed estese, ma ce ne sono ben 26 minuti e comprendono anche un finale alternativo.

Conclusioni

Come abbiamo visto nella recensione di Paranormal Activity - Parente prossimo, il ritorno della saga è caratterizzato da un netto cambio di rotta rispetto alle origini, sia sul piano narrativo che stilistico, ma per vari motivi le novità faticano a funzionare e le pecche sono più evidenti delle cose convincenti, che pur ci sono. Ottimo invece il blu-ray Plaion che con la recente uscita ha fatto conoscere il film.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Alcune sequenze, soprattutto quelle nella grotta sotto la chiesa, sono convincenti e ricche di tensione.
  • L’ambientazione è affascinante e perfetta per un folk horror.
  • Il blu-ray è di eccellente qualità.

Cosa non va

  • Scegliere di voltare pagina in una saga è legittimo, ma non quando si fanno rimpiangere le origini.
  • Il foung footage a volte è implausibile e a tratti tradito per riprese più tradizionali.
  • I jump scare sono piuttosto telefonati.