Oscar 2015: le previsioni per le categorie tecniche

Dopo l'agguerritissima Awards Race, domenica prossima avrà luogo la cerimonia di premiazione degli Oscar: e anche quest'anno vi portiamo alla scoperta di favoriti e sfidanti per gli Academy Award con i nostri pronostici in tutte le categorie, a partire dalla gara per le statuette tecniche.

Conto alla rovescia per la notte di domenica 22 febbraio, quando al Dolby Theatre di Los Angeles si svolgerà la cerimonia per la 87esima edizione degli Academy Award, i premi in assoluto più ambiti e prestigiosi del cinema a stelle e strisce (e non solo).

Oscar 2015 - Neil Patrick Harris al 'nominee luncheon' ipnotizza tutti al Nominee Luncheon
Oscar 2015 - Neil Patrick Harris al 'nominee luncheon' ipnotizza tutti al Nominee Luncheon

Dopo avervi tenuti aggiornati su tutti gli sviluppi della Awards Race fin dallo scorso settembre, anche quest'anno torniamo ad offrirvi i nostri pronostici dettagliati per ogni singola categoria fra tutte quelle riservate ai lungometraggi. E nella speranza, se non di bissare, quantomeno di avvicinarci al clamoroso en plein del 2014 (con ventuno previsioni azzeccate su ventuno), ecco dunque un'analisi quanto più possibile approfondita della corsa agli Oscar in tutti i suoi vari aspetti, con presunti frontrunner e possibili 'sorprese' nelle varie categorie dell'Academy. Oggi cominciamo con i pronostici riguardanti i premi tecnici, in attesa di fornirvi le nostre previsioni anche per le categorie di maggior peso...

Miglior Colonna Sonora

Fra i premi tecnici di quest'anno, l'Oscar per la miglior colonna sonora è uno di quelli per i quali la gara è davvero apertissima, con una cinquina con ben tre potenziali vincitori allineati in quanto a chance di vittoria. Ad aver raccolto due candidature su cinque è il prolifico compositore francese Alexandre Desplat, che nella sua carriera ha collezionato in totale otto nomination all'Oscar (senza ancora aver vinto la statuetta) e quest'anno è in lizza per due film molto acclamati: Grand Budapest Hotel, che gli è appena valso il BAFTA Award, e The Imitation Game. Che l'Academy decida finalmente di ricompensare Desplat, o al contrario la doppia nomination porterà a una spaccatura dei voti in suo favore? Nel secondo caso, a prevalere dovrebbe essere l'islandese Jóhann Jóhannsson, già ricompensato con il Golden Globe per le musiche de La teoria del tutto, e da noi considerato il presunto frontrunner anche per la vittoria dell'Oscar; tuttavia la concorrenza di Desplat è quanto mai pericolosa, ed entrambi i film potrebbero aggiudicarsi la statuetta per la colonna sonora - benché, fra i due, il più temibile sia forse The Imitation Game, caratterizzato da musiche più intense e drammatiche.

Eddie Redmayne in una scena de 'La Teoria del Tutto'
Eddie Redmayne in una scena de 'La Teoria del Tutto'

Pronostico: Jóhann Jóhannsson per La teoria del tutto (runner-up: Alexandre Desplat, The Imitation Game)

Miglior Canzone

Selma - La strada per la libertà: David Oyelowo nei panni di Martin Luther King in una scena del film
Selma - La strada per la libertà: David Oyelowo nei panni di Martin Luther King in una scena del film

È stato lo "snobbato" che ha suscitato maggior clamore negli USA, a dispetto della nomination come miglior film: Selma - La strada per la libertà, ignorato in tutte le altre categorie di peso, in compenso ha strappato una seconda candidatura per la canzone Glory, composta e interpretata da Common e John Legend e già premiata con il Golden Globe. In questo caso i precursors, il facile appeal del brano in questione, nonché l'ondata di simpatia per Selma dovrebbero costituire indizi più che sufficienti per puntare sulla vittoria di Glory come miglior canzone. I suoi principali rivali sono la tenera ballata Lost Stars, cantata prima da Keira Knightley e poi da Adam Levine nell'ultra-romantico Tutto può cambiare, e I'm Not Gonna Miss You, brano-testamento composto dalla leggenda del country Glen Campbell, malato di Alzheimer, per il documentario Glen Campbell: I'll Be Me (e in questo caso, non è da sottovalutare il fattore sentimentale sui membri dell'Academy).

Pronostico: Glory per Selma - La strada per la libertà (runner-up: Lost Stars per Tutto può cambiare)

Miglior Fotografia

Quasi scontato l'esito della gara per l'Oscar alla miglior fotografia, con Emmanuel Lubezki che, appena un anno dopo la vittoria per Gravity, è in procinto di aggiudicarsi una seconda statuetta grazie alla prodigiosa fotografia - con tanto di mirabolante piano sequenza - di Birdman. Molto validi gli altri quattro candidati, a partire da Robert Yeoman per Grand Budapest Hotel, per proseguire con il suggestivo bianco e nero di Ida e gli straordinari giochi di luce di Dick Pope per Turner, nonché la dodicesima nomination per Roger Deakins, destinato a restare a mani vuote ancora una volta con Unbroken; Lubezki, tuttavia, sembra avere il trofeo già in tasca.

Alejandro G. Iñárritu con Emmanuel Lubezki sul set di Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza)
Alejandro G. Iñárritu con Emmanuel Lubezki sul set di Birdman (o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza)

Pronostico: Emmanuel Lubezki per Birdman (runner-up: Robert Yeoman per Grand Budapest Hotel)

Miglior Montaggio

Ellar Coltrane e Patricia Arquette in Boyhood
Ellar Coltrane e Patricia Arquette in Boyhood

L'inaspettata esclusione di Birdman dalla cinquina per il miglior montaggio pare aver lasciato campo libero a Boyhood: costruire un unico film con materiale girato nel corso di dodici anni, mantenendo la fluidità della narrazione a dispetto di una modalità di riprese tanto singolare, dev'essere stata un'impresa tutt'altro che semplice, e l'Academy avrebbe tutti i motivi per ricompensare l'eccezionale lavoro della montatrice Sandra Adair. L'esito, comunque, non è così scontato: in questa categoria i film d'azione e di guerra hanno sempre goduto di un certo vantaggio, e ciò potrebbe favorire la vittoria di American Sniper, autentico film evento dell'anno negli Stati Uniti. Da tenere d'occhio pure Whiplash, che gode di un montaggio serrato e appassionante e potrebbe finire per rivelarsi il "terzo incomodo" fra Boyhood e American Sniper.

Pronostico: Sandra Adair per Boyhood (runner-up: Joel Cox e Gary D. Roach per American Sniper)

Miglior Scenografia

The Grand Budapest Hotel: Owen Wilson in una scena
The Grand Budapest Hotel: Owen Wilson in una scena

Se Grand Budapest Hotel può scommettere sulla vittoria di almeno un Oscar, questo è senz'altro il premio per la miglior scenografia: la certosina ricostruzione dei raffinati ambienti del film di Wes Anderson dovrebbe far guadagnare una valanga di voti ad Adam Stockhausen e Anna Pinnock. La Pinnock, arredatrice di Grand Budapest Hotel, è candidata insieme a Dennis Gassner anche per il musical fiabesco Into the Woods, che però non sembra avere reali chance di mettere a segno un upset (idem per gli altri componenti della cinquina, fra cui The Imitation Game).

Pronostico: Adam Stockhausen e Anna Pinnock per Grand Budapest Hotel (runner-up: Dennis Gassner e Anna Pinnock per Into the Woods)

Migliori Costumi

The Grand Budapest Hotel: Paul Schlase, Toni Revolori, Tilda Swinton e Ralph Fiennes in ascensore
The Grand Budapest Hotel: Paul Schlase, Toni Revolori, Tilda Swinton e Ralph Fiennes in ascensore

Milena Canonero, la leggendaria costumista italiana, riceverà il quarto Oscar della propria carriera grazie ai deliziosi costumi di Grand Budapest Hotel? Assai probabile, e noi scommettiamo di sì! L'unica vera rivale della Canonero è un'altra beniamina dell'Academy, Colleen Atwood, candidata per Into the Woods (che vanta abiti molto sfarzosi e appariscenti), ma Grand Budapest Hotel conserva un discreto vantaggio (e gli altri nominati, fra cui la Jacqueline Durran di Turner, non paiono troppo pericolosi).

Pronostico: Milena Canonero per Grand Budapest Hotel (runner-up: Colleen Atwood per Into the Woods)

Miglior Trucco e Acconciature

The Grand Budapest Hotel: Tilda Swinton al trucco
The Grand Budapest Hotel: Tilda Swinton al trucco

Tre soli candidati in questa categoria, e la relativa certezza che l'Oscar per il trucco si tramuterà nell'ennesima statuetta per Grand Budapest Hotel: per garantirgli la vittoria, basterebbe anche soltanto lo strepitoso make-up di Tilda Swinton, trasformata in una vegliarda quasi centenaria. Gli altri due nominati sono Guardiani della Galassia, che potrebbe guadagnare voti grazie alla presenza di numerose creature dal volto variopinto (e alla bizzarra acconciatura di Glenn Close), e Foxcatcher - Una storia americana, che invece punta tutto sull'inquietante trucco prostetico di Steve Carell.

Pronostico: Grand Budapest Hotel (runner-up: Guardiani della Galassia)

Migliori Effetti Speciali

Un duello all'ultimo voto, quello per l'Oscar ai migliori effetti speciali, con Interstellar e il suo prodigioso apparato sci-fi da un lato ed Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie, con tanto di formidabile motion capture, dall'altro. Entrambi i film hanno ricevuto lodi senza fine per i rispettivi effetti visivi, ma il nostro pronostico va a favore dello stupefacente Interstellar e dei suoi viaggi spaziali. Possibile spoiler: Guardiani della Galassia, forte di un maggiore consenso da parte di critica e pubblico.

Interstellar: Matthew McConaughey guarda verso il cielo in una scena del film
Interstellar: Matthew McConaughey guarda verso il cielo in una scena del film

Pronostico: Interstellar (runner-up: Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie)

Miglior Sonoro

Whiplash: Miles Teller con J.K. Simmons in una scena del film
Whiplash: Miles Teller con J.K. Simmons in una scena del film

Se Whiplash è davvero così popolare fra i membri dell'Academy (e le numerose nomination sembrano confermare tale ipotesi), allora il film non dovrebbe avere difficoltà a conquistare l'Oscar per il miglior sonoro, se non altro per l'imprescindibile importanza della musica e dell'orchestrazione dei suoni dei vari strumenti all'interno del racconto. Una scelta più 'tradizionale' potrebbe favorire il war-movie American Sniper o il kolossal sci-fi Interstellar, ma Whiplash rimane comunque l'indiscusso favorito.

Pronostico: Whiplash (runner-up: American Sniper)

Migliori Effetti Sonori

American Sniper: Bradley Cooper in un primo piano tratto dal film
American Sniper: Bradley Cooper in un primo piano tratto dal film

Ecco l'unica categoria in cui, stando alle nostre previsioni, American Sniper dovrebbe aggiudicarsi un Oscar: quella per i migliori effetti sonori, un aspetto in cui il dramma bellico di Clint Eastwood, dotato di un eccellente comparto tecnico, potrebbe prevalere senza difficoltà sugli altri candidati. Non è comunque da escludere una sorpresa che veda premiato Interstellar oppure addirittura Birdman, ma il nostro pronostico è senz'altro per American Sniper.

Pronostico: American Sniper (runner-up: Interstellar)

A domani per l'appuntamento con i nostri pronostici sulle categorie principali, con gli interpreti, la regia e naturalmente il Miglior Film!