Ormai è diventata anche questa una tradizione: alla vigilia della Notte degli Oscar, ci piace fare le nostre personalissime scelte sulla base delle nomination snocciolate dall'Academy of Motion Picture Arts and Science. Non si tratta di previsioni, tutt'altro, queste sono le nostre preferenze, quelle che esprimeremmo sul famosissimo ballot se qualcuno ci chiedesse di partecipare al voto. Per garantire una certa obiettività, il conteggio privilegia l'opinione dei redattori che hanno visto tutti i film candidati in ciascuna categoria; non troverete quindi, purtroppo, categorie come Miglior documentario o Miglior film straniero, escluse per mancanza di fondamentali visioni. Per il resto, potrete farvi un'idea sulle nostre passioni in quet'annata di cinema americano, e indovinare per chi faremo il tifo la notte di domenica.
La categoria principale, ovviamente, è quella che si cattiva le maggiori curiosità e frustrazioni: al contrario dell'Academy, che svela solo il vincitore, noi abbiamo voluto fare un ranking dei nove film candidati, e il risultato è quello che segue (alla fine dell'articolo, l'elenco completo delle nostre preferenze in tutte le categorie in cui abbiamo ritenuto di dire la nostra. Qui invece l'elenco delle nomination):
Django Unchained
Zero Dark Thirty
Re della terra selvaggia
Amour
Argo
Lincoln
Vita di Pi
Les Misérables
Il lato positivo - Silver Linings Playbook
Ora, le chance che uno di questi film conquisti l'Oscar più ambito domenica sono più o meno le stesse che abbiamo di iniziare la prossima settimana con un quadro post-elettorale da paese governabile: non magre, scheletriche. Il vincitore praticamente annunciato si trova, nella nostra classifica, immediatamente alle loro spalle, per quello che è comunque un buon piazzamento: è stata una parabola esaltante, quella di Argo di Ben Affleck, che al momento dell'annuncio delle nomination agli Academy Awards aveva appena iniziato a mostrare i suoi muscoli presso le Guild e da quel momento, nonostante o più probabilmente in virtù della mancanza di candidatura alla regia, non ha fatto che vincere, incassando il premio al cast del SAG, il PGA, Il DGA e il WGA. La vittoria domenica è praticamente garantita, ma il quadro delle nomination lascia qualche spiraglio per gli amanti delle sorprese in alcune categorie; abbastanza incerta è proprio la categoria dedicata ai registi, in cui potrebbe arrivare il premio di consolazione per Steven Spielberg, o un plauso ad Ang Lee per lo sforzo titanico che gli ha richiesto Vita di Pi, o un "premio speciale" per Benh Zeitlin e Re della Terra selvaggia, o ancora un riconoscimento per il Maestro Michael Haneke (soprattutto se Amour dovesse mancare a sorpresa l'Oscar per il Miglior film straniero), o chissà, addirittura un "secondo posto" a sorpresa alle spalle di Argo per Il lato positivo - Silver Linings Playbook e il suo regista David O. Russell, pur sempre spalleggiato dagli Weinstein. Noi, per non saper né leggere né scrivere, abbiamo premiato Spielberg.
Ci allontaniamo in maniera sensibile da quelle che sono le probabili scelte dell'AMPAS nelle categorie dedicate agli interpreti, in cui abbiamo avuto l'ardimento di sottrarre l'Oscar a Sua Maestà Daniel Day-Lewis per consegnarlo a quel losco figuro di Joaquin Phoenix, autore di una performance potente e disturbante in The Master di Paul Thomas Anderson. E a The Master va anche il nostro Oscar per l'attore non protagonista, e precisamente a quel Philip Seymour Hoffman che risponde all'incontenibile fisicità di Phoenix con il ritratto ambiguo e affascinante del suo Lancaster Dodd.La nostra migliore attrice è la meravigliosa veterana Emmanuelle Riva, che stacca le rivali in una categoria particolarmente interessante e variegata quest'anno, mentre nell'altra categoria dedicata alle signore si verifica un evento davvero singolare: non solo la nostra scelta corrisponde a quella dell'Academy (potete scommetterci, ma non ci guadagnerete granché) ma è plebiscitaria. Tutti i redattori qualificati, quelli che avevano visto tutte le performannce candidate, hanno scelto la Anne Hathaway di Les Misérables. Con quella piccola parte, quella canzone, quei grandi occhi profondi e feriti, Miss Hathaway ci ha assolutamente stesi. E così mezzo mondo: perché ha mostrato, in una manciata di sequenze, quanto c'è di nobile e di ammirevole nell'arte della recitazione. Nelle categorie dedicate agli script, almeno per quanto riguarda la sceneggiatura orginale potremmo allinearci con l'AMPAS, perché il nostro campione è ancora Quentin Tarantino e il suo Django Unchained; tra le sceneggiature adattate, invece, abbiamo privilegiato David O. Russell e Il lato positivo rispetto al probabile trionfatore Chris Terrio, autore dello screenplay di Argo. Un Oscar, questo, che andrà probabilmente ad affiancare quello per il Miglior film, come anche, tradizionalmente, quello per il montaggio. Non secondo la vostra umile redazione, che gli preferisce il montaggio di Zero Dark Thirty, firmato a quattro mani da Dylan Tichenor e William Goldenberg.
Per quanto riguarda la fotografia, preferiamo Claudio Miranda (Vita di Pi) a Roger Deakins (Skyfall); e al film di Ang Lee vanno anche i "nostri Oscar" per Sonoro ed Effetti speciali. Zero Dark Thirty ottiene la nostra preferenza per il Montaggio sonoro, mentre da costumi e trucco e acconciature arrivano altri due "MovieOscar" per Les Mis. A quota tre anche Lincoln grazie alla colonna sonora di John Williams. Un premio va anche a Skyfall, grazie alla favolosa Adele, e non dimentichiamo l'unico premio per Lo hobbit: un viaggio inaspettato, primo episodio della nuova trilogia tolkieniana di Peter Jackson che rischia, ahinoi, di lasciare a mani vuote il Dolby Theather domenica; per noi, almeno le sontuose scenografie di Dan Hennah, Simon Bright e Ra Vincent meriterebbero una statuetta.
Infine, il nostro film d'animazione preferito è il coloratissimo e irresistibile Ralph Spaccatutto, che ha avuto la meglio sul deliziosamente macabro Frankenweenie. E adesso, a voi la parola. In attesa della notte di domenica, durente la quale potrete seguire i nostri commenti in diretta anche su Facebook (<https://www.facebook.com/movieplayer.it>) e Twitter (@movieplayer_it), vi invitiamo a farci conoscere i vostri Oscar; perché non serviranno ponderose statuette d'oro a ricordare un'annata di cinema bella come questa.
MIGLIOR FILM
- Django Unchained
- Zero Dark Thirty
- Re della terra selvaggia
- Amour
- Argo
- Lincoln
- Vita di Pi
- Les Misérables
- Il lato positivo - Silver Linings Playbook
MIGLIOR REGIA
Steven Spielberg per Lincoln
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Joaquin Phoenix per The Master
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Emmanuelle Riva per Amour
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Philip Seymour Hoffman per The Master
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Anne Hathaway per Les Misérables
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Quentin Tarantino per Django Unchained
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
David O. Russell per Il lato positivo - Silver Linings Playbook
MIGLIOR FOTOGRAFIA
Claudio Miranda per Vita di Pi
MIGLIOR MONTAGGIO
Dylan Tichenor e William Goldenberg per Zero Dark Thirty
MIGLIOR SCENOGRAFIA
Dan Hennah, Simon Bright e Ra Vincent per Lo Hobbit: un viaggio inaspettato
MIGLIORI COSTUMI
Paco Delgado per Les Misérables
MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE
John Williams per Lincoln
MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Adele e Paul Epworth per Skyfall
('Skyfall')
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURE
Les Misérables
MIGLIOR SONORO
Vita di Pi
MIGLIOR MONTAGGIO SONORO
Zero Dark Thirty
MIGLIORI EFFETTI SPECIALI
Vita di Pi
MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE
Ralph Spaccatutto