Estate. Tempo di mare e ombrelloni, sole e spiagge. Non per noi, che preferiamo vacanze di altro tipo, ma non abbiamo comunque voluto rinunciare al fascino estivo dedicandoci al set Lego Ideas dedicato a Lo Squalo, assecondando anche la nostra passione cinefila e immergendoci (e la scelta lessicale non è un caso) in uno dei cult della nostra vita. D'altra parte una delle sequenze cinematografiche che ci torna in mente quando pensiamo alla spiaggia e al mare è relativa proprio al capolavoro di Steven Spielberg, a quel teso e drammatico attacco del mostro a un giovane bagnante, sotto gli occhi intensi di un impotente Martin Brody/Roy Scheider.
Cinema classico e cinema cult allo stesso tempo, al quale Lego sta dimostrando di dedicare molta attenzione: se da una parte ci sono i set più da giocare, come la casa di Gru di cui vi abbiamo parlato di recente, dall'altra ci sono quelli che si rivolgono in misura maggiore ai collezionisti, perfetti da esporre nelle proprie case cinefile.
Abbiamo bisogno di uno scaffale più grande
Ed è un'esposizione che dà soddisfazione alla nostra anima da collezionisti, sia di set Lego che di oggetti a tema cinema, che ci porta a parafrasare la celebre citazione "abbiamo bisogno di una barca più grande", riportata anche sulla targhetta della base del set de Lo squalo: perché il diorama ha misure impegnative e necessita di uno spazio apposito per essere valorizzato nei 59 cm di lunghezza della base di mattoncini che rappresenta il mare (per 20 di profondità e 35 di altezza nel punto più elevato, ovvero l'albero dell'Orca), su cui vanno posizionati i due elementi principali e comporre la scena. La soluzione dell'attacco dello squalo Bruce all'imbarcazione non è però l'unica disponibile per esporre il set, perché è possibile disfare il diorama, completare lo squalo della coda e di un'apposito piedistallo per dargli una dignità di posa autonoma. Tutto insomma dipende dal proprio gusto e nulla ci vieta di alternare soluzioni diverse, per dar spazio sia a predatore e preda separatamente, che nel contesto della sequenza.
Ripensare la scena, rivivere Lo squalo
Dunque, siamo tornati nel bel mezzo di quella scena così ben rappresentata dalle Lego, ma anche a molte altre durante il montaggio del set dedicato al film. Abbiamo approfittato della complessità e del tempo necessario al montaggio (sono ben 13 buste che contengono i 1497 pezzi di cui è composto il set!) per riguardare e rivivere il film nella sua interezza, perché può essere anche questo un modo per affrontare questo tipo di prodotti e cogliere l'occasione per tornare a film che sono capisaldi dell'arte cinematografica. Una nuova visione permette anche di porre l'attenzione sui tanti dettagli che il set propone, dagli arpioni alle canne da pesca, dalle bussole al revolver e la macchina fotografica: tutti sensati, giustificati, inseriti per permettere di attrezzare i personaggi a proprio piacimento sull'Orca, preparandoli ad affrontare Bruce.
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Le minifigure
Sono tre le minifigure presenti nel set de Lo Squalo e rappresentano i tre membri dell'equipaggio dell'Orca nel corso della spedizione per eliminare il mostro che sta minacciando la popolazione: il sindaco Martin Brodi interpretato da Roy Scheider, Sam Quint di Robert Shaw con le iconiche basette e l'intenso Matt Hooper di Richard Dreyfuss il suo berretto di lana. I tre possono essere ovviamente posizionati a piacimento a bordo della barca per ricostruire le concitate sequenze che li vedono protagonisti contro Bruce, ma posso anche essere collocati negli appositi spazi sulla base alternativa per la figura dello squalo: una soluzione espositiva che a noi è piaciuta molto, perché mette insieme tutti i protagonisti del film, il cast di figure principali al completo.
Un set complesso, ricco, evocativo
Abbiamo scritto di un montaggio impegnativo e lo ribadiamo, ma in senso positivo: il set è ricco di dettagli (anche la cabina dell'Orca è arredata a dovere ed è possibile accedervi grazie al tettuccio rimovibile, oltre ad avere i vetri laterali apribili) e questo si ottiene grazie a tantissimi pezzi molto piccoli che necessitano di cura e pazienza nel posizionarli. Lo stesso vale per esempio per l'albero della barca, con boma e sartiame regolabili, gli arpioni sulla fiancata, le bombole e il ponte per farle scorrere man mano che vengono agganciate allo squalo in fuga.
Insomma, se la posa scelta per il diorama racconta una scena in particolare, i dettagli richiamano alla memoria momenti diversi del film e ce lo fanno rivivere (e contribuisce a questo per questo aspetto anche il libretto con le istruzioni, accompagnato da interviste al fan-designer e altri interessanti contributi). Come è giusto che sia per un set che vuole essere un omaggio e che assolve al suo intento alla perfezione.