Uno dei successi di questo inizio di stagione televisiva Rai viene dall'Italia ma anche dalla Grecia e si chiama Kostas Charitos. Stefano Fresi interpreta il Commissario della Omicidi per una storia ambientata nel luogo d'origine, Atene, dove è stata girata la fiction, e temporalmente indietro rispetto a noi (nel 2009, nel pieno della crisi economica, mentre nei libri si data '95 l'inizio della storia). Il ciclo inaugurale si conclude su Rai1 e RaiPlay e già si guarda ad una seconda stagione, non ancora ufficialmente ordinata dalla Rai. Analizziamo insieme il finale per capire cosa ci aspetta eventualmente il prossimo anno.
L'ultimo caso di Kostas (per ora)
Ad ispirare l'ultima puntata (o doppio episodio che dir si voglia) è in particolare il romanzo di Petros Markarīs Si è suicidato il Che (2003), dopo che dai primi due della saga letteraria, Ultime della notte (1995) e Difesa a zona (1998) è stata tratta la prima parte di stagione. Si continua in parte la storyline aperta nella precedente, che ha visto Iason Favieros uccidersi in diretta televisiva. Prima di diventare imprenditore, l'uomo aveva partecipato alla manifestazione studentesca contro il regime militare nel 1973 - il protagonista lo viene a sapere dal vecchio amico del padre, Lambros Zisis (Massimo Mesciulam). Inizialmente un caso isolato, diventa il primo di una serie quando anche Lukas Stefanakos, un deputato di sinistra, si suicida in tv. Nel frattempo, un'organizzazione terroristica denominata 'Filippo il macedone' che vuole salvaguardare il "purismo" greco contro gli immigrati e le minoranze (tristemente attuale), rivendica l'atto insieme alla morte di due operai kurdi che lavoravano proprio per l'imprenditore.
Troppi indizi dicono a Kostas, ancora in convalescenza, che il gruppo ha solo approfittato dell'occasione per farsi pubblicità ma che al massimo possono aver ucciso solamente i due operai. Stellas, il suo sostituto temporaneo arrivato dall'antiterrorismo su richiesta del Ministro dell'Interno Papagheorghiu, ha bollato il caso come atto mafioso ma presto deve lasciare nuovamente le redini al personaggio titolare.
Una storia di vendetta
Il finale della serie Rai (qui la recensione), scritto da Pier Paolo Piciarelli e Salvatore De Mola, con la collaborazione di Valentina Alferj e diretto da Milena Cocozza, vede Kostas riuscire ad unire i puntini grazie al prezioso aiuto di Klio (Maria Chiara Centorami), la segretaria del suo capo Ghikas (Luigi Di Fiore), che si è dimostrata molto più di quello e una potenziale poliziotta in erba, facendo storcere il naso al vice Petros (Marco Palvetti) e a Nikos (Giulio Tropea).
Klio scopre che Favieros comprava immobili a pressi bassi per poi rivenderli al doppio ai suoi dipendenti non benestanti, mentre il giornalista ed informatore del protagonista Sotiropolos scopre che la moglie di Stefanakos e quella di Favieros sono socie di un'azienda che fa da consulente per entrare nell'Unione Europea. C'è un nome comune ai due deceduti: Minas Logaras, il misterioso e apparentemente irreperibile autore delle biografie di Favieros e di Stefanakos, mandate a loro poco prima della morte. Kostas riceve proprio da lui la bozza di quella di Apostolos Vakirtzis, capendo che sarà il prossimo a suicidarsi e si precipita a casa sua. Nonostante un atto eroico, non riesce però a salvarlo e l'uomo morirà in ospedale.
A quel punto tutti i tasselli vanno al proprio posto grazie ad una nuova chiacchierata con Zisis: i tre suicidi hanno tutti a che fare con Athos Iannelli, un ex rivoluzionario che si era tolto la vita negli anni '70, guarda caso anche padre della direttrice della banca di Favieros, Koralia (Daniela Scarlatti). La donna aveva intrapreso una relazione con un'ex ufficiale dell'ESA, Skoludis, che venne gambizzato nel novembre (data che figurava nelle biografie originali) 1978 proprio dal trio ma nello scontro morirono anche due minorenni innocenti. La Iannelli ha usato lo pseudonimo dei due ragazzi rimasti uccisi per cercare vendetta e giustizia per loro, ricattando Favieros, Stefanakos e Vakirtzis: se non si fossero suicidati in diretta televisiva, ne avrebbe risentito la loro carriera ed immagine pubblica.
Kostas: alla scoperta delle location della serie Rai con Stefano Fresi
Chiusura in famiglia nella fiction Rai
Intanto anche in campo familiare c'è una sorta di epilogo: Caterina (Blu Yoshimi) si laurea e sembra fare sul serio con Phanis (Michele Rosiello) il medico che ha salvato il padre. Adriana (Francesca Inaudi) viene richiamata da Melina in negozio e, su suggerimento di Kostas, sembra voler accettare dopo i dubbi iniziali. Rispetto ai romanzi, questo commissario è molto più aperto e meno maschilista, tanto da volere un'indipendenza economica e personale per la moglie.
Inoltre, anche il passato a servizio della dittatura del padre Stefanos (che nei libri il protagonista aveva invece vissuto in prima persona) trova risoluzione sempre grazie al dialogo con l'ex militante comunista divenuto prezioso confidente dell'uomo negli anni. Il padre non si è mai perdonato l'essere rimasto inerme durante le torture, pur non avendovi partecipato attivamente. Anche Caterina attraverso la tesi di laurea sulla storia politico-sociale greca cerca in tutti i modi di carpire qualcosa di più sul nonno, che ha conosciuto poco.
Verso la seconda stagione
I libri che potrebbro ispirano la prossima stagione di Kostas, in ordine temporale, sono: La lunga estate calda del Commissario Charitos (2006), La balia (2008), Prestiti scaduti (2010) e L'esattore (2011). Nel primo, è la stessa Caterina a finire in mano a dei terroristi mentre è in vacanza col fidanzato per festeggiare il dottorato in legge su un traghetto per Creta; il commissario e la moglie si precipitano a seguire da vicino le operazioni di liberazione degli ostaggi mentre un pericoloso serial killer sembra attaccare il mondo della pubblicità. Nel successivo, è Charitos stesso ad essere in vacanza con Adriana ad Istanbul quando viene contattato da un uomo che gli chiede di indagare sulla scomparsa della sua vecchia balia.
Nel terzo arriviamo all'epoca raccontata nella fiction (il 2009-2010): una serie di misteriose decapitazioni a diversi direttori di banche mette in allarme Kostas, proprio mentre festeggia il matrimonio della figlia. Ancora crisi economica greca nel settimo romanzo, dove un cadavere avvelenato con la cicuta viene trovato in un sito archeologico. Curiosi per le nuove potenziali puntate del vostro nuovo Commissario preferito?