It di Andres Muschietti, basato sull'omonimo romanzo di Stephen King, è tante cose: è un Bildungsroman che mescola tormenti adolescenziali, avventure estive e terrificanti incubi; un film horror che gioca sulle paure primordiali della gente, puntando molto sulla grande interpretazione di Bill Skarsgård nei panni del clown Pennywise, principale manifestazione della malefica creatura che infesta la città di Derry; un adattamento che rispetta lo spirito della prosa di King dandogli allo stesso tempo un sapore più moderno (il secondo film, con i Perdenti adulti, sarà ambientato nel 2016 e non nel 1985 come nel libro); e un nuovo capitolo nel filone "nostalgico" che sta influenzando il cinema e la televisione negli Stati Uniti (il paragone più ovvio, per quanto errato poiché il prodotto in questione è fortemente debitore dell'immaginario di King anziché il contrario, è con la serie di Netflix Stranger Things). E in mezzo al brivido ci sono anche dei piccoli Easter Eggs, legati alla mitologia del Re del brivido, al periodo storico e altri elementi. Ecco le chicche nascoste più significative.
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1. L'anno giusto
Come spiegato nel libro e nel film, It si sveglia ogni 27 anni per nutrirsi dei bambini. Un numero abbastanza importante se si pensa alla data d'uscita del lungometraggio, arrivato nelle sale americane quasi esattamente 27 anni dopo la messa in onda del precedente adattamento televisivo, trasmesso da ABC il 18 e 20 novembre 1990. Inoltre, la prima mondiale del film di Muschietti ha avuto luogo poco meno di un mese dopo il ventisettesimo compleanno di Bill Skarsgård, interprete di Pennywise.
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2. I nuovi ragazzi
Durante il loro primo incontro, Ben Hanscom e Beverly Marsh stringono una prima forma d'amicizia tramite la loro passione condivisa per il gruppo musicale New Kids on the Block (per l'esattezza la canzone You Got It (The Right Stuff), datata 1988). La scelta non è solo coerente con l'anno in cui è ambientato il film, ma ha anche un legame più profondo con l'opera di King: uno dei New Kids è infatti Donnie Wahlberg, che nel 2003 ha interpretato Douglas "Duddits" Cavell ne L'acchiappasogni, un'altra storia ambientata a Derry. Guarda caso, nel romanzo originale si allude persino a una possibile sopravvivenza di It, suggerita tramite un graffito con la scritta "Pennywise Lives!".
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3. Tutto in famiglia
Oltre alla musica, un altro elemento utile per ricordarci in che epoca ci troviamo riguarda le uscite cinematografiche, tutte tratte dal catalogo Warner Bros. e/o New Line (all'epoca un'entità indipendente). Per l'esattezza, a giugno il cinema locale proietta Batman di Tim Burton e Arma letale 2 (un piccolo errore di cronologia, poiché il secondo capitolo del franchise creato da Shane Black e Richard Donner è uscito un mese dopo), mentre alla fine dell'estate tocca a Nightmare 5: il mito, un altro film dove l'antagonista sfrutta le paure delle sue vittime. Inoltre, nelle camere da letto dei giovani protagonisti fanno capolino anche i poster di Gremlins e Beetlejuice - Spiritello porcello. La scelta di Batman è forse anche un omaggio a Tim Curry, storico interprete di Pennywise nella miniserie del 1990, poiché l'attore inglese fu uno dei candidati per il ruolo del Joker nel film di Burton.
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4. A volte ritornano
Per volontà esplicita dei produttori, il film non contiene allusioni dirette all'adattamento televisivo (il produttore Seth Grahame-Smith ha dichiarato in un'intervista che una sua proposta, di mostrare un ristorante chiamato Tim's Curry, fu bocciata subito). L'unica eccezione appare nella scena in cui Pennywise tormenta Eddie Kaspbrak, in una stanza dove sono presenti diversi pupazzi a forma di pagliaccio, tra cui uno che riproduce le fattezze del clown del 1990. Inoltre, Muschietti rende omaggio alla propria filmografia tramite una delle manifestazioni di It, ossia la donna deforme che esce da un quadro per inseguire Stan Uris. Questa entità assomiglia moltissimo alla creatura che dà il titolo al lungometraggio precedente del regista, La madre e al tempo stesso, per ammissione dello stesso Muschietti, è ispirata alle opere di Amedeo Modigliani. (l'interprete di "Mama", l'attore spagnolo Javier Botet, appare in questo film nei panni del lebbroso).
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5. Animali simbolici
Nel libro ha un ruolo molto importante la tartaruga Maturin, un'entità arcaica impegnata in una lotta millenaria contro It. Per questioni di budget la mitologia legata alle origini dell'antagonista è stata rimossa (ma sarà presente almeno in parte nel sequel), e con essa Maturin, che appare solo in maniera indiretta sotto forma di giocattolo. Durante lo scontro finale con Pennywise c'è invece un'allusione a ciò che dovrebbe accadere 27 anni dopo, poiché il perfido clown si trasforma parzialmente in un ragno. E qui non c'è che da sperare che, come si augura anche Tim Curry, la resa del mostro sia più riuscita di quella consentita dai budget televisivi della fine degli anni Ottanta...