La vecchiaia è una brutta bestia per tutti. A dimostrare quest'assioma in Late Bloomers ce lo dimostrano due star affascinanti e ancora in piena forma come Isabella Rossellini, presidente di giuria del Festival di Berlino, e il maturo William Hurt. Late Bloomers è una commedia garbata e frizzante incentrata su una coppia di mezza età che comincia a sentire il peso degli anni che passano e si guarda intorno in cerca di qualche diversivo. A presentare la pellicola insieme alla bella protagonista è presente al festival la regista Julie Gavras, figlia del grande Costa-Gavras.
Julie, quale è il legame tra il tuo ultimo film e il lavoro precedente?
Julie Gavras: Prima di Late Bloomers ho realizzato Tutta colpa di Fidel, pellicola che vede protagonista una bambina di nove anni costretta dai genitori ad affrontare un grande cambiamento. In fin dei conti non ci sono differenze tra lei e il personaggio interpretato da Isabella perché le due figure hanno gli stessi problemi. E' solo l'età che cambia.
In Polonia abbiamo un detto: diventare vecchi non è divertente. Potete parlarci della vostra esperienza sul set e del tuo invecchiamento forzato per interpretare il personaggio di Mary?
Isabella Rossellini: Per me realizzare il film è stata un'esperienza divertentissima. Non capitano molte sceneggiature dedicate all'età che avanza e alla vecchiaia, perciò ho accettato di girare il film perché mi aveva divertito molto lo script, ma anche perché era diretto e prodotto da donne. E' stato bello girare un film così femminile. Quest'opera parla di una coppia, ma inserita in un contesto familiare, e questo è stato uno degli elementi che mi ha spinto a recitarvi.
Come è nata l'idea di girare Late Bloomers?
Julie Gavras: Quando ho cominciato a scrivere la sceneggiatura sapevo di voler realizzare una commedia romantica incentrata sull'età. Dal momento che parlo di sessantenni mi sono dovuta documentare su dei libri. Io non ho ancora un'esperienza diretta dell'invecchiamento, ma ho visto cosa è successo a mio padre. All'inizio viaggiare e abbandonare il peso delle responsabilità può essere divertente, ma a lungo andare diventa un po' deprimente.
Isabella, tu sei un'attrice bellissima perciò probabilmente a te non è mai capitato, ma cosa si prova a calarsi nei panni di una donna che risulta invisibile agli occhi del marito?
Isabella Rossellini: Personalmente non mi è piaciuto camminare per le strade di Roma e attirare i fischi e l'ammirazione degli uomini o addirittura essere toccata. Quando ho cominciato a invecchiare non è stato poi così male perché le attenzioni verso di me sono diminuite perciò non penso di aver sofferto la crisi della mezza età. In genere, però, per le donne è più difficile invecchiare perché gli uomini di potere, anche nel cinema, amano le ragazze giovani. Non ci sono molti ruoli per attrici della mia età e a lavorare sono sempre gli stessi nomi, Meryl Streep Judi Dench, Helen Mirren.
Cosa significa per te invecchiare?
Isabella Rossellini: Quando siamo giovani non si parla mai della vecchiaia. E' ovvio che man mano si diventa vecchi il fisico e le facoltà comincino a decadere, ma nessuno pensa alla libertà che si acquista. La libertà di poter finalmente fare ciò che si vuole. E' una cosa che disorienta, ma le donne nell'ultima parte della vita riescono a fare cose che prima non si potevano permettere. Io ad esempio ho girato Green Porno.
Isabella Rossellini: Julie non ha mai diretto opere teatrali, però prima di iniziare le riprese abbiamo provato per due settimane non tanto per imparare la parte quanto perché le prove servivano a creare la famiglia, il legame con gli altri attori. Non c'è stata improvvisazione, abbiamo lavorato a lungo per far funzionare i tempi comici e per inserire i gesti e le gag presenti nel film.
Isabella, hai paura del cambiamento?
Isabella Rossellini: Nel suo libro di memorie mia madre sosteneva che gli attori europei cambiano sempre ruolo mentre le superstar americane interpretano sempre la stessa persona. Humphrey Bogart è Humphrey Bogart qualunque film interpreti. Io non so dire a quale delle due tradizioni appartengo, ma mi piace provare il cambiamento e spero di trovare molti ruoli per attrici della mia età.
Come regista cosa hai rubato dagli uomini della tua vita?
Isabella Rossellini: Penso di aver imparato molto da loro, ma i miei lavori registici sono piuttosto oscuri. Ho impiegato molti anni per riuscire a capire cosa volevo dalla vita e quando sono approdata alla regia ho fatto confluire nei miei lavori molte cose che mi appartenevano già in passato.
Nel film ti vediamo alle prese con la piscina per dimagrire e tornare attraente agli occhi di tuo marito. Ma nella vita quale è il segreto della tua bellezza? Come combatti il passare del tempo?
Isabella Rossellini: In realtà faccio esercizio fisico, ma solo perché da giovane sono stata operata per un problema alle vertebre, non per una questione estetica. Mi piacciono molto la moda e l'eleganza, ma non ho alcun desiderio di sembrare più giovane. Se una persona mi dice che dimostro la mia età mi fa piacere. Non credo che ci sia niente da vergognarsi.
Come è stato recitare a fianco di William Hurt?
Isabella Rossellini: William Hurt è un attore meraviglioso, ma devo dire che nelle scene d'amore era molto nervoso, anche se non è la prima volta che gli capita di girarle. Lavorare con William è molto semplice perchè lui è talmente bravo da guidarti sempre ad avere la reazione giusta, a recitare perfettamente in ogni scena.