Da Inside Out 2 a C'è ancora domani: gli incassi stagionali italiani all'insegna dei “film evento”

I dati del box office di stagione 2023/2024 dimostrano quanto i dieci titoli che hanno guadagnato di più sono frutto di una scelta da parte del pubblico che punta alla certezza (ignorando le centinaia di opere che escono nella più totale indifferenza).

I protagonisti di Inside Out 2

Agosto, chiuso per ferie, tutti al mare? Insomma. Prima, c'è da riflettere sui film con il maggior incasso della stagione cinematografica 2023/2024. Di immediato acchito, e basandoci sui dati Cinetel, esce fuori una certa varietà: ci sono i grandi marchi, le saghe, ma ci sono anche i casi avulsi dai franchise e, soprattutto, ritroviamo il cinema italiano. Un segno positivo rispetto alla stagione precedente, iniziata nel 2022, e in parte segnata ancora dal Covid (sembra passata un'eternità, e invece). Un segno positivo che, però, continua a vivere di isolati titoli: non c'è un flusso organico, e il grande schermo diventa l'alternativa solo quando c'è il cosiddetto film evento che catalizza l'attenzione.

Ce Ancora Domani
I protagonisti di C'è ancora domani

Per il resto, complice l'eccessiva e smodata offerta (abbiamo perso il conto di quanti film, puntualmente ignorati, sono usciti solo nel mese di luglio), le sale vivono una sorta di letargo, svegliate sporadicamente, e concentrate esclusivamente su una manciata di film. La scossa maggiore, per la stagione andata dal 1 agosto 2023 al 31 luglio 2024, è arrivata da Inside Out 2: 43,7 milioni di incasso, e maggiori successo animato in Italia (nonché settimo film dal più alto incasso all-time). Un successo se vogliamo inaspettato, capace di battere la rivelazione di Paola Cortellesi con C'è ancora domani, al secondo posto con un box office di 36,7 milioni. Nettamente staccato Christopher Nolan con Oppenheimer: terzo con 28,5 milioni intascati.

Incassi cinema 2023/204: una stagione divisa in due

Wonka 2
Wonka, quarto nella top 10 stagionale

Il problema, in qualche modo sintomatico, è che nella top 10 del box office italiano i film dalla quarta posizione non hanno superato i 15 milioni di incasso. Wonka con Timothée Chalamet uscito a Natale ha portato a casa 14,9 milioni, posizionandosi appunto quarto, precedendo l'altro fenomeno di stagione (fenomeno in tutti i sensi), ossia Barbie di Greta Gerwig: uscito a luglio 2023, è a cavallo tra le due stagioni con un totale di 32 milioni, segnandone 12,9 per la stagione cinematografica appena conclusa. Se parlavamo di saghe, l'animazione in franchise in Italia continua ad essere (quasi) una certezza: al sesto posto c'è il cartoon DreamWorks Fung fu Panda 4, con 11,6 milioni. Altro sequel al settimo posto, e altro film evento che ha garantito alle sale una boccata d'aria in un periodo di forte magra (febbraio/marzo). Parliamo di Dune - Parte 2 firmato da Denis Villeneuve, con 10 milioni tondi al box office.

Inside Out 2 avrà un sequel? Ecco come potrebbe essere il terzo film della saga

Il sorpasso di Deadpool

Gli ultimi tre film nella top 10? All'ottavo posto c'è Wish (secondo film Disney in classifica), che non è riuscito a superare i 9,5 milioni. Sul fotofinish, Deadpool & Wolverine, con 9,4 milioni, è riuscito ad entrare nella top 10, superando di poco Yorgos Lanthimos con il suo Povere creature!, finito in decima piazza, e capace di incassare 9,2 milioni. Un botteghino importante, che ha permesso al film di imporsi in Italia con un risultato tra i più alti in Europa per quanto riguarda il titolo.

E gli altri film?

Cosa si evince, allora, dai risultati? Ciò che abbiamo scritto all'inizio. Il pubblico italiano il cinema lo sceglie seguendo il momento: si va in sala cercando l'esperienza collettiva relativa ad un titolo da platea gremita. Se escludiamo gli esempi di inizio 2024 come Perfect Days e Il ragazzo e l'airone, i film delle top 10 sono in qualche modo "certezze" di un quadro prevedibile. L'analisi della stagionalità, oltre a fare da statistica, serve infatti a rimarcare quanto dietro i grandi numeri di pochi film si nascondano centinaia di pellicole che escono senza essere recepite o almeno notate dagli spettatori. Si potrebbe aprire una parentesi sui motivi che riguardano questa distribuzione invisibile (poco interesse? poca qualità? assenza di strategia comunicativa?), ma è certo che il sistema non può reggere un numero così elevato di uscite, se solo una minimale parte poi riesce ad ottenere risultati accettabili.