A monopolizzare buona parte di questa terza giornata di Lucca Comics & Games è stato il cast de Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere. Cynthia Addai-Robinson, interprete della regina reggente Miriel, Ismael Cruz Córdova, interprete dell'elfo Arondir, e Sophia Nomvet, volto di Disa, futura regina dei nani, hanno incontrato in un Teatro del Giglio pieno, un folto gruppo di fan della serie e delle opere di Tolkien. Tanti erano infatti anche i cosplayer presenti in sala e l'affetto del pubblico per questi straordinari attori si è fatto sentire a più riprese in un incontro ricco e interessante dove ciascuno di loro ha potuto raccontare la propria esperienza in questa serie. Dal coinvolgimento sul set fino allo studio del materiale tolkeniano, vero punto di partenza per creare dei personaggi che in alcuni casi, come per Arondir e Disa, non compaiono nelle opere di Tolkien ma sono stati creati appositamente per la serie cercando di incarnare al meglio lo spirito dell'opera cartacea.
Durante la conferenza, ovviamente, si è parlato per intero della prima stagione disponibile su Prime Video, quindi se non siete in pari con la serie e volete evitare spoiler vi consigliamo di tornare su questo articolo una volta conclusa la visione del finale di stagione.
Un fenomeno di portata globale
Cynthia Addai-Robinson ha preso per prima la parola sottolineando come le vicende della Terra di Mezzo siano conosciute e apprezzate in tutto il globo: "Sono molto felice di poter condividere ciò per cui abbiamo lavorato per lungo tempo, è bello sapere come questa storia risuoni in tante culture in giro per il mondo." Anche Ismael Cruz Córdova ha parlato dell'importanza internazionale di questa produzione: "Questo show è stato un tesoro per le nostre vite e per le vite di tante persone nel mondo. È più di una serie, è una famiglia, un movimento, una nuova era nel fantasy. Sono felice di avere partecipato e completato questa prima stagione: L'elemento mancante eravate voi, il pubblico, ma ora siete qui." Una spumeggiante Sophia Nomvete ha invece rimarcato l'importanza dei testi di Tolkien: "Questo è l'inizio, il principio di qualcosa. Lavorare a questo progetto è stato incredibile così come imparare il linguaggio di Tolkien. Nel nostro script era come se l'autore di questo mondo vegliasse sulle nostre scelte, anche quelle più creative. Essere qui a presentarlo è fantastico perché mancavate voi, siamo una comunità, con i vecchi e i nuovi fan di Tolkien."
I punti di contatto con i propri personaggi
Miriel, come altri personaggi femminili, nella serie ha ricevuto molto più spazio, dando così alla sua interprete l'opportunità di poter caratterizzare il personaggio in modo più complesso e sfaccettato: "Quando sono stata scelta per il ruolo eravamo in lockdown, non sapevo cosa potevo aspettarmi dal futuro ed è propio allora che ho ricevuto la telefonata che ha fatto veramente la differenza nella mia vita. Avevo tante cose nell'animo e nella mente mentre preparavo Miriel: è stato sfidante portare ciò che è mio in questo personaggio così particolare di questa donna, che ha un ruolo così solitario, che vuole fare il bene del suo popolo. Numenor è al massimo del suo splendore, ma ci sono venti di tempesta all'orizzonte. Lei è però forte e integerrima e cerca di fare del suo meglio."
Arondir è un elfo silvano che nella serie è interpretato da un attore nero e questo inizialmente ha creato non poche polemiche sul web. Ismael Cruz Cordova ha parlato di questo e delle caratteristiche che lo accomunano ad un personaggio tanto forte e carismatico: "Penso ci siano molte somiglianze tra me e il mio personaggio e quando l'ho conosciuto mi sono sentito subito a casa. Anche io sono cresciuto tra le montagne nella zona di Puerto Rico e ho avuto una forte rapporto con la natura. Essendo un attore nero mi sentivo dire che non potevo essere un elfo, ma proprio come Arondir metto impegno in quello che faccio, io ho lottato nella mia vita personale così come lui lotta nella serie. Niente può fermare questo personaggio, combatte per i suoi valori e in questo mi ritrovo molto in lui."
Ultima, ma non per importanza, a parlare delle similitudini con il suo personaggio è stata Sophia Nomvete: "Disa è decisamente una forza con cui fare i conti. Ha un lato domestico e materno, è una moglie, ma c'è anche un'altra parte di lei che emerge: ha un dono potente, ha la risonanza con la montagna, lei canta e la montagna la ascolta e le risponde, questo ci fa capire che se noi eleviamo i nostri cuori e usiamo la voce possiamo spostare le montagne. È la voce del popolo, ama la tradizione, anche se è patriarcale, ma ricerca e vuole il progresso. Ho creato questo personaggio insieme a quello che sarebbe stato mio marito sul set, il personaggio di Durin e insieme agli showrunner. Mi sono sentita molto sostenuta in questo ruolo."
Il volto di Sauron
Nell'ultimo episodio della stagione abbiamo avuto finalmente la rivelazione dell'identità di Sauron che ora ha le sembianze di Charlie Vickers. Molti lo avevano intuito mentre per altri è stata una sorpresa. Il cast ne ha ovviamente parlato esprimendo tutto il loro stupore, così come l'importanza di gettare le basi per il futuro della serie: "Me lo aspettavo, anche se mio marito in quanto fan ci è arrivato prima. Alla fine di questa prima stagione abbiamo posto le basi per la storia che verrà, ora sappiamo perché combattiamo. Il mio personaggio ha accolto la richiesta di Galadriel e tutto si è risolto in una sconfitta che avrà delle conseguenze. Ma se vogliamo che la storia sia interessante deve esserci una speranza e alla fine c'è" dice Cynthia Addai-Robinson. La più stupita è sembrata Sophia Nomvete: "Charlie è Sauron, però per un po' su internet è girata la voce che fossi io. Quello che adoro di questo show è che questi personaggi sono delle estensioni di noi stessi, mettiamo molto di noi in loro e non potevo credere che Charlie fosse Sauron, e invece è così."