Ricordate Il mio amico Nanuk, il film del 2014 che raccontava di un ragazzo di 13 anni, Luke, e un cucciolo di orso polare? Quel film nasceva da un soggetto di Brando Quilici, poi completato con la collaborazione alla regia di Roger Spottiswoode, e aveva raccolto feedback positivi e aveva ricevuto una buona accoglienza da parte del pubblico che aveva amato una storia di quel tipo. A otto anni di distanza, Quilici prova a riproporre quella formula riuscita, costruendo un altro family movie con protagonisti due cuccioli, uno di umano, uno di tigre, per una splendida amicizia e avventura in grado di stupire ed emozionare lo spettatore, conducendolo in luoghi splendidi e suggestivi, per bellezze naturali e intriganti sfumature socio-culturali. Con Claudia Gerini nel cast accanto al giovane Sunny Pawar, Il ragazzo e la tigre è stato presentato ad Alice nella Città nell'ambito della Festa di Roma 2022, prima di approdare in sala dal 14 ottobre.
Una grande avventura
Il protagonista de Il ragazzo e la tigre è Balmani che a nove anni scappa dall'orfanotrofio in cui vive per tornare a Kathmandu, la sua città. Sul suo cammino, però, incontra un cucciolo di tigre del Bengala, catturato a una banda di bracconieri intenzionato a venderla al mercato nero. Balmani riesce a salvare la tigre dai suoi avidi carcerieri e decide di portarla con sé al monostero di Taktsang, un luogo dal sapore fiabesco di cui sua madre gli parlava sempre, noto come Tara della Tigre, perché lì il cucciolo sarà al sicuro, protetto dai monaci buddhisti himalayani. Il viaggio per raggiungere il monastero non è però semplice e si rivelerà una grande avventura in cui i due cuccioli, di uomo e di tigre, potranno scoprire le meraviglie, ma anche i tanti pericoli, della natura e della vita. Balmani non sarà solo in questa avventura, perché ci sarà Hannah a supportarlo, la direttrice dell'orfanotrofio che non si dà pace e non rinuncia a ritrovare il ragazzo.
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L'amicizia tra due cuccioli
Si apre il cuore nel vedere su schermo i due cuccioli e la loro amicizia, nel vedere le loro interazioni, il loro legame e affiatamento. Brando Quilici riesce a cogliere momenti preziosi tra loro, si affida con sguardo attento alla tenerezza del tigrotto e lo splendido sorriso che buca lo schermo del giovane Sunny Pawar, li mette al centro del racconto e li rende motore principale della narrazione. Se Il ragazzo e la tigre si dimostra un film in grado di emozionare è perché Pawar è bravo a rendere credibile questa costruzione narrativa e si dimostra capace di reggere il peso del film sulle sue giovani spalle. Lo aiutano a sostenere l'impegno gli altri membri del cast, messo insieme con accortezza, scegliendo i volti giusti tra gli interpreti meno noti, ma affidandosi anche all'esperienza e l'energia di Claudia Gerini, un'intuizione che funziona e dona visibilità e valore al film.
Lo spettacolo di luoghi suggestivi
Non è solo l'emozionante e tenera amicizia tra Balmani e il cucciolo di tigre a rendere speciale il film di Brando Quilici, ma anche gli ambienti che si trovano a percorrere, gli scenari di questa avventura, fatta di emozioni e pericoli: splendidi scenari mozzafiato, suggestivi località da scoprire, tra volti, animali e tradizioni. Non c'è solo la bellezza della natura a fungere da mero fondale al racconto, ma luoghi e popolazioni da scoprire, con le loro usanze e tradizioni, con la loro intima e preziosa cultura da veicolare con delicatezza e rispetto. Il ragazzo e la tigre ci porta in luoghi tutti da scoprire e da indagare, che stuzzicano lo spettatore e lo spingono a un approfondimento ulteriore. È sicuramente un valore aggiunto, qualcosa che resta al termine della visione e lascia la sensazione di non essersi solo emozionati per la storia dei protagonisti, ma anche arricchiti nel conoscere angoli e culture del nostro pianeta che dovremmo imparare a preservare.
Conclusioni
È una storia che emoziona e arricchisce quella di cui vi abbiamo parlato nella recensione de Il ragazzo e la tigre. Emoziona per la tenera storia d'amicizia tra un cucciolo d'uomo e uno di tigre, ma lascia con la sensazione di aver scoperto angoli e usanze del nostro pianeta che potevano esserci sconosciute. Brando Quilici è abile a cogliere i momenti dell'amicizia tra Balmani e il tigrotto, ma anche attento nel fotografare e mostrare gli splendidi e pericolosi scenari che i due protagonisti si trovano ad attraversa nel corso della loro avventura.
Perché ci piace
- Lo sguardo di Brando Quilici, sia nel catturare l'emozione della storia d'amicizia che nel trasmetterci i luoghi che ci troviamo ad attraversare.
- Il giovane interprete di Balmani, Sunny Pawar, e il suo co-protagonista a quattro zampe.
- Claudia Gerini, preziosa aggiunta al cast del film.
- Le immagini, spettacolari oltre che veicolo di scoperta per lo spettatore.
Cosa non va
- Ha la semplicità del family movie in grado di coinvolgere tutti e può deludere chi cerca storie più complesse e articolate.