Il DVD di Quei bravi ragazzi special edition

Il capolavoro di Martin Scorsese rieditato in un'edizione speciale a due dischi che migliora il pessimo trattamento digitale precedente ma non va comunque oltre la suficienza.

Un'edizione speciale a due dischi attesissima quella appena sfornata dalla Warner per il capolavoro di Martin Scorsese, penalizzato anni fa da un'edizione davvero deludente, di scarsa qualità e senza extra. Ora quest'edizione a doppio disco migliora la situazione, soprattutto sul piano dei contenuti speciali, ma resta l'amaro in bocca per una resa audio-video che seppur migliorata resta comunque sottotono e largamente al di sotto delle potenzialità del supporto digitale.

Il film ora è presentato su un dvd 9, mentre nella precedente edizione, un dvd 10, si era costretti a girare il disco a metà film. Il video, nel formato 1.85:1, passa finalmente dal formato letterbox all'anamorfico, ma non tocca ancora livelli eccelsi. A convincere poco è la resa cromatica e la definizione non proprio da primato. Già al primo fermo immagine il volto di Ray Liotta sembra "friggere" sotto l'effetto di alcuni artefatti digitali. Quello delle leggere pixellizzazioni dovute alla compressione è un dato che si nota anche in altre occasioni, soprattutto sui difficili fondali a colore uniforme e nelle numerose scene poco illuminate. L'altro palese difetto è lo scarso livello di dettaglio e il croma poco naturale nelle scene all'interno, dove talvolta gli incarnati assumono un colore troppo rossastro. Grana e rumore video non mancano, soprattutto nelle immagini buie, ma va però detto che per tutti gli altri parametri il video supera la sufficienza, e nelle scene luminose all'aperto si fa apprezzare per il buon contrasto e la pulizia generale. In sostanza un passo avanti rispetto alla precedente disastrosa edizione, ma molto meno di quello che ci aspettava.

Qualche piccolo miglioramento va registrato anche sul piano audio. La traccia inglese è in dolby digital 5.1, mentre l'italiana e la francese sono in 2.0. Non va purtroppo registrato nessun coinvolgimento particolare, ma solo una discreta apertura della scena, soprattutto sull'asse anteriore, apprezzabile in taluni effetti che appaiono ben localizzati. Anche i diffusori posteriori vengono timidamente chiamati in causa, ma soprattutto per la colonna sonora, mentre il sub non è che debba fare un grande lavoro, anche se durante spari ed esplosioni non è assente. Superiore ovviamente per dettaglio e apertura della scena la traccia originale.

Buona ma non eccezionale la sezione extra. Sul primo disco ci sono anche due commenti audio, uno molto affollato con il regista, il cast e alcuni tecnici, mentre nel secondo sono protagonisti il vero Henry Hill (impersonato nel film da Ray Liotta) e l'ex agente dell'Fbi Edward McDonald. Entrambi purtroppo, come da triste tradizione Warner, non sono sottotitolati. Sul secondo disco trovano posto invece tre documentari. Il primo di oltre mezz'ora è un classico dietro le quinte molto interessante condito da interviste a regista e attori.
Il secondo, più breve, parla dell'influenza che il film ha avuto sul cinema: parlano i registi Joe Carnahan, Joe Favreau, Antoine Fuqua, i fratelli Hughes e Richard Linklater.
Il terzo speciale, gangster al lavoro, è incentrato sull'altro lato della vita di un gangster, ovvero il quotidiano. Completa il tutto una breve ma curiosa featurette "Dallo storyboard allo schermo", che mostra come le idee sulla carta del regista vengono concretizzate sulla scena. In sostanza una sezione extra più che sufficiente, ma per un film del genere si poteva fare ancora di più.