Il coraggio della verità
George Clooney sembra non sbagliare un colpo e la sua opera seconda, Good Night, and Good Luck, fa seriamente pensare che l'affascinante dottor Ross sia più bravo come regista che come attore. Clooney ci regala, infatti, una pellicola rigorosa ed elegante, lucida e compatta, raffinatissima nella confezione e magnificamente recitata da un ottimo cast.
Pamphlet corale contro il maccartismo, il film non affronta direttamente l'argomento, ma sceglie un approccio più discreto focalizzando l'attenzione su Edward R. Murrow, autorevole giornalista televisivo che nel 1953 conduceva, per la CBS, un programma di approfondimento sociopolitico, See It Now. Supportato da una coraggiosa redazione, Murrow sceglie di rendere pubblica la vicenda di un pilota della marina allontanato dal servizio perché giudicato colpevole, senza alcun processo, di simpatie comuniste e allontanato dal servizio. Il successo del programma spingerà Murrow ed i suoi collaboratori a puntare più in alto, analizzando in diretta i lati oscuri della politica di McCarthy e la sua indiscriminata crociata contro il pericolo rosso, ovviamente ciò non sarà privo di conseguenze per l'intera redazione di See It Now.
Il film, caratterizzato da una struttura perfettamente circolare, si apre e si chiude sulla figura di Murrow, modello di giornalismo integerrimo e responsabile, su cui Clooney, anche lui figlio di un giornalista, da anni cercava di realizzare un film; ad interpretare l'anchorman della CBS un eccellente David Strathairm, circondato da un cast di ottimi comprimari che va da Robert Downey Jr. a Patricia Clarkson, da Jeff Daniels a Ray Wise. Clooney ritaglia per sé il ruolo di Fred Friendly, produttore di See It Now e compagno d'avventura nella realizzazione del programma che ha causato l'inizio della fine della politica di McCarthy.
Un film maturo, dunque, che niente concede al sentimentalismo ed a tutti quei vezzi cinematografici tanto di moda nella contemporanea produzione made in USA ricca di soldi, ma povera di idee, un lavoro dove neanche un'inquadratura sembra fuori posto, con la straordinaria fotografia del veterano Robert Elswit che riproduce il bianco e nero sgranato della tv degli albori.
Nonostante il basso budget e le difficoltà produttive, Good Night, and Good Luck risulta un'opera attuale e coraggiosa,capace di far riflettere sulla politica passata (e presente) e sul ruolo che il mezzo televisivo deve assumere nei confronti del pubblico, mostrando cosa accade quando la paura di un qualsivoglia nemico diviene strumento di controllo.
Movieplayer.it
5.0/5