Quello di quest'anno è stato un Ferragosto di fuoco. Anzi, di fuoco e sangue: il 15 agosto, a Londra, centinaia di persone stipate in Leicester Square hanno partecipato alla première di House of the Dragon, spin-off di Game of Thrones ambientato 172 anni prima di Daenerys Targaryen. La prima stagione, composta da dieci episodi, arriva in esclusiva su Sky e Now il 22 agosto, in contemporanea con gli USA.
Tratta dal libro di George R.R. Martin (che questa volta ha supervisionato e approvato tutti gli episodi) Fuoco e sangue, la serie si concentra in particolare sulla famiglia Targaryen. Siamo all'epoca di re Viserys I (Paddy Considine), che non ha un erede maschio e si preoccupa per la successione. La sua unica figlia, Rhaenyra (Milly Alcock nella versione adolescente), cavalca i draghi, ma nessuna donna si è mai seduta sul Trono di spade. Di contro suo fratello, Daemon Targaryen (Matt Smith), è impulsivo e violento e il re non si fida a lasciargli il comando.
Siamo stati all'anteprima e sul red carpet di Londra il regista e showrunner Miguel Sapochnik, autore di alcuni degli episodi più belli di Game of Thrones, come La battaglia dei bastardi, ci ha detto qualcosa in più su quante stagioni avrà House of the Dragon: "Abbastanza stagioni in modo da poter soddisfare il pubblico, ma non troppe, così non ci si annoierà".
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Presente anche l'attore Tom Glynn-Carney, che ha il ruolo cruciale di Aegon II Targaryen (non vi sveliamo chi è, perché se non avete letto il libro è una sorpresa): "Siamo seduti sulle spalle dei giganti: è importante rispettare la serie originale e penso che l'abbiamo fatto. Abbiamo cercato di non farci intimorire. House of the Dragon è imprevedibile e pericolosa: è proprio come dovrebbe essere. Non posso rivelare quando, ma mi vedrete nella prima stagione: sì, vedrete Aegon in tutta la sua gloria! La sua entrata in scena si può descrivere come pericolosa".