The weise sailor flees the storm as it gathers
Se c'è una caratteristica che sicuramente identifica lo spin-off House of the Dragon, in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti, rispetto alla serie madre Il Trono di Spade, sono i salti temporali di episodio in episodio, quasi andando contro l'dea dell'epica cavalleresca del mondo di George R.R. Martin. Questa caratteristica ha raggiunto l'apice nel sesto episodio, in cui c'è stato un sostanzioso salto in avanti accompagnato da un re-casting di alcuni interpreti più giovani. Andiamo allora a indagare il rapporto tra la serie e gli spostamenti nel tempo e ciò che questo comporta. Siete avvisati: continuando la lettura incapperete in spoiler sull'episodio numero 6, quindi inutile che urliate Dracarys!
Salto nel tempo
Già nelle prime puntate di House of The Dragon il tempo scorreva velocemente, prima con il matrimonio di Alicent e Viserys avvenuto off screen, poi con il loro primogenito che già festeggiava i primi anni di vita. Altri salti importanti hanno riguardato la storyline di Daemon e le sue difficili e contrastanti vicissitudini sia amorose che battagliere. Nel sesto episodio, però, come dicevamo, ci si trova di fronte a un massiccio salto in avanti. Sono passati parecchi anni e ci vengono presentate due ex-amiche cresciute e ancora più divise e in conflitto. Alicent (Olivia Cooke) ha dato svariati figli a Viserys, oramai vecchio ma non morto come ci avevano fatto credere al matrimonio della figlia, ma deve sempre più combattere per la propria posizione a palazzo. Soprattutto perché Aegon (Tom Glynn-Carney), il figlio maggiore ed erede al trono dopo Rhaenyra, è abbastanza sconsiderato e non sembra prendere sul serio la questione della successione al trono. Dal canto suo Rhaenyra (Emma D'Arcy) è ancora sposata con Laenor (John MacMillan) e la coppia ha tre figli di cui uno appena nato, quindi tre possibili eredi dopo di lei che potrebbero ancora una volta avere la precedenza su Aegon. C'è solo un problema: non hanno chiaramente i lineamenti dei Velaryon, immediatamente riconoscibili per la pelle scura e i capelli bianchi, ma capelli corvini come il capo della guardia reale (Ryan Corr), suo amante in silenzio e allo stesso tempo sotto gli occhi di tutti.
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Alla luce del sole
What are children but a weakness a futility, a folly - Through them you imagine you cheat the great darkness of its victory - You persist forever in some form or another - But for them you surrender when you should not.
Ser Criston (Fabien Frankel) è rimasto stringendo un patto con la Regina Alicent, ma entrambi disprezzano totalmente il comportamento dell'erede al Trono di Spade. Soprattutto perché sembra avventato e alla luce del sole e tutti sembrano far finta di niente, in primis Viserys (Paddy Considine), che condona silenziosamente le azioni della figlia. Questa storia al limite dell'assurdo è in realtà tipica dell'universo narrativo creato da George R.R. Martin e si rifà agli amori e tradimenti di palazzo tipici del genere medievale ed epico-cavalleresco. Tanto che ricordano quanto accadde con Cersei e i figli avuti da Jaime, anche se lì la questione era meno evidente, nonostante tutti i sedicenti figli di Robert Baratheon avessero i capelli biondissimi e la bellezza tipica dei Lannister. Figli che diventano così il tema della puntata e che non sanno come comportarsi con gli adulti, perché non comprendono appieno le verità dietro la loro nascita. Figli che vengono trattati in modo diverso durante l'allenamento in cortile da Ser Criston e non capiscono perché. I conflitti a corte quindi sono aumentati e peggiorati, mostrando un'evoluzione della lotta intestina e familiare che rende House of the Dragon così simile a Succession.
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Laenor ha mantenuto la propria parte del patto nonostante quello che Criston ha fatto a Joffrey al matrimonio, ma non riesce a dare un erede a Rhaenyra. La domanda alla fine è la linea di sangue presente fin dalla sigla di House of the Dragon. Se quelli non sono figli biologici di Laenor, sono comunque legittimi eredi al trono dopo Rhaenyra o questo spetterebbe a Aegon, per la sicurezza di Alicent? Problema che si ritrova anche Laena Velaryon (Nanna Blondell), che dopo aver flirtato con Daemon (Matt Smith) al matrimonio lo ha sposato e gli ha dato due figlie femmine. Ancora una volta si consolida il rapporto tra le due più antiche famiglie di Westeros, ma allo stesso tempo c'è una falla nella loro unione. Laena non riesce a dare al marito un erede maschio e per questo si sente un fallimento, nonostante lui non la incolpi e voglia restare in quell'isola sperduta dove si trovano proprio per rimanere lontano dalle questioni di successione. Questi salti temporali dello spin-off - culminati in questo più importante e decisivo nella sesta puntata - servono ad aumentare il ritmo narrativo, a rendere il racconto ancora più dinamico e prolifico di colpi di scena, complici i tanti anni passati off screen e su cui gli autori possono giocare con gli spettatori. Un gioco (del trono) in cui, alla fine, come da proverbio, speriamo non debbano tutti morire.