Fin dal suo esordio House of the Dragon ha mostrato come sia legato a una dinastia in particolare e alla sua linea di sangue, i Targaryen piuttosto che a una guerra tra casate come la serie originale Il Trono di Spade. Già ampiamente esplorato nella sigla di apertura e nel settimo episodio, l'argomento torna preponderante nell'ottava puntata, dedicata a una casata che abbiamo imparato a conoscere (e amare) in questo spin-off, in onda in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW in contemporanea assoluta con gli Stati Uniti. Stiamo parlando dei Velaryon, che sono l'unica altra dinastia fortemente presente in questa serie prequel, già rinnovata per una seconda stagione, e del loro passato, presente e soprattutto futuro che andiamo ad analizzare insieme.
Un po' di storia dei Velaryon
La Casata dei Velaryon è la più antica casata di Westeros insieme ai Targaryen, ed ecco perché i loro rapporti sono secolari e spesso coadiuvati da matrimoni tra le due stirpi, per preservare l'antico sangue valyriano. Lo stemma della Casata è rappresentato da un cavalluccio marino d'argento su uno sfondo verde acqua, a rappresentare lo stretto legame della Casa con il Mare, e il suo motto è "Il vecchio, Il Vero, Il Coraggioso". In comune con i Targaryen i Velaryon possiedono capelli bianchi argentei lunghi, fluenti e lucenti in aggiunta agli occhi dai toni violacei. Nell'adattamento televisivo di Fuoco e sangue di George R.R. Martin, hanno inoltre la pelle scura, un elemento inserito senza tradire la tradizione letteraria della saga poiché aiuta a renderli ancor di più immediatamente caratteristici agli occhi del pubblico. La sede storica della casa è Driftmark, dove si insediarono dichiarando di aver ricevuto il Trono di Legno (il loro corrispettivo del Trono di Spade) levigato dalle maree e fatto per resistere all'umidità, da Re Merling a suggello di un patto. Il loro potere anche commerciale e pratico è quindi tutto incentrato sul controllo del Mare (così come i Targaryen controllano i cieli attraverso i Draghi) e della Flotta più potente dei Sette Regni, controllando il Mare Stretto. Driftmark è la più grande tra le isole della Baia delle Acque Nere, sorge ad ovest di Roccia del Drago, storica sede dei Targaryen, ed è collegata, quando ci sono le maree, solo da una strada rialzata ad Altamarea, secondo dei castelli principali della Casata del Mare, realizzata con la stessa pietra chiara di Nido dell'Aquila. Chi è a capo dei Velaryon riceve il titolo di Lord delle Maree e quello di Lord di Driftmark, attualmente detenuto nella serie da Lord Corlys (Steve Toussaint), soprannominato il Serpente di Mare, che ricopre eccezionalmente anche la carica di Lord Comandante della Guardia Reale grazie al matrimonio con Rhaenys la "Regina che non è mai stata" (Eve Best).
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Il futuro dei Velaryon
Dopo aver analizzato e seguito l'andamento della linea di sangue dei Targaryen, è proprio sul futuro dei Velaryon che va a concentrarsi House of the Dragon. Lord Corlys è stato vittima di una sorta di attentato mentre era fuori: la moglie Rhaenys non lo vede da sei anni, tanti sono passati dal settimo episodio dello spin-off, a testimonianza che gli sceneggiatori non hanno paura ad utilizzare i salti temporali che aumentano il ritmo della narrazione. Ora è in gioco (il gioco del trono, termine che non utilizziamo a caso) la successione al Trono di Legno, simbolo della Casata Velaryon. Vaemond (Wil Johnson), fratello di Corlys e cognato di Rhaeynis, rivendica molto presto il proprio diritto di successione di sangue, nonostante fosse già stato nominato il secondogenito di Rhaenyra (Emma D'Arcy) e Laenor (John MacMillan), ovvero Lucerys (ora interpretato da Elliot Grihault). Il problema che si ripresenta come fu per suo fratello maggiore Jacaerys (Harry Collett), ma qui più rilevante, è ancora una volta il sangue che scorre nelle sue vene. Poiché è risaputo - ufficioso ma non ufficiale a corte, dopo lo scontro dello scorso episodio tra i vari eredi al Trono - che sia il figlio bastardo di Rhaenyra e l'ex capo della Guardia Reale Harwin Strong. Quindi non figlio di Laenor, che Rhaenys crede vittima di un agguato di Rhaenyra e Daemon (Matt Smith) per potersi unire in matrimonio incestuoso e consanguineo, come da tradizione della Casa del Drago per preservare la linea di sangue. Jace e Luke quindi possiedono comunque il sangue dei Targaryen per poter regnare sul Trono di Spade ma non quello dei Velaryon per potersi sedere legittimamente sul Trono di Legno. Soprattutto perché è evidente agli occhi di tutti - per le caratteristiche fisiche accentuate nello show di cui parlavamo prima - che i figli di Rhaenyra non possano essere dei Velaryon.
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Il Trono di Legno
Ancora una volta lo scontro familiare è alle porte, aizzato dallo stesso Vaemond che non ha mai approvato l'opera del fratello con i Targaryen "per finire sui libri di storia" piuttosto che preservare la propria dinastia. Chi è destinato quindi a sedere sul Trono di Legno, simbolo dei Velaryon? A diventare Lord di Driftmark, Lord delle Maree e nuovo Serpente di Mare? Sarà proprio questo episodio a stabilirlo grazie all'intervento di Re Viserys, oramai arrivato quasi alla fine della propria vita (e sovranità), che commuove ed emoziona nell'ottava puntata grazie all'interpretazione di Paddy Considine. Tutto finisce ovviamente nel fuoco e nel sangue, e gli antichi attriti delle due famiglie faticano a trovare un terreno comune, nonostante il proverbiale ramoscello d'ulivo deposto da Rhaenyra e dalla Regina corrente, Alicent (Olivia Cooke). È davvero affascinante e avvincente seguire la storia di questa casata inedita per il pubblico dell'universo creato da Martin e assistere al suo futuro davanti ai propri occhi. Per volere di Rhaenys, che ha rinunciato molti anni prima al Trono di Spade e che ora vuole preservare il Trono di Legno del marito pur mantenendo buoni rapporti con la propria famiglia di sangue. Le figlie di Daemon e Laena, Beala (Bethany Antonia) e Rhaena (Phoebe Campbell), sono così promesse spose ai cugini, Jace e Luke, per il sangue di Velaryon che scorre nelle vene delle future mogli. L'aspetto più incredibile è che House of the Dragon non ha paura di mostrare tutti i figli dei nuclei familiari, e di conseguenza fare dei casting ad hoc e girare delle scene piene di interpreti. Lo spettatore è chiamato a seguire bene la storia delle due dinastie, senza essere facilitato dall'eliminazione di qualche parente ed erede al Trono qui e là come accadeva nella trasposizione televisiva delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Lunga vita ai Velaryon, che ci regalino ancora molte altre soddisfazioni.