Honest Thief, recensione: Liam Neeson che vince non si cambia

Recensione di Honest Thief, nuovo film d'azione e vendetta con protagonista Liam Neeson, disponibile su Sky.

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Honest Thief: Liam Neeson in una scena

C'è un pizzico di nostalgia, per chi scrive, nel dover affrontare la recensione di Honest Thief, thriller a base di azione e vendetta con protagonista Liam Neeson che arriva direttamente su Sky per quanto riguarda il mercato italiano. Nostalgia perché, mentre in Italia i cinema sono chiusi - di nuovo - dalla fine di ottobre 2020, ci sono altre nazioni in cui le sale hanno resistito più a lungo o sono ancora aperte, per quanto con limitazioni. Tra queste nazioni c'è la Finlandia, dove il sottoscritto ha passato le vacanze di Natale insieme alla famiglia. Lì i cinema rimangono aperti, con il limite di dieci persone a spettacolo e l'assenza generale di nuove uscite sostanziose (poiché per ovvi motivi i principali multiplex preferiscono rimanere chiusi in attesa di nuove misure meno restrittive), avvalendosi di titoli minori e lungometraggi con la tenitura forte (mentre scrivo queste righe il cinema che sono solito frequentare in terra finnica propone ancora il film sulla vita di Tove Jansson, uscito a ottobre). Lì, il 29 dicembre, è stato possibile vedere sul grande schermo il buon Neeson alle prese con l'ennesima variazione su un tema che continua a padroneggiare abilmente. Come da titolo, è stato un divertimento molto onesto, a suo modo ideale per chiudere un anno fuori dal comune per quanto concerne l'esperienza in sala.

L'ultimo furto

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Honest Thief: Kate Walsh in una scena

Honest Thief è la storia di Tom Dolan (Liam Neeson), residente a Boston e autore di una serie di rapine eseguite con grande precisione, senza mai farsi notare. Dopo uno di questi colpi Tom incontra Annie Wilkins (Kate Walsh), e decide di lasciarsi alle spalle la vita disonesta. Un anno dopo il primo appuntamento, mentre i due stanno valutando se convivere o meno, lui contatta l'FBI per costituirsi e restituire la refurtiva, sperando in una pena carceraria non troppo severa cosicché possa ricominciare da capo al fianco dell'amata. Samuel Baker (Robert Patrick), l'agente incaricato, non crede alla confessione di Tom, avendo ricevuto innumerevoli telefonate da parte di gente che si spacciava per il ladro, e affida la questione a due colleghi, John Nivens (Jai Courtney) e Ramon Hall (Anthony Ramos). Solo che i due decidono di fare di testa propria e arricchirsi cercando di incastrare Tom, il quale si ritrova costretto a dimostrare la sua innocenza e difendere Annie dalle insidie dei nuovi, inaspettati avversari.

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Honest Thief: Jai Courtney con Anthony Ramos in una scena

L'aspetto notevole della carriera recente di Neeson, che dal 2008 (anno di Io vi troverò) è il volto di un popolare filone del cinema action di matrice statunitense (anche se lui stesso, intervistato al riguardo, è restio all'idea di considerarsi un'icona di genere), è il fattore anagrafico: laddove colleghi come Sylvester Stallone e Bruce Willis rimangono legati a un tipo di cinema che li ha resi delle star nelle fasi iniziali del loro percorso artistico, l'attore irlandese ha mosso i primi passi in tal senso all'età di 55 anni, e non mostra segni di cedimento ora che ne ha quasi 70 (due mesi fa è uscito nelle sale statunitensi The Marksman, dove interpreta un ex-Marine invischiato in un conflitto con un gruppo di narcotrafficanti). Un fattore su cui la performance stessa si ritrova a riflettere, poiché è evidente nella fisicità di Neeson una volontà di andare oltre e cambiare registro, unita però alla consapevolezza che, come i suoi personaggi, ha un talento innegabile per questo tipo di ruolo, con tanto di autocitazione quando arriva l'immancabile conversazione telefonica con il villain e la promessa che diventa minaccia e garanzia di intrattenimento.

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Honest Thief: Liam Neeson e Kate Walsh in una scena

E visibilmente il divo si è trovato bene con il regista Mark Williams, qui al secondo lungometraggio, dato che hanno già una seconda collaborazione in post-produzione. Al cineasta, meglio noto come produttore (vedi la serie Netflix Ozark), si può imputare una certa convenzionalità, anche se non tanto maggiore rispetto a quanto visto in altri titoli di questa fase della carriera di Neeson (dove le grandi firme tendono a scarseggiare, a eccezione di nomi un po' di nicchia come Scott Frank, noto soprattutto come sceneggiatore, e l'apprezzato regista norvegese Hans Petter Moland). E al confronto con altri esponenti del filone, come ad esempio il sodalizio con Jaume Collet-Serra, c'è un'apprezzabile volontà di raccontare una storia più "terra terra", senza tirare in ballo terroristi, scambi d'identità, location improbabili e quant'altro (notevole anche come la compagna del protagonista sia interpretata da un'attrice ultracinquantenne, solitamente un tabù a Hollywood e dintorni). Da quel punto di vista il film è, come dicevamo, molto onesto: è una storia semplice, che funge da escamotage per consentire a Neeson di fare a botte con il cattivo di turno. E in quel momento Williams non delude: le botte ci sono, e funzionano. Il giusto per passare un buon momento in sala o sul divano davanti al televisore.

Conclusioni

Chiudiamo qui la recensione di Honest Thief, un thriller elementare ma efficace che riesce a sfruttare bene il carisma da "pensionato" di Liam Neeson, improbabile icona action che non delude mai.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
3.2/5

Perché ci piace

  • Liam Neeson è perfetto in un ruolo che si adatta ai suoi talenti fisici e drammatici.
  • La premessa è simpatica ed efficace.
  • Le scene action non deludono.

Cosa non va

  • La trama è molto elementare.
  • Peccato che Robert Patrick appaia poco.