Guardiani della Galassia Vol. 3: 5 film che fanno venire voglia di abbracciare i propri animali

In occasione dell'arrivo su Disney+ del capitolo conclusivo della trilogia di James Gunn dedicata ai Guardiani della Galassia e data la tematica animalista presente nel film, andiamo a (ri)scoprire 5 film che fanno venire voglia di abbracciare i propri animali domestici dopo la visione.

Guardiani della Galassia Vol. 3: 5 film che fanno venire voglia di abbracciare i propri animali

Se c'è sicuramente una tematica preponderante di Guardiani della Galassia Vol. 3 di James Gunn questa è sicuramente quella animalista, attraverso il personaggio di Rocket Raccoon, dei suoi ex amici "compagni di cella" e del villain di questo epilogo, l'Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji), un uomo disposto a tutto pur di creare un mondo perfetto, anche dover distruggere quello attuale e ricostruirne uno nuovo daccapo.

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Guardiani della Galassia Vol. 3: un frame del film

Molti spettatori dopo aver visto il film in sala non vedevano l'ora di tornare a casa per poter abbracciare i propri animali domestici per farli sentire amati e protetti. Tale è stata la portata emotiva del film, che affronta appunto un tema sicuramente non usuale per i cinecomic degli ultimi anni e che dona originalità e identità alla pellicola. Ora che quest'ultima arriva in streaming su Disney+ dal 2 agosto, ci sembra l'occasione perfetta per andare a (ri)scoprire 5 film che facciano venire proprio quel desiderio innato a fine visione.

1. Guardiani della Galassia Vol. 3 (2023)

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Guardiani della Galassia Vol. 3: un'immagine del film

Per trovare la compiutezza estrema di cui parlavamo prima, l'Alto Evoluzionario usa gli animali come vere e proprie cavie, togliendo e riassemblando parti del loro corpo con altre meccaniche, passando attraverso quelli che in fondo lui considera mostri per ottenere la perfezione utopistica. Scopriamo in questo Guardiani della Galassia Vol. 3 l'origin story di Rocket Raccoon, che ci era stata solo verbalmente accennata nel primo volume, e di come da cucciolo di procione sia stato sostanzialmente rapito dal villain e messo in gabbia insieme a quelli che diverranno i suoi amici: il coniglietto Floor (Mikaela Hoover), il tricheco Teefs (Asim Chaudhry) e la lontra Lylla (Linda Cardellini). Loro sono convinti che verranno portati in un posto migliore alla fine degli esperimenti (brutali) che devono subire ogni giorno, ma in realtà il loro triste destino è la morte. Come non voler far sentire i propri animali da compagnia le creature più amate al mondo alla fine del film?

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2. Frankenweenie (2012)

Una delicata immagine di Frankenweenie, nuovo capolavoro animato in stop motion diretto da Tim Burton
Una delicata immagine di Frankenweenie, nuovo capolavoro animato in stop motion diretto da Tim Burton

Frankenweenie di Tim Burton, tanto in versione cortometraggio originale del 1984 quanto nel lungometraggio del 2012, rappresenta in entrambi i casi un omaggio in bianco e nero al Frankenstein di Mary Shelley. Si dice che il cane sia il miglior amico dell'uomo e la pellicola del regista di Burbank ne è un perfetto esempio non solo per il protagonista Victor e il suo cane Sparky, un adorabile bull terrier che verrà riportato in vita con delle conseguenze per tutta la cittadina, ma anche per i compagni di scuola del ragazzino e relativi animali domestici, che vorranno copiare l'impresa dello studente considerato strambo: il ratto mannaro di Edgar, Shelley la tartarughina simil-Gamera di Toshiaki, le scimmie di mare simil-Gremlins di Bob, il gatto-vampiro di Stranella, il criceto mummificato Colossus di Nassor. Un film per ricordarci quanto un animale da bambini non solo ci aiuti a responsabilizzarsi ma soprattutto come offra un amore incondizionato prima che quell'affetto venga contaminato dal contatto con il resto del mondo.

3. Hachiko (2009)

Richard Gere e il cane Hachi nel film Hachiko
Richard Gere e il cane Hachi nel film Hachiko

Se il cane è il migliore amico dell'uomo, la vicenda che riguarda Hachiko - Il tuo migliore amico rappresenta questo concetto all'ennesima potenza, trattandosi tra l'altro di una storia vera, diventata una statua commemorativa nella fontana della piazza della stazione dove la bestiola aspettava in eterno il proprio padrone, morto tragicamente nel frattempo a sua insaputa mentre si trovava all'università dove insegnava. Nel 2009 Lasse Hallström, basandosi sulla storia vera del cane giapponese Hachikō e sul film nipponico del 1987 Hachikō Monogatari, trasporta la scena negli Stati Uniti con protagonista Richard Gere per mostrare un legame che va addirittura oltre la morte e con il quale molti spettatori si potranno facilmente identificare.

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4. Balto (1995)

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Un'altra storia vera trasposta in questo caso in animazione, ovvero quella del cane da slitta Balto che aiutò a salvare i bambini infetti dalla difterite nella Corsa del siero del 1925 a Nome, in Alaska. La sua impresa apparentemente impossibile (per gli umani) ha attraversato i secoli e Steven Spielberg e la sua Amblimation hanno voluto rendervi omaggio con quest'opera, l'ultima prodotta dallo studio, prima di diventare la DreamWorks Animation, un vero e proprio cult nonostante l'uscita quasi in contemporanea con il primo Toy Story. L'altruismo e il coraggio del protagonista ci ricorda perché gli animali domestici sono i più affidabili che ci siano e cosa sarebbero disposti a fare per i padroni che li accudiscono.

5. L'isola dei cani (2018)

L'isola dei cani: una scena del film animato
L'isola dei cani: una scena del film animato

L'ultimo film d'animazione (per il momento) di Wes Anderson è un'incredibile lavoro in stop-motion ma soprattutto una grande lettera d'amore alla razza canina. Nel Giappone del futuro nel 2038, un'epidemia di "influenza canina" colpisce tutti i cani nipponici e quindi per fermare la diffusione del virus soprattutto agli umani, l'autoritario sindaco della città di Megasaki bandisce tutti gli animali colpiti sull'Isola dei Cani del titolo, adibita ai rifiuti e quindi dimenticata a se stessa, in una sorta di quarantena. Il paradosso è che il primo cane ad arrivare sull'isola è Spots, il cane di Atari Kobayashi, nipote adottivo orfano del sindaco, che partirà in missione sei mesi più tardi per recuperare il proprio animale da compagnia insieme agli altri esiliati e questa loro avventura porterà alla luce il marcio e i segreti degli adulti e dell'umanità governativa, ridando pubblicamente dignità al migliore amico dell'uomo.