Guardiani della Galassia Vol. 3, scritto e diretto da James Gunn (Slither, The Suicide Squad), è un progetto ricco di sfumature, sia contenutistiche che tematiche ed ha inoltre il merito di introdurre, nel Marvel Cinematic Universe, un personaggio centrale de La Casa delle Idee ovvero Adam Warlock (che ha il volto di Will Poulter). Nei fumetti, questo particolare costrutto dell'Enclave, modellato per diventare l'essere umano perfetto, è sicuramente uno dei supereroi più potenti, una rappresentazione decisamente diversa da quanto visto all'interno del recente cinecomic (arrivato nelle sale italiane il 3 maggio 2023). Gunn, infatti, ha totalmente decostruito il personaggio, sia per adeguarsi a quanto raccontato nella Saga dell'Infinito sia per adattare questa figura alla poetica di Guardiani della Galassia Vol. 3. Un processo molto interessante che è opportuno analizzare per capire da un lato le esigenze narrative che la pellicola ha richiesto e dall'altro per leggere il personaggio alla luce delle tematiche presenti nel lungometraggio.
Una figura messianica
Ricostruire interamente la storia di Adam Warlock (conosciuto, all'inizio, semplicemente come "Lui") è piuttosto complicato, ma l'importante è limitarsi ai passaggi fondamentali della sua nascita ed evoluzione. Questa figura semidivina è una creazione totalmente scientifica, costruita dall'ingegno sapiente di scienziati che lavorano all'Enclave. Nonostante il tentativo dei suoi creatori di renderlo il nuovo governatore dell'umanità, Lui si allontana da questo gioco di potere, in quanto dotato di una forte empatia e vicinanza agli esseri umani. Dopo una ricerca cosmica di stampo esistenzialistico, il personaggio finisce sotto il controllo dell'Alto Evoluzionario che gli impianta un'originaria Gemma dell'Anima e lo incarica di uccidere il cattivo Uomo-Bestia che tiene sotto giogo la Contro-Terra, luogo creato dall'Alto Evoluzionario stesso. In questo contesto, dopo la liberazione del pianeta, Lui diventa Adam, chiamato come il primo uomo della Bibbia, un essere potente e messianico che è stato scritto proprio ispirandosi alla figura di Gesù in Jesus Christ Superstar (nella sua versione definitiva Warlock ha visto la luce nel 1972, mentre l'opera rock è stata lanciata nei teatri due anni prima).
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La timida apparizione in Guardiani della Galassia Vol. 2
Parlando propriamente del Marvel Cinematic Universe, la prima volta che vediamo Adam è in un bozzolo appartenente alla razza dei Sovereign, in Guardiani della Galassia Vol. 2, suggerendo già che i natali del personaggio sarebbero stati poi diversi e potenzialmente gettando le basi per un suo coinvolgimento in Avengers: Infinity War ed Avengers: Endgame visto che il film di Gunn è anteriore. Tutto questo, in realtà, è pienamente coerente con i fumetti, dove, ne Il guanto dell'infinito di Jim Starlin (una delle miniserie che hanno ispirato le opere sopracitate) proprio Adam ha un ruolo di spessore, in quanto sconfigge Thanos con l'utilizzo del guanto, dopo aver riunito le gemme. Forse il licenziamento del 2018 di Gunn da parte dei Marvel Studios ha scombinato le carte in gioco ed ecco che quindi, a distanza di ben 6 anni da quel veloce cameo pieno di speranze, la figura è stata finalmente introdotta in Guardiani della Galassia Vol. 3, in un arco temporale un po' complicato perché successivo alla Saga dell'Infinito e la risposta narrativa è stata proprio quella di cambiare alcuni elementi propri dell'essere cosmico.
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Adattarsi all'MCU
Proprio tenendo conto di questa differenza abissale, è stato necessario apportare delle modifiche sostanziali alla sua natura, adattandosi quindi agli eventi del Marvel Cinematic Universe. Come già ricordato in precedenza, nei fumetti Warlock è il possessore della Gemma dell'Anima che è custodita sulla sua fronte, ma sappiamo bene come l'artefatto è nascosto in tutt'altro luogo nell'MCU ed ha un destino totalmente diverso. Oltretutto, nel piano cinematografico e seriale di Kevin Feige, Thanos (Josh Brolin) viene sconfitto dagli Avengers e dai Guardiani ancor prima dell'introduzione di Adam, che apparentemente non sembra aver nessun collante con il Titano Pazzo, nonostante ne Il guanto dell'infinito utilizza proprio questo oggetto per eliminare il potente avversario. Forse è proprio per questo che il personaggio ha subito un depotenziamento notevole, perché lontano da quel ciclo narrativo che avrebbe dovuto tecnicamente mostrare la sua potenza a pieno regime. Detto questo, il motivo dietro la sua trasformazione in figura imperfetta e infantile deriva anche da una scelta precisa che Gunn ha voluto perseguire in Guardiani della Galassia Vol. 3.
Il doppio filo che lega Adam Warlock e Rocket
Nell'epilogo degli Avengers Galattici, viene espressa, ancora più palesemente, la filosofia di James Gunn, un inno alla diversità e agli ultimi, come abbiamo ricordato in un pezzo dedicato. La rappresentazione di Warlock nella pellicola, che appare come un timido e impacciato costrutto dalle grandi abilità nel corpo, ma infantile e ingenuo sul piano mentale, è perfettamente in linea con la poetica che il film-maker americano porta a compimento. Di fatto, per come viene rappresentato, il personaggio è il perfetto compagno di squadra di Rocket - non a caso un'altra creazione dell'Alto Evoluzionario (Chukwudi Iwuji) - che sceglie (come nei fumetti) di ribellarsi al suo creatore e fuggire dalle sue responsabilità, esattamente come ha fatto il procione geneticamente modificato. La connessione tra i due è ancora più forte se si pensa che è proprio Warlock a ridurre in fin di vita Rocket, consentendo, a livello narrativo, di raccontare la sua storia mentre è in coma. Un doppio filo che dimostra la sottile e intelligente scrittura di Gunn, che, dapprima lavorando sui cambiamenti da apportare al personaggio, li ha plasmati a sua immagine, rendendoli organici con il messaggio del film.
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Un futuro radioso
Chiudiamo l'approfondimento facendo anche una breve riflessione sul futuro di Adam Warlock all'interno dell'MCU, mettendo in evidenza che, proprio grazie alla decostruzione del personaggio operata da James Gunn e la conseguente imperfezione caratteriale e fisica, tale supereroe ha modo di crescere in altre opere. Poulter stesso, in alcune recenti dichiarazioni, non si è sbilanciato più di tanto, ammettendo di non conoscere cosa gli riserveranno i Marvel Studios, avendo però la speranza di portare avanti il personaggio all'interno del Marvel Cinematic Universe. In mancanza di dati concreti, dobbiamo quindi supporre cosa accadrà al supereroe, che ha comunque un futuro radioso davanti a sé considerando le premesse. L'ultima volta che vediamo Adam nel lungometraggio è in compagnia dei nuovi Guardiani della Galassia, con una scena mid credits che li vede in azione contro una minaccia incombente. Di conseguenza è probabile che il suo destino sia effettivamente legato agli Avengers Galattici, ma non è nemmeno escluso che La Casa delle Idee gli dia la possibilità di essere il protagonista di un film o serie indipendente.