Si svolgerà la sera del 5 gennaio, al Beverly Hilton di Los Angeles, la cerimonia per l'edizione numero 82 dei Golden Globe, i riconoscimenti assegnati dai membri della Golden Globe Foundation, l'organizzazione che ha preso il posto dell'ormai defunta Hollywood Foreign Press Association (minata, negli scorsi anni, da diversi scandali e polemiche).
Se gran parte dell'attenzione è incentrata, come da tradizione, sui premi cinematografici, anche nell'ottica dell'awards season attualmente in corso, dodici del totale di ventisette categorie consistono però nei premi televisivi, per i quali competono le produzioni per il piccolo schermo distribuite negli USA nel corso del 2024. Pertanto, ecco una panoramica completa delle categorie televisive dei Golden Globe, con le nostre previsioni sugli apparenti favoriti e sulle potenziali sorprese di quest'anno.
Serie drammatiche: en plein annunciato per Shogun?
Dopo un bottino da record di ben diciotto Emmy Award conquistati lo scorso settembre, l'indiscusso fenomeno televisivo del 2024, Shogun, si prepara a un analogo trionfo anche ai Golden Globe, dove si presenta ai nastri di partenza con quattro nomination e ottime chance di mettere a segno un clamoroso en plein. La serie storica di ambientazione giapponese firmata da Rachel Kondo e Justin Marks per la rete FX non dovrebbe avere difficoltà a prevalere nella competizione come miglior serie drammatica, dove quasi certamente surclasserà sia un'apprezzata novità quale Mr. & Mrs. Smith, sia la quarta stagione dello spy thriller britannico Slow Horses, per la prima volta in lizza nella categoria principale.
Il protagonista di Slow Horses, il veterano Gary Oldman, dovrebbe raccogliere un cospicuo numero di voti nella competizione per il miglior attore, ma il grande favorito rimane comunque Hiroyuki Sanada, l'interprete di Lord Yoshii Toranaga in Shogun. Accanto a Sanada, potrebbe essere proclamata miglior attrice la sua comprimaria Anna Sawai, che in Shogun interpreta il ruolo della sua alleata Toda Marik; ma qualora i giurati dei Golden Globe dovessero rivelarsi meno generosi del previsto nei confronti della serie della FX, il premio come miglior attrice andrebbe invece a Keri Russell, protagonista del dramma politico The Diplomat, che per la sua seconda stagione ha totalizzato tre nomination.
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Miglior serie drammatica: Shogun (runner-up: Mr. & Mrs. Smith)
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Miglior attore: Hiroyuki Sanada, Shogun (runner-up: Gary Oldman, Slow Horses)
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Miglior attrice: Anna Sawai, Shogun (runner-up: Keri Russell, The Diplomat)
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Serie comiche: lotta per il bis fra Abbott Elementary, The Bear e Hacks
Benché ai Golden Globe, di solito, le nuove serie abbiano maggior rilievo rispetto ai titoli già consolidati, nella categoria per la miglior serie comica sembra difficile che possa prevalere Nobody Wants This, per quanto le sue tre candidature complessive debbano comunque indurre a non sottovalutare la commedia romantica targata Netflix. Tuttavia, è più probabile che a contendersi la statuetta sia una delle tre serie che, a partire dal 2022, hanno già riportato una vittoria in questa categoria: nell'ordine si tratta di Hacks, Abbott Elementary e The Bear, tutte in gara per la loro terza stagione; senza dimenticare però neppure la quarta stagione di Only Murders in the Building, forte di quattro nomination.
In una gara tanto serrata, la nostra sensazione è che per il premio principale assisteremo a un duello fra The Bear, la serie più candidata del 2024 (cinque nomination in tutto), e Hacks, reduce dalla vittoria a sorpresa come miglior serie comica agli Emmy Award. The Bear è stato contestato per il suo posizionamento fra le commedie pur essendo un racconto di natura essenzialmente drammatica; ma a meno che queste critiche non gli sottraggano troppi voti, il nostro pronostico resta in favore della serie creata da Christopher Storer per la FX. Nel frattempo Jeremy Allen White, l'interprete dello chef Carmy Berzatto, riuscirà ad aggiudicarsi il suo terzo Golden Globe consecutivo?
Qui è dove la situazione diventa più complessa: un terzo premio a White potrebbe sembrare "troppa grazia", soprattutto considerando che in questa categoria non è ancora riuscito a prevalere alcuno dei protagonisti di Only Murders in the Building. Ma tenendo conto di un'inevitabile 'spartizione' di voti fra Martin Short e Steve Martin, il nostro azzardo è che, in alternativa a una tripletta di White, la gara come miglior attore potrebbe risolversi con una vittoria per Adam Brody grazie a Nobody Wants This. La sua partner nella serie, Kristen Bell, tenterà invece di mettere le mani sul Golden Globe come miglior attrice, in una categoria che però vede favoritissima Jean Smart, già premiata per Hacks tre anni fa.
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Miglior serie comica: The Bear (runner-up: Hacks)
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Miglior attore: Adam Brody, Nobody Wants This (runner-up: Jeremy Allen White, The Bear)
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Miglior attrice: Jean Smart, Hacks (runner-up: Kristen Bell, Nobody Wants This)
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Miniserie: tutti contro tutti, da Disclaimer e Ripley a Baby Reindeer
Ancora più incerta e combattuta, rispetto al campo delle serie comiche, è la categoria dedicata alla miglior miniserie, con sei candidati che paiono coinvolti in una sfida all'ultimo voto. Una scelta dal taglio 'autoriale' dovrebbe portare i giurati dei Golden Globe a premiare Disclaimer, dramma psicologico diretto da Alfonso Cuarón per Apple TV+, o Ripley, thriller messo in scena con estrema raffinatezza da Steven Zaillian per Netflix. Tuttavia, la nostra sensazione è che la maggioranza seguirà l'esempio degli Emmy Award in favore di una miniserie capace di intercettare con forza l'interesse del grande pubblico: Baby Reindeer, thriller sulle molestie sessuali creato per Netflix da Richard Gadd.
Richard Gadd dovrebbe imporsi anche per il Golden Globe come miglior attore, sebbene non sia da escludere l'opzione del Colin Farrell trasformista di The Penguin, né tantomeno il superbo Andrew Scott di Ripley o Cooper Koch per Monsters - La storia di Lyle ed Erik Menendez. La categoria per la miglior attrice, invece, si risolverà senz'altro in un duello fra due star di prima grandezza: Cate Blanchett, madre di famiglia dalla reputazione a rischio in Disclaimer, e Jodie Foster, già premiata agli Emmy per la poliziotta di True Detective - Night Country. Una partita serrata, ma il nostro pronostico dà vincente (per un soffio) Cate Blanchett.
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Miglior miniserie, serie antologica o film TV: Baby Reindeer (runner-up: Disclaimer)
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Miglior attore: Richard Gadd, Baby Reindeer (runner-up: Colin Farrell, The Penguin)
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Miglior attrice: Cate Blanchett, Disclaimer (runner-up: Jodie Foster, True Detective - Night Country)
Interpreti supporter: Asano e Gunning vs. i comprimari di The Bear
Concludiamo con le categorie da sempre più difficili da analizzare ai Golden Globe, vale a dire quelle riservate agli interpreti supporter, dove però quest'anno il numero dei potenziali vincitori sembra essere insolitamente ristretto. Come miglior attore supporter, il plebiscito per Shogun potrebbe estendersi anche a Tadanobu Asano; in caso contrario, i giurati potrebbero cogliere l'occasione per ricompensare Ebon Moss-Bachrach per The Bear, o addirittura per tributare un primo Golden Globe (dopo quello alla carriera nel 2002) a Harrison Ford per Shrinking. Fra le attrici supporter, Jessica Gunning dovrebbe fare il bis del successo agli Emmy in virtù del suo ritratto della stalker di Baby Reindeer; nel caso però di un colpo di scena, occhio a Liza Colón-Zayas, appena premiata con l'Emmy per The Bear, e ad Hannah Einbinder, divertente comprimaria di Jean Smart in Hacks.
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Miglior attore supporter: Tadanobu Asano, Shogun (runner-up: Ebon Moss-Bachrach, The Bear)
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Miglior attrice supporter: Jessica Gunning, Baby Reindeer (runner-up: Liza Colón-Zayas, The Bear)