In una fase di profondi cambiamenti per i Golden Globe, tra l'abolizione della Hollywood Foreign Press Association e gli ultimi strascichi di polemiche, quest'anno i premi dedicati al cinema e alla TV americani saranno assegnati in un'insolita prossimità agli Emmy Award, rinviati rispetto allo scorso settembre a causa degli scioperi dei sindacati di attori e sceneggiatori. Pertanto, i premi televisivi dei Golden Globe 2024 saranno assegnati con appena una settimana d'anticipo rispetto ai trofei dell'Academy degli Emmy, con diverse sfide che, in molti casi, si replicheranno dopo pochi giorni da una cerimonia all'altra. Partiamo dunque dai Golden Globe, in programma per domenica 7 gennaio, con le previsioni nelle categorie televisive, con sei candidati in lizza per ciascuna statuetta e numerose competizioni dall'esito piuttosto incerto.
Serie drammatiche: un addio in trionfo per Succession?
Con un clamoroso totale di ben nove nomination, è senz'altro Succession il titolo da battere nel campo delle serie drammatiche. La quarta e ultima stagione della corrosiva saga familiare creata da Jesse Armstrong e targata HBO ha rappresentato l'evento televisivo più acclamato del 2023 e punta a conquistare per la terza volta il Golden Globe come miglior serie, dopo i premi vinti per la seconda e la terza stagione. Quasi impossibile che qualche altro candidato possa effettuare il sorpasso, a dispetto della presenza di ulteriori titoli di rilievo come The Last of Us, fra le principali novità del 2023, e di un'altra importante stagione finale, vale a dire il sesto capitolo di The Crown.
Il plebiscito per Succession dovrebbe tradursi in una vittoria anche nelle categorie riservate agli interpreti protagonisti: fra gli attori parte in pole-position Kieran Culkin, nominato insieme a Brian Cox e Jeremy Strong (entrambi già premiati in precedenza) e quest'anno artefice della sua interpretazione più intensa; sebbene non sia del tutto da escludere che a prevalere possano essere Pedro Pascal per The Last of Us o il veterano Gary Oldman per Slow Horses. Sarah Snook, eletta miglior attrice supporter due anni fa, punterà invece al Golden Globe come attrice protagonista per la sua superba performance in Succession; tuttavia, molti voti potrebbero convergere sulla 'regale' Imelda Staunton di The Crown, serie che era già valsa premi analoghi alle altre due interpreti di Elisabetta II, Claire Foy e Olivia Colman.
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Miglior serie drammatica: Succession (runner-up: The Last of Us)
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Miglior attore: Kieran Culkin, Succession (runner-up: Pedro Pascal, The Last of Us)
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Miglior attrice: Sarah Snook, Succession (runner-up: Imelda Staunton, The Crown)
Succession: il beffardo finale di una grande tragicommedia dei nostri tempi
Serie comiche: da Abbott Elementary al grande ritorno di The Bear
Se l'anno scorso le categorie riservate alle serie comiche sono state dominate da Abbott Elementary, quest'anno il pluripremiato mockumentary della ABC ha riportato due nomination: probabilmente non abbastanza per poter sperare in un bis nella categoria principale, dove invece tutti gli indizi puntano in favore di The Bear. Creato da Christopher Storer per Hulu, il dramedy ambientato fra le pareti di un ristorante di Chicago ha visto aumentare i propri consensi con una seconda stagione adorata da critica e pubblico e lanciatissima sia per il Golden Globe come miglior commedia, sia per un secondo trofeo consecutivo al protagonista Jeremy Allen White.
Per la seconda volta, lo strepitoso White dovrebbe avere infatti la meglio sui due mattatori di Only Murders in the Building, Martin Short e Steve Martin. Altro fiore all'occhiello del catalogo di Hulu, Only Murders in the Building ha continuato a mietere successi grazie a una terza stagione che si presenta ai Golden Globe con ben cinque candidature, inclusa quella per l'attrice Selena Gomez. E proprio in questa categoria, sia lei sia la campionessa in carica, Quinta Brunson di Abbott Elementary, se la vedranno con Ayo Edebiri, giovane comprimaria di The Bear: come già detto, l'ondata di entusiasmo per la serie di Storer potrebbe portare a una pioggia di statuette per il team di chef più amati della TV.
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Miglior serie comica: The Bear (runner-up: Only Murders in the Building)
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Miglior attore: Jeremy Allen White, The Bear (runner-up: Martin Short, Only Murders in the Building)
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Miglior attrice: Ayo Edebiri, The Bear (runner-up: Quinta Brunson, Abbott Elementary)
The Bear: perché è una delle migliori serie dell'anno
Miniserie: Lo scontro vs Fargo?
Fra le più apprezzate novità della scorsa primavera, Lo scontro, dramma a tinte grottesche firmato per Netflix da Lee Sung Jin, potrebbe fare la parte del leone nel campo delle miniserie e serie antologiche, specialmente in un'annata in cui la concorrenza pare meno agguerrita del solito. Fra i pochi titoli ad aver raccolto consensi più o meno trasversali, Lo scontro ha buone chance di mettere a segno una clamorosa tripletta, aggiudicandosi il premio come miglior serie insieme a quelli per la coppia di protagonisti, gli attori coreani Steven Yeun e Ali Wong.
È tutt'altro che da sottovalutare però Fargo, altro thriller grottesco trasmesso quest'anno, che è tornato nel palinsesto della FX con una quinta stagione interpretata dall'ex-mad man Jon Hamm, potenziale aspirante al premio come miglior attore, e da Juno Temple. E non è da escludere che la concorrenza fra Lo scontro e Fargo possa favorire un'opera dal taglio molto diverso, ovvero il dramma a sfondo storico Compagni di viaggio, che vede pure Matt Bomer in lizza come miglior attore. Sul versante femminile, invece, a sfidare Ali Wong sarà in primo luogo Brie Larson, protagonista assoluta di Lezioni di chimica.
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Miglior miniserie, serie antologica o film TV: Lo scontro (runner-up: Fargo)
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Miglior attore: Steven Yeun, Lo scontro (runner-up: Jon Hamm, Fargo)
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Miglior attrice: Ali Wong, Lo scontro (runner-up: Brie Larson, Lezioni di chimica)
Lo scontro, la recensione: la carne sul fuoco è troppa. O troppo poca?
Gli interpreti supporter: il cast di Succession fra Lady Diana e Meryl Streep
Occupiamoci infine delle categorie riservate agli interpreti non protagonisti, raddoppiate lo scorso anno ma tornate ora a due soli premi, uno per gli attori e uno per le attrici, e con il cast di Succession che ha ricevuto quattro delle dodici nomination a disposizione. I tre comprimari maschili di Succession (Matthew Macfadyen, Alan Ruck e Alexander Skarsgård) rischiano di frammentare i voti per la serie, lasciando così campo libero a Ebon Moss-Bachrach per The Bear; qualora però i fan di Succession puntassero in massa su Matthew Macfadyen, quest'ultimo sarebbe senz'altro il vincitore più probabile. Possibile terzo incomodo della categoria: James Marsden per la sit-com Il giurato.
Fra le attrici non protagoniste, dove figura anche J. Smith-Cameron per Succession, potrebbe arrivare una rivincita per Elizabeth Debicki, già candidata l'anno scorso per il ruolo di Lady Diana e al centro di tutta la prima metà della stagione conclusiva di The Crown, in cui il peso del suo personaggio potrebbe essere un fattore determinante. A meno che, ovviamente, i giurati non cedano ancora una volta al carisma dell'attrice più candidata e premiata di sempre ai Golden Globe: nientemeno che Meryl Streep, in gara per il suo vivace ruolo in Only Murders in the Building e con tutte le carte in regola per conquistarsi la decima sfera dorata della propria carriera.
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Miglior attore supporter: Matthew Macfadyen, Succession (runner-up: Ebon Moss-Bachrach, The Bear)
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Miglior attrice supporter: Elizabeth Debicki, The Crown (runner-up: Meryl Streep, Only Murders in the Building)