Incredibile: AppleTV+, l'hai fatto di nuovo! La piattaforma di streaming proprio non riesce a offrire un prodotto scadente: la qualità media è davvero alta, rendendolo il servizio migliore in termini di bontà di film e serie tv. Ghosted non fa eccezione: il film di Dexter Fletcher, regista di Rocketman e della serie The Offer, è un altro progetto da gustarsi tutto d'un fiato.
Su AppleTV+ dal 21 aprile, Ghosted può contare su una delle coppie più amate del grande schermo di questi ultimi anni: Chris Evans e Ana de Armas, alla terza pellicola insieme dopo Knives Out e The Gray Man. Questa volta interpretano Cole e Sadie: lui lavora nella fattoria di famiglia, lei è molto impegnata. Quando si incontrano a uno stand che vende piante litigano furiosamente: la tensione sessuale è alle stelle. Passano una bellissima giornata insieme. Poi lei sparisce. Lui allora, visto che non ottiene nessuna risposta ai messaggi (viene, come suggerisce il titolo, "ghostato"), decide di prendere un aereo e farle una sorpresa.
Qui però si ritrova con una pistola puntata alla testa. Quella che sembrava una classica commedia romantica si trasforma infatti in un film d'azione duro e puro (con una carrellata impressionante di camei da non perdere assolutamente, soprattutto se siete fan della Marvel). Entrambi produttori, Chris Evans e Ana de Armas si sono divertiti molto nel partecipare attivamente al progetto. Ce lo hanno detto proprio loro. E, se vi state chiedendo se anche due come loro nella vita sono stati vittime di ghosting, Ana de Armas dice serena: "Siamo stati entrambi ghostati e abbiamo fatto ghosting a delle persone. Succede a tutti".
Ghosted: finalmente un film che diverte davvero
Il ritmo e il tono di Ghosted cambia costantemente, rendendolo un film sorprendente. Chris Evans ne è orgoglioso: "Abbiamo fatto diversi test screening e molti ci dicevano che non si aspettavano la piega che avrebbe preso il film. È tutto una sorpresa. Per i primi 20-30 minuti è un classico film romantico, poi, improvvisamente, si trasforma in un action movie. Penso sia un film fresco".
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D'accordo Ana de Armas: "L'inizio del film getta le basi della storia: ti affezioni a questi due personaggi, vuoi capire come evolverà la loro relazione. Il pubblico ci tiene a loro. E quando il film ti butta dentro all'azione vuoi solo che si incontrino di nuovo. È stato molto divertente da fare".
La relazione tra i protagonisti di Ghosted sembra un classico "opposti che si attraggono". Per Evans questo tipo di relazioni sono fondamentali: "A volte gli altri ti spingono a crescere, in un modo che da solo non staresti riuscito a fare". Secondo de Armas invece: "Non so se gli opposti si attraggono, ma sicuramente si completano. Penso che troviamo attraenti gli altri quando in loro riconosciamo qualcosa che non abbiamo, o che ci manca".
Chris Evans e Ana de Armas: una coppia che fa scintille
Inizialmente avrebbe dovuto essere Scarlett Johansson a interpretare Sadie, poi l'attrice ha abbandonato il progetto e Chris Evans ha tirato dentro Ana de Armas, con cui ha grande chimica. Di più, la ammira completamente: "Come si fa a non amare Ana? Faccio questo lavoro da 20 anni: io non mi vedo così, ma alcune persone hanno qualcosa in più. Qualsiasi cosa facciano la telecamera le ama, sanno istintivamente come muoversi, che si tratti di commedia, azione o una storia d'amore. Sono star. Ana è così. Fare un film è come quando metti insieme una squadra sportiva: scegli gli atleti migliori. Non importa quale sia il progetto: se coinvolgi un'attrice come Ana diventa subito interessante. Perché sai che farà molto bene tutto ciò che è necessario, elevando il film". Non è finita, Evans loda anche la capacità della collega nelle scene d'azione: "Ho visto No Time to Die: Ana è incredibile a fare film d'azione. Ma la sua dedizione mi ha sorpreso: le scene d'azione di questo film non sono semplici: sei costantemente attaccato alle spalle, ti buttano per terra, è molto fisico, roba da lividi e graffi. E Ana non soltanto le ha fatte, ma ha voluto rifarle fino a che non erano perfette".
Anche de Armas è felice di essere tornata sul set insieme a Evans: "Anche se questo è il nostro terzo progetto insieme, la grande differenza è che qui siamo entrambi produttori. Chris si è unito al progetto prima di me e vederlo così impegnato, dare suggerimenti nella scrittura della sceneggiatura e dei dialoghi mi ha coinvolto. Contribuire materialmente a questa avventura insieme a lui fin dall'inizio è stato molto bello".
Chris Evans e l'identificazione con Captain America
Liberarsi di un ruolo ingombrante come quello di Captain America non è facile. Ma Evans ce la sta mettendo tutta a diversificare nella sua carriera post Marvel Cinematic Universe. In Ghosted sembra proprio giocare con quella parte della sua carriera: "Forse è il pubblico che non riesce a vedermi in ruoli diversi da Captain America: per quando riguarda i film che mi vengono offerti non è così. Sta a me riuscire a cambiare più possibile da un ruolo all'altro in modo che riesca a vedermi in modo diverso. Questo personaggio mi somiglia molto di più di Captain America! La migliore interpretazione che abbia mai fatto è stato far credere che assomiglio a Cap: invece non sono per niente così".
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Anche Ana de Armas è consapevole che, dopo il ruolo di Paloma in No Time to Die, è diventata una star d'azione agli occhi del pubblico. E lei è decisa a cavalcare l'onda (non a caso il prossimo anno uscirà Ballerina, spin-off di John Wick, di cui è protagonista): "Una volta che hai successo con un ruolo, questa industria tende a diventare ripetitiva. È un business, lo scopo è incassare, quindi: perché non ripetere la formula? Non è un caso che questo sia il terzo film che io e Chris facciamo insieme. Sta a noi decidere quanto seguire questa tendenza: perché a lungo andare la tua arte ne soffre. Ti limiti. Allo stesso tempo non potrò fare film d'azione per sempre! Quindi devi anche saper gestire bene il momento. Fino a che ti piace ciò che fai va bene così".
A chi le dice che sta sovvertendo lo stereotipo che vuole che i protagonisti action siano soprattutto uomini, de Armas risponde con onestà: "Comincia tutto con una scelta che faccio per me stessa: scelgo film che mi entusiasmino, grazie a cui lavorare con persone che mi stimolino. E se le persone vedono in questo un cambiamento è fantastico. Non pensavo che avrei mai fatto film d'azione e invece eccomi qui! L'opportunità è arrivata grazie a James Bond ed è bello cavalcare quest'onda. Me la sto godendo molto. Dà grande soddisfazione. Il pubblico ama questo tipo di film e sono grata di avere queste opportunità".
Ghosted: "Sii un cactus!"
Nel film i due protagonisti si paragonano più volte a un cactus: una pianta che ha bisogno di poca acqua e attenzioni per vivere. Si dicono: "Be a cactus!". Ovvero: sii un cactus. Abbiamo chiesto agli attori di spiegare un po' meglio questa "filosofia dell'essere cactus".
Secondo Evans: "La filosofia del "sii un cactus" vuol dire essere indipendenti: in un certo senso si può applicare all'industria cinematografica. Mi dico sempre che se non stai bene senza il cinema non potrai mai stare bene quando lo fai. Devi assicurarti di bastare a te stesso. Se la tua identità coincide troppo con qualcosa al di fuori di te sei su un terreno instabile. Quando invece sei indipendente, sai chi sei a prescindere da cosa fai, è in quel momento che arrivano le opportunità migliori. Nel film "essere un cactus" significa non dipendere dagli altri".
Ad Ana de Armas invece non piace: "La cosa divertente è che entrambi i personaggi pensano di essere dei cactus, ma la verità è che non lo sono! E penso che sia molto meglio. Essere un cactus è un po' triste e noioso. Non sono per niente un cactus nella vita. Ho bisogno dell'amore dei miei amici! Credo nelle relazioni, nell'amore, nella gentilezza, nel sostenersi a vicenda. Amo lo scambio con gli altri. Sono una persona che coltiva le amicizie e le relazioni. Ne ho bisogno. Essere un cactus significa essere freddi: è deprimente! Se sei un cactus vivi una vita solitaria. È meglio stare insieme".