Essere Barry Allen: analisi di Flash, il supereroe definitivo

In vista del ritorno di Barry Allen sul piccolo schermo con la terza stagione di The Flash, proviamo ad analizzare assieme quelle che sono le caratteristiche più importanti e originali di questo personaggio.

L'uomo più veloce del mondo

The Flash: Grant Gustin in una delle prime immagini della serie
The Flash: Grant Gustin in una delle prime immagini della serie

Si chiama Barry Allen ed è l'uomo più veloce del mondo. Colui che nella continuity DC Comics è il secondo (e più celebre) Flash sta da qualche tempo godendo di un periodo di rinnovato successo, soprattutto grazie alla serie TV The Flash con protagonista Grant Gustin, prodotta dal network statunitense The CW e in onda sulle reti Mediaset in Italia. In attesa del vero e proprio esordio dell'iterazione cinematografica del personaggio interpretato da Ezra Miller, che già abbiamo brevemente visto in una sequenza di Suicide Squad di David Ayer e nel teaser trailer di Justice League di Zack Snyder, scopriamo cosa rende il Velocista Scarlatto un supereroe così amato e cosa ha reso il suo universo narrativo qualcosa di così iconico e quasi mitologico dapprima per i lettori di fumetti e adesso per un pubblico ben più vasto e generalista.

Leggi anche:

The Flash: gli attori Grant Gustin e Tom Cavanagh nella puntata The Race of His Life
The Flash: gli attori Grant Gustin e Tom Cavanagh nella puntata The Race of His Life

Fantascienza mistica

Sin dalla nascita del primissimo Flash (Jay Garrick) sulle pagine dei fumetti DC, ai lettori dell'epoca apparve chiaro di trovarsi di fronte a qualcosa di praticamente inedito. Era il 1940 quando gli autori Gardner Fox e Harry Lampert sulle pagine di Flash Comics #1 diedero vita a un personaggio che mentre studiava le proprietà dell'acqua pesante ruppe una provetta contenente il liquido, assorbendone i gas scaturiti da questa; dopo alcuni mesi di coma, Jay si svegliò con l'abilità di correre a velocità sovrumane e impensabili, utilizzando questo potere dapprima per divenire una star dello sport, e poi un vero e proprio eroe. Per quanto fantasiosa sia l'ontologia stessa dei superpoteri di Garrick (era pur sempre la fantascienza degli anni Quaranta), la nascita di questo personaggio in realtà fu solo il preludio di qualcosa di più grande.

La Forza della Velocità

images/2016/10/04/flash_comics_001-00_cover.jpg

Come abbiamo avuto modo di vedere nella serie TV The Flash, alcuni degli elementi essenziali e più caratteristici della mitologia del protagonista sono proprio quelli legati a un determinato tipo di fantascienza, dal profilo molto fantasioso, quasi mistico, che produce effetti tra i più disparati, originali, ma anche sostanzialmente assurdi. Tutto ha a che fare con la Forza della Velocità. Barry Allen riceve i suoi poteri quando un bagno di sostanze chimiche, unito all'energia di un fulmine che lo colpisce in pieno, funge da catalizzatore in grado di incanalare e infondere nel suo organismo una Forza energetica extra-dimensionale che sfugge a ogni spiegazione possibile della fisica moderna. Si tratta, di fatto, di un artificio narrativo, il più classico dei MacGuffin funzionale a spiegare tutt'altro che empiricamente, ma piuttosto con una soluzione alla deus ex machina, la capacità da parte di Flash di correre più veloce della luce, e quindi a una velocità incalcolabile.

In The Flash abbiamo però visto come gli effetti di tale Forza siano assolutamente eterogenei e cangianti in funzione del soggetto che ne viene investito. Se a Barry Allen tale energia ha conferito la super-velocità, ad alcuni villain del protagonista ha dato capacità diverse, come super-intelligenza e poteri psichici a Gorilla Grodd o quella di alterare le condizioni atmosferiche a proprio piacimento a Mark Mardon, il Mago del Tempo. E questo solo per citare due esempi tra tanti. Si suppone, inoltre, che la Forza della Velocità sia qualcosa di ben più mistico di una mera energia di tipo fisico, ma quasi di un'entità pan-dimensionale dotata di una propria specifica volontà, in grado di variare quei delicati equilibri che governano la realtà entro la quale questi personaggi si muovono.

Leggi anche: Arrow & The Flash. un crossover da leggenda

Il Multiverso: verso l'infinito e oltre

The Flash: l'attore Grant Gustin in un'immagine di Flash of Two Worlds
The Flash: l'attore Grant Gustin in un'immagine di Flash of Two Worlds

Nel caso di Barry Allen le conseguenze di tale "dono", che molto spesso si rivela essere un pesante fardello, non sono semplicemente la capacità di correre più veloce di qualsiasi altro essere vivente. Postulando che Flash possa correre a velocità maggiori di quelle della stessa luce, si desume quindi che questi possa arginare le leggi che governano lo spazio/tempo. Difatti, nella serie TV abbiamo visto che il personaggio è in grado di tornare indietro nel tempo (e potenzialmente anche avanti), per cambiare così quello che nella sua realtà è già successo, riuscendo a prevenire crisi anche di dimensione apocalittica. In tal modo, Barry non è solo riuscito a cambiare il corso degli eventi, ma anche a "doppiare" se stesso, generando dei doppelgänger temporali che si sono rivelati assai utili almeno in un'occasione (come visto nel confronto finale contro Zoom in coda alla seconda stagione dello show).

The Flash 2: Katie Cassidy si confronta con Grant Gustin
The Flash 2: Katie Cassidy si confronta con Grant Gustin

Non solo, grazie alle straordinarie proprietà della Forza della Velocità, Flash (così come altri velocisti) si è rivelato capace di aprire varchi dimensionali su un'altra realtà parallela facente parte di quello che viene definito come Multiverso, ossia un insieme potenzialmente infinito di Terre parallele appartenenti ad altrettanti Universi, occupanti lo stesso spazio in un immaginario e infinito planetario, ma che vibrano continuamente tutte a una frequenza diversa, così da impedire che occupino lo stesso spazio contemporaneamente (cosa che ne provocherebbe la reciproca distruzione). Per chi se lo stesse chiedendo: sì, la natura dell'Universo DC, sia a fumetti che non, è davvero molto complessa.

Il retaggio del Velocista Scarlatto

images/2016/10/04/mtyqs6xd3jq64yz2s4qo.jpg

Altri elementi che rendono grande la mitologia di Flash sono quelli definibili come "legacy" ("retaggio") e "famiglia": si tratta di due concetti archetipici della stessa DC Comics sin dalle sue origini. Come abbiamo già avuto modo di dire, nei fumetti Barry Allen non è stato il primo Flash, ma il secondo a vestire i panni del Velocista Scarlatto. E dopo di lui ve n'è stato persino un terzo, Wally West. E questo senza contare le molteplici incarnazioni di Kid Flash, storico sidekick del supereroe, così come tutti gli altri velocisti DC (Johnny Quick, Jesse Chambers, XS, i Gemelli Tornado, Philip Stein e Max Mercury, solo per citarne alcuni), tra buoni e cattivi. Nel pantheon dei supereroi, infatti, quello di Flash è stato da sempre un ruolo ereditabile, che come un ideale testimone passa di mano in mano nel corso del tempo.

Leggi anche: Supergirl incontra Flash: un crossover spettacolare e divertente

Questioni di famiglia

The Flash: Danielle Panabaker e Grant Gustin nella puntata The Nuclear Man
The Flash: Danielle Panabaker e Grant Gustin nella puntata The Nuclear Man

Allo stesso tempo, il mondo nel quale Flash e i suoi alleati si muovono, nonostante sia così pittoresco e straordinario, ha sempre mantenuto una dimensione familiare e circoscritta. Nella serie TV The Flash abbiamo visto come l'inizio di tutto per Barry coincida con la morte di sua madre Nora, uccisa da un velocista proveniente dal futuro remoto mosso da un'ossessione molto personale. Per tale omicidio viene incarcerato il padre del protagonista, Henry, ovviamente innocente. Barry cresce così nella sua famiglia adottiva composta da Joe e Iris West (più tardi si aggiungerà anche Wally). È affascinante notare come l'intera parabola di Flash connetta in maniera circolare passato e futuro remoti, come un perfetto Uroboro: tutto prende il via quando Barry è un bambino, per mano di un essere nato quando Barry era oramai deceduto da secoli, il quale ha a sua volta fissato la sua folle ragione di vita nel suo passato lontano, quando Flash è una leggenda. Come abbiamo già detto, è tutto molto complicato, ma nonostante ciò le fondamenta narrative hanno sempre avuto una natura molto personale e circoscritta a una "famiglia allargata".

I Nemici di Flash

The Flash: Wentworth Miller nei panni di Capitan Cold
The Flash: Wentworth Miller nei panni di Capitan Cold

Oltre a tutto questo, c'è da considerare che Flash ha una galleria di villain incredibile, forse seconda solo a quella di Batman nel panorama del fumetto supereroico americano. Gli avversari del Velocista Scarlatto si sono auto-proclamati essi stessi come Nemici di Flash, andando a costituire una cabala criminale con una precisa organizzazione e una chiara gerarchia, oltre che un personalissimo codice etico e comportamentale. Capitan Cold, Heath Wave, Trickster, il Mago del Tempo, Golden Glider, Mirror Master, l'Anti-Flash sono solo alcune delle tantissime minacce che Flash deve ciclicamente affrontare, e si dimostrano capaci di cooperare tra loro (dando vita ai cosiddetti team-up, molto noti ai lettori di comics) per raggiungere un successo comune, unendo le forze contro un avversario temibile come Barry Allen.

The Flash: Dominic Purcell in una scena di Revenge of the Rogues
The Flash: Dominic Purcell in una scena di Revenge of the Rogues

Questi hanno i poteri più disparati, alcuni di origine artificiale (come la "pistola congelante" di Cold), altri metaumana (come, appunto, la "manipolazione delle condizioni atmosferiche" del Mago del Tempo), che potenzialmente hanno ciascuno la capacità di inibire la super-velocità del Velocista Scarlatto. Inoltre, i Nemici di Flash hanno tutti un profilo psicologico-attitudinale molto specifico e approfondito, cosa che li rende personaggi a tutto tondo e non meri spauracchi che fungano da carne da cannone da opporre all'eroe di turno.

A real human being, and a real hero

The Flash: Grant Gustin con il suo costume da eroe in City of Heroes
The Flash: Grant Gustin con il suo costume da eroe in City of Heroes

Sopra ogni cosa, però, ciò che rende Flash quello che potremmo definire come supereroe per eccellenza è la sua stessa natura, genuinamente altruistica e disinteressata, disposta persino al sacrificio definitivo in difesa degli innocenti. Più volte in The Flash il protagonista ha dimostrato di essere disposto a tutto pur di fare la cosa giusta, dal sopprimere i suoi interessi sentimentali e sacrificare la sua stessa vita in funzione di un bene più grande. Barry Allen è davvero l'eroe definitivo, che non agisce spinto da qualcosa di irrazionale, ma, da vero scienziato, sempre in maniera consapevole ed equilibrata.

The Flash: gli attori Tom Cavanagh e Grant Gustin nell'episodio The Race of His Life
The Flash: gli attori Tom Cavanagh e Grant Gustin nell'episodio The Race of His Life

Questa purezza del personaggio dello show televisivo è uno dei suoi marchi di fabbrica ed è speculare a quella della sua controparte a fumetti, il cui gesto più nobile fu quello di sacrificare la vita (in modo brutale e dolorosissimo) nella miniserie Crisi sulle Terre Infinite (1985-86). Tale gesto è divenuto talmente leggendario e iconico che il personaggio di Barry Allen è rimasto morto nell'Universo DC a fumetti per ventitré anni, fino a quando il velocista più amato di sempre tornò in vita nella saga Flash: Rinascita (2009). In conclusione, Barry Allen è l'archetipo del vero (super)eroe, colui che tutti inconsciamente aspiriamo a essere, vanamente, perché questo personaggio non trascende solo i vincoli dello spazio/tempo ma anche i fisiologici limiti dell'essere umano.