Stile, bravura, charme, schiettezza e simpatia. Chi vi sta parlando in questo momento potrebbe essere un po' di parte per via della personale ammirazione nutrita, ma chiacchierare con due attori come Walton Goggins e Justin Theroux significa constatare, molto agevolmente, queste loro qualità. Complice l'arrivo su Prime Video della stagione 2 di Fallout, Movieplayer è stato invitato da Amazon al junket virtuale dell'attessima produzione basata sulla ben nota IP di Bethesda.
E proprio in questa sede abbiamo potuto parlare con il co-protagonista Walton Goggins, interprete di Cooper Howard/Il Ghoul, e la new entry Justin Theroux, chiamato a vestire i panni di un personaggio molto importante nella lore videoludica di New Vegas specialmente, ovvero Robert House. Personaggio che avevamo intravisto nel finale della prima stagione impersonato da Rafi Silver e che in questo nuovo insieme di episodi è stato recastato e affidato a un esperto come Theroux. Una chiacchierata, la nostra, che parte all'insegna di un... "What if?"
E se Quentin Tarantino dirigesse una puntata di Fallout?
Nel corso della sua carriera, Walton Goggins ha preso parte a due, celebrati western diretti dal solo e unico Quentin Tarantino: Django Unchained e The Hateful Eight. Il regista di Knoxville due volte premio Oscar per la sceneggiatura non originale si è concesso un paio di rapidissime incursioni nel mondo della TV dirigendo una puntata di E.R. E un doppio episodio di CSI.
Per questo abbiamo domandato a Goggins, dopo una rapidissima battuta collegata alla sua recente apparizione nei panni del Grinch in uno spot di Walmart, se abbia mai pensato a uno scenario ipotetico che vede proprio Quentin Tarantino dietro alla macchina da presa di una puntata di Fallout, date le venature western della serie. "Wow, sarebbe grandioso" ci dice l'attore che però ammette di non averci mai pensato "Però ammetto di non aver mai pensato a questo scenario. Certo sarebbe un colpaccio non indifferente avere Q dietro la macchina da presa di Fallout. Non lo so, chissà che accadrà! Facciamolo accadere".
Fallout 2: la nostra intervista a Walton Goggins e Justin Theroux
Alla new entry abbiamo chiesto come abbia lavorato per calarsi nei panni di Robert House e se conosceva già il franchise videoludico di Fallout. Justin Theroux dice di non aver mai giocato a New Vegas, forse il titolo di riferimento in relazione al personaggio che interpreta, ma di aver messo mano, anni fa, proprio sul primissimo capitolo della IP. "Sì, penso di aver giocato un po' al primissimo titolo anni e anni fa, ma nulla che mi sia rimasto impresso a fuoco nella testa. Quando ho ottenuto la parte, mi sono messo a guardare i video di gameplay su YouTube, specie quelli collegati a Robert House, per cercare di afferrare il tono del tutto".
Ma la vera svolta per l'attore c'è stata nel momento in cui ha potuto prima leggere lo script e poi mettere piede sui giganteschi set della serie. "Il vero regalo c'è stato quando ho potuto mettere mani sulle sceneggiature e ho avuto la possibilità di vedere quanto fossero scritte bene e ragionate. È stato facile calarmi in questo mondo, anche perché ho avuto modo di lavorare col mio caro amico Walton, cosa che puntavamo a fare da un po'. Ma poi i set, i costumi. Tutto è fatto in maniera così sopraffina. Ogni angolo del set è quadridimensionale e, sostanzialmente, è tutto realizzato in maniera concreta. Non devi dedicare un 20% o un 80% della tua testa a immaginare roba che non vedi, perché in Fallout è tutto davanti ai tuoi occhi"
I glitch nella vita di tutti i giorni
Scherzare un po' su un argomento come i glitch è inevitabile, data la property su cui si basa la serie creata per Prime video da Graham Wagner e Geneva Robertson-Dworet prodotta dai coniugi Jonathan Nolan e Lisa Joy.
E quindi, anche con la complicità di un video di Architectural Digest ambientato proprio nella bellissima casa in mezzo ai boschi in cui Walton Goggins vive con sua moglie e suo figlio nel quale l'attore spiega di avere una fissazione con le luci dimmerabili, abbiamo domandato al duo quali siano i glitch che hanno nella vita di tutti i giorni.
"Sì, ho questa ossessione con le luci regolabili, non so perché" conferma Goggins "ma in generale sono ossessionato dalla pulizia e igiene di casa. Sto sempre a pulire, sono davvero un maniaco. Poi sposto le cose dentro casa. Di continuo. Tipo le cose sopra a un tavolo, i cuscini. Sì, direi che è così che glitcho".
E Theroux? "Penso di essere molto simile a Walton" spiega per poi proseguire "La pulizia e l'illuminazione. Non so come facciate voi in Europa con tutti questi LED, ma per me non c'è niente come un caro, vecchio bulbo incandescente. Se un posto non ha le giuste vibrazioni in materia d'illuminazione allora fan°ulo. Poi ho un milione di altri tic in stile OCD che non starò qui a elencare per non annoiarti". Interviene di nuovo Goggins ribadendo, con un sorriso, che "siamo molto simili, in tanti modi! Abbiamo entambi addosso un completo Thom Browne! Ci piace". Gli fa eco Theroux "Ci piace un completo bello e en strutturato che ci leghi!". "Compariamo solo indossando completi di Thom Browne" sentenzia, ridendo, Goggins!
Consapevoli del fatto che fra Walton Goggins e un attore con cui ha recentemente condiviso una scena divenuta leggendaria in The White Lotus 3, Sam Rockwell, esiste vera amicizia da tempo immemore anche fuori dal set, così come con Theroux, ci permettiamo di chiedere se anche Sam Rockwell faccia parte del club. "Lui è il più eccentrico fra gli eccentrici" ammette subito Justin Theroux dopo una sonora risata. "È anche uno dei migliori amici di Justin!" dice Goggins prima di esplodere di nuovo a ridere insieme a Theroux che ci dice "Lui è esilarante! Ha un bagaglio di stranezze tutte sue, è un grande!".
Gli UAP: gli alieni sono fra noi?
Per un motivo che non stiamo qua a specificare, ma che è chiaramente collegato a Fallout 2, abbiamo chiesto come ultima cosa la loro opinione in merito a tutta questa frenesia da UAP che, negli ultimi anni, si è generata anche per via dei materiali video diffusi dall'esercito o dalla marina militare statunitense.
Inizia Goggins che ci dice "Sai, devo stare attento con le parole, ma uno dei momenti preferiti di tutta questa stagione ha a che fare con qualcosa che viene scoperto, aprono questa roba che pare un frigo e un alieno cade a terra. Solo che tutti sono stupiti perché 'Oh, cavolo guarda! Un frigorifero!'. In tutta onestà non ho mai avuto questa conversazione con altri che non fossero mio figlio. Chi sono io per dire che queste cose esistano o non esistano? Che ci sia o non ci sia una spiegazione per ogni cosa? Non lo so, non so davvero che pensare".
Theroux prosegue "So che c'è da poco questo nuovo documentario sugli alieni (The age of disclosure, ndr.). Ma ancora non mi sono davvero fatto un'idea. Poi siamo completamente circondati da teorie del complotto, meme del ca°°o che non riesco davvero a farmi un'idea definita. Non so, dovrei vedere qualche prova, solo che è tutto un indovinello dentro un indovinello che sta in un puzzle che sta dentro a un enigma. Fatemi vedere uno di questi ragazzi verdastri". E poi di nuovo Goggins "Ma poi sai cosa c'è amico? È che alla fine chi se ne importa? Nel senso: se ci sono gli alieni, bene! Ci sono gli alieni! O qualsiasi altra roba di cui avremo una sorta di esperienza collettiva. Cerco di non stare eccessivamente concentrato sul futuro o sul passato. Mi focalizzo sul presente".