Arriva alla Festa di Roma, fregiandosi già dell'etichetta di cult, il nuovo film di Jason Reitman, regista del divertente Thank you for smoking. Nel film la giovanissima Ellen Page interpreta il ruolo di una sedicenne che si scopre incinta del suo migliore amico e va alla ricerca di una coppia disposta ad adottare il suo bambino una volta nato. Juno ha convinto la critica grazie alla sua geniale sceneggiatura, scritta dall'esordiente Diablo Cody, e sono in molti ad augurarsi che il premio come miglior film della Festa venga assegnato proprio alla pellicola di Reitman, in arrivo sui nostri schermi a dicembre. Per presentare il film sono arrivate a Roma la protagonista Ellen Page e la sceneggiatrice Diablo Cody.
Ellen Page, nel film c'è una chimica rara tra la sceneggiatura e l'interpretazione di tutti i personaggi, soprattutto quello di Juno. Com'è stato lavorare a un film del genere?
Ellen Page: Essere in un film, cioè leggere una sceneggiatura, trovarla molto interessante e innamorarsi di un progetto fino a desiderare di farne parte è, a qualsiasi età, un dono che viene dal cielo. La sceneggiatura di Diablo Cody credo sia una delle migliori che abbia mai letto, perché Juno, il personaggio che interpreto, è sincera e molto diversa dalle ragazze rappresentate oggi dai mezzi di comunicazione, ma anche da quelle che ho conosciuto io alle superiori. E' il tipo di ragazza che non guarda a Paris Hilton, ecco.
Come si è trovata a lavorare con attori come Jason Bateman, Jennifer Garner e Michael Cera?
Ellen Page: Jennifer è una donna eccezionale, divertentissima, e mi piace perché è una coi piedi per terra. Jason Bateman e Michael Cera vengono tutti e due da una delle mie serie televisive preferite, Arrested Development, e sono entrambi attori di immenso talento. Jason è molto intelligente, oltre ad essere un bravo attore, mentre Michael è uno degli esseri umani più gentili che abbia mai incontrato. Per me è stato un immenso regalo avere l'opportunità di lavorare con tutti loro.
Diablo Cody, come ha lavorato alla sceneggiatura del film?
Diablo Cody: Prima di scrivere il film non avevo alcuna esperienza e non avevo fatto scuole di cinema. Io vengo da Internet, dalla cultura dei blog, quindi è stato un po' tutto casuale. Ho voluto scrivere questa sceneggiatura per me stessa. In tanti mi hanno detto che i dialoghi sono più intelligenti dei personaggi stessi, ma io non avevo ambizioni alte, non cercavo un grande stile, volevo solo far incontrare vari punti di vista e vedere cosa succedeva. Non ho mai pensato alla struttura della sceneggiatura, perché non ne sapevo nulla. La storia infatti si rivela in modo inconsueto ed anticonvenzionale ed è sorprendente come abbia funzionato. Di solito l'ignoranza della propria arte la rovina, ma qui non è successo.
Molte delle reazioni dei personaggi del film sono decisamente atipiche rispetto a quanto si vede di solito al cinema. Come mai?
Diablo Cody: Sin dall'inizio del mio lavoro di scrittura ho sentito la responsabilità di ritrarre personaggi sinceri, che forse possono sembrare atipici in un film, ma che non lo sono affatto nella realtà. Non voglio sembrare una femminista, ma spesso al cinema si vedono personaggi femminili monodimensionali ed è quello che ho cercato di evitare in Juno. Non volevo creare ulteriori stereotipi, ma personaggi con dei sentimenti, che amano e mostrano a chi gli sta accanto il proprio affetto.
Quanto c'è di lei nel personaggio di Juno?
Diablo Cody: Decisamente molto, anche se non è una storia autobiografica. Quando l'ho scritta pensavo fosse il mio alter ego, ma poi è arrivata Ellen che ha fatto diventare Juno un po' una miscela di tante persone e lì mi sono accorta che era proprio quello che volevo fosse il mio personaggio.
Lei è stata coinvolta durante la produzione del film e ha potuto stare sul set, fatto più unico che raro per gli sceneggiatori.
Diablo Cody: E' davvero inconsueto essere invitati a lavorare così da vicino con il regista. Jason è molto generoso e ha dato valore al mio contributo. Conosco molti sceneggiatori che non possono neanche avvicinarsi al set, mentre io ero spesso lì. Sono consapevole che non si ripeterà mai più un'opportunità del genere nella mia vita, e non vorrei sembrare esagerata, ma per me è stata un'esperienza spirituale.
Juno ha una colonna sonora molto interessante che spazia dai Belle and Sebastian a Moldy Peaches. Com'è avvenuta la scelta delle musiche? Aveva suggerito qualche nome già sulla carta?
Diablo Cody: Avevo inserito nello script delle musiche che avrei voluto venissero utilizzate durante il film, ma il regista aveva una visione più specifica di quello che voleva ed è stato influenzato anche da quello che piaceva ad Ellen.
Ellen Page: Jason mi ha chiesto quale fossero i miei gruppi preferiti ed io gli ho fatto vari nomi, tra i quali i Moldy Peaches. Non avrei mai immaginato che alla fine sarebbero stati inseriti nella colonna sonora del film!
Ad un certo punto del film si fa riferimento a Dario Argento. Conoscete e apprezzate i lavori di questo regista italiano, anch'egli presente qui alla Festa del cinema di Roma con il suo nuovo film, La terza madre?
Diablo Cody: Io amo il genere horror ed è abbastanza sorprendente che abbia scritto una commedia, perché in realtà sono appassionata proprio di film dell'orrore, del genere slasher e di Dario Argento. Ho visto La terza madre al festival di Toronto e ho avuto l'occasione di incontrare Argento e mi è sembrata una persona davvero eccezionale.
Ellen Page: A me invece non piacciono per niente i film horror. Il massimo dell'orrore che sono riuscita a sopportare è stato quello di Rosemary's baby e Shining, anche se non so se possono essere fatti rientrare in questo genere. Comunque sia di Dario Argento conosco molto poco, e di lui ho visto solo il primo film che mi pare si chiami Profondo rosso, perciò non posso esprimermi sul suo lavoro.
Diablo Cody, quali sono i suoi progetti futuri?
Diablo Cody: Ho appena finito di scrivere la sceneggiatura di un film horror e attualmente sto lavorando ad una serie televisiva, The United States of Tara, creata da Steven Spielberg.